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In data odierna l’Assemblea dei Delegati del Fondo Sanitario Integrativo ha approvato il Bilancio 2022, che per l’esercizio presenta complessivamente un disavanzo di 1,4 milioni di euro, derivante dall’avanzo della gestione attivi di 3,75 milioni di euro, dal disavanzo della gestione quiescenti di 1 milione di euro, dall’avanzo della gestione mista di 5 mila euro e dal disavanzo della gestione fondo protezione di 4,2 milioni di euro.

A seguito dell’accordo tra le Fonti Istitutive del 5 novembre 2021, a decorrere dal 1° gennaio 2022, alle preesistenti gestioni, iscritti in servizio e iscritti in quiescenza è stata aggiunta la cosiddetta gestione mista riservata ai lavoratori autonomi delle società del Gruppo e ai pensionati che intendano aderirvi insieme a propri familiari. Dalla medesima data è stata costituita un’ulteriore gestione denominata fondo protezione le cui disponibilità vengono utilizzate per riconoscere a tutti gli iscritti del Fondo Sanitario le coperture LTC, nonché le prestazioni aventi carattere di prevenzione definite dal Consiglio di Amministrazione, sulla base dei programmi elaborati dal Comitato  Scientifico del Fondo Sanitario.

A fine 2022 gli assistiti, titolari di iscrizione e familiari resi beneficiari, del Fondo ammontavano a 246.133 persone; di cui 191.213 nella gestione attivi, 54.443 nella gestione quiescenti e 477 nella gestione mista.

Il 2022 ha segnato un vero e proprio punto di svolta per l’economia internazionale: la ricomparsa dell’inflazione, rimasta per decenni sottotono, e il conseguente cambio di direzione delle politiche monetarie hanno modificato profondamente lo scenario globale. I radicali cambiamenti registrati sul fronte delle politiche monetarie hanno prodotto nel 2022 una marcata flessione dei mercati, sia obbligazionari che azionari.

Il risultato della gestione finanziaria è stato decisamente negativo, tale esito è stato determinato dalle gestioni patrimoniali condizionate dall’andamento fortemente avverso dei mercati finanziari. Tale negatività è stato ampiamente compensato dallo smobilizzo del Fondo accantonamento straordinario Covid19.

Nel corso del 2022, complessivamente per entrambe le gestioni di attivi e quiescenti, gli oneri per le prestazioni erogate sono cresciuti del 23,5% rispetto al 2021. Tale incremento va ricondotto all’ampliamento della platea (ingresso ex-UBI e fine percorso di avvicinamento ex Banche Venete), alla revisione migliorativa del Regolamento delle prestazioni, al forte accrescimento dei consumi sanitari pro-capite dopo la flessione dovuta alla pandemia, nonché all’incidenza dell’inflazione.

 

GESTIONE ATTIVI

La gestione degli attivi chiude con un avanzo di 3,75 milioni di euro, determinato da un risultato complessivo di 11,73 milioni di euro decurtato del contributo di solidarietà di 8 milioni di euro riversato alla gestione quiescenti.

GESTIONE QUIESCENTI

Il risultato complessivo della gestione quiescenti registra un dato negativo di 9 milioni di euro. Dopo il riversamento del contributo di solidarietà trasferito dalla gestione attivi, il disavanzo della gestione quiescenti per l’esercizio 2022 risulta di 1 milione di euro.

GESTIONE MISTA

Il risultato finale della gestione mista è inferiore a 5 mila euro ed è dovuto al saldo tra contribuzioni corrisposte e premi riconosciuti alla compagnia di assicurazione.

GESTIONE FONDO PROTEZIONE

Il 1° gennaio 2022, attraverso la gestione fondo protezione è stato dato avvio alle coperture Long Term Care e al piano biennale di prevenzione. La spesa relativa alle coperture per la Long Term Care è stata pari a 7 milioni di euro, il costo sostenuto per la refusione della franchigia per il piano biennale di prevenzione è risultato pari a 2 milioni di euro. La gestione al 31 dicembre 2022 risulta in disavanzo di 4,2 milioni di euro.

 

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