Vi comunichiamo che il previsto incontro con l’azienda sulle nuove adesioni all’esodo in relazione all’accordo di maggio 2019 è ulteriormente posticipato poiché le verifiche presso l’INPS sui requisiti delle domande pervenute sono ancora in corso. Allo stato attuale non sono quindi ancora disponibili le graduatorie definitive e certificate sulle nuove 600 domande di esodo e 1.000 di pensionamento incentivato che saranno accolte.
Nel frattempo è invece stato avviato il percorso di definizione delle uscite per esodo che verranno realizzate con la finestra di esodo del 31 dicembre 2019. Tali uscite riguarderanno circa 700 / 800 colleghi che avevano presentato domanda ai sensi dell’accordo del 12/10/2017 e con maturazione della propria finestra pensionistica con le attuali regole entro il 1 ottobre 2022, salvo posticipi individuali per specifiche esigenze organizzative aziendali.
.
Una curiosità: dopo l’uscita di dicembre di questi 700 / 800 colleghi quanti saranno quelli che usciranno con l’ultima finestra di giugno 2020?
Poco più di un migliaio sulla base dell’accordo di ottobre 2017 a cui si devono sommare i 600 sulla base dell’accordo di maggio 2019. Questi ultimi però (i 600 derivanti dall’accordo di maggio) potranno essere collocati anche nella finestra dedicata del 31/12/2020
I dati sulle uscite effettuate fino ad agosto erano stati dettagliati qui: https://fisacgruppointesasanpaolo.it/i-dati-disaggregati-accordi-esodi-12-10-17-e-29-5-19/
Io credo che, più che verifiche presso l’Inps, l’Azienda stia aspettando i dettagli della prossima Legge di Bilancio, che potrebbe modificare le norme vigenti e stravolgere i termini dell’Accordo del 29 Maggio.
Come abbiamo già dettagliato in più occasioni e in parecchie risposte a commenti su questo sito, Quota 100 è del tutto irrilevante rispetto al nostro accordo di esodo (il pensionamento attraverso Quota 100 non costituisce un requisito valido per l’accesso al Fondo Esuberi del Credito) e quindi le eventuali variazioni che dovessero essere introdotte rispetto a Quota 100 non cambierebbero in nulla e per nulla la graduatoria.
Probabilmente non sono riuscito a spiegarmi. L’Accordo del 29/5 prevede, esodi a parte, anche 1.000 uscite fra pensionamenti ordinari, quota 100 e opzione donna. Tralasciando opzione donna,al momento dell’Accordo prevista solo per il 2019, se dovessero intervenire modifiche per quota 100 non verrebbero alterati i parametri utilizzati per la formazione della specifica graduatoria?
Si, eventuali modifiche di Quota 100 interverrebbero nella graduatoria dei pensionamenti incentivati e solo di questa, ribadendo che sarebbero irrilevanti rispetto alla graduatoria esodi. Va però precisato che la graduatoria pensionamenti incentivati è estremamente meno “sensibile” di quella esodi. Nei fatti la graduatoria dei pensionamenti incentivati non impedisce a chiunque voglia andare in pensione di andarci nel momento della maturazione del diritto (infatti la graduatoria stabilisce solo l’erogazione o meno dell’incentivo, non l’accesso alla pensione) e soprattutto non opera “in anticipo” come invece fa quella degli esodi. Nel caso del pensionamento, l’erogazione dell’incentivo decorre contestualmente all’esercizio del diritto e quindi l’esaurimento degli incentivi disponibili coincide tempo per tempo con l’effettivo esercizio del pensionamento da parte di chi aveva aderito all’offerta e perciò è evidente che in caso di abrogazione di Quota 100 il problema degli incentivi dei “quotisti” semplicemente cesserebbe di porsi per il semplice motivo che non avrebbero più il diritto da esercitare. Diverso sarebbe se Quota 100 avesse valore per l’ingresso nel Fondo, ovvero se portasse fuori dall’azienda qualcuno parecchi mesi prima (anni, in realtà) prima di sapere se quel diritto esisterà ancora o meno.
Tutto per ciò per ribadire che i ritardi nella verifiche non sono dovuti all’attesa di più o meno imprevedibili revisioni di Quota 100.
A me non sembra cosa di poco rilievo che l’Azienda certifichi la graduatoria e comunichi al dipendente che avrà accesso all’incentivo economico e che dovrà irrevocabilmente andare in pensione e poi per modifiche normative di quota 100 ritornare sui suoi passi. È per questo che ritengo che la Banca stia giustamente in attesa.
La redazione di una graduatoria, di qualsiasi graduatoria, ovviamente non può costringere nessuno ad andare in pensione sulla base di un diritto che non esiste. Su questo non c’è nessun dubbio possibile: significherebbe licenziare qualcuno senza ragione alcuna, cosa ovviamente esclusa dalla legge. Ricordiamo a questo proposito che l’azienda in nessun caso può collocare in pensione obbligatoriamente un suo dipendente, nemmeno in presenza di un requisito pensionistico esistente e addirittura già maturato. Se così non fosse, non si capirebbe perché mai l’azienda dovrebbe incentivare qualcuno ad andare in pensione anziché semplicemente collocarcelo d’ufficio. Peraltro l’erogazione dell’incentivo al pensionamento ovviamente non avviene al momento della redazione di una qualsivoglia graduatoria, ma contestualmente alla liquidazione delle competenze di fine rapporto, a pensionamento avvenuto. Perciò non ci sarebbe alcun passo indietro da fare.
Diverso il caso di chi è in esodo, perché l’accesso all’esodo consiste in un licenziamento volontario: la cosiddetta conciliazione consiste appunto nelle dimissioni volontarie e nella contestuale presa in carico da parte del Fondo in attesa della maturazione del successivo diritto pensionistico, per come esistente al momento delle dimissioni. Il che ovviamente è un bel problema nel caso che il diritto pensionistico sulla base del quale uno ha dato le dimissioni (oggi) venga meno (domani). E’ stato il caso concreto della lunga e complessa operazione di salvaguardia degli esodati che si è dovuta mettere in campo nel momento della riforma Fornero.
Tutto vero ma chiarisco ancora meglio il mio pensiero. Intendo dire che probabilmente l’Azienda non vuole dare al dipendente comunicazione di accesso all’incentivo economico, pur sapendo che rientra in graduatoria, finché non abbia la certezza che la normativa di quota 100 non verrà stravolta. Questo per evitare spiacevoli situazioni determinate dal fatto che il dipendente potrebbe pianificare il proprio futuro prossimo contando sull’incentivo, salvo poi trovarsi a non poter più andare in pensione perdendo anche l’incentivo. È questo che intendo quando dico che l’Azienda, ripeto, prudenzialmente, attende che la manovra di bilancio confermi quota 100 così com’e. È corretto?
Se andiamo nel campo delle indagini sulle motivazioni “psicologiche” di un’organizzazione complessa e articolata come Intesa Sanpaolo, qualsiasi interpretazione è lecita. Peraltro, volendo proprio restare su questo terreno, per come conosciamo l’azienda ci sembra del tutto improbabile una simile precauzione per non causare possibili “turbamenti” in una fetta numericamente irrilevante dei suoi dipendenti, vista anche l’assoluta serenità con cui l’azienda trascura il sempre più pesante carico di stress organizzativo e commerciale a cui sottopone la sua intera compagine. Preferiamo perciò rimanere ai fatti reali, ovvero al comprovato, perdurante e clamoroso ritardo con cui l’INPS gestisce le richieste che le pervengono, sia da parte dei singoli cittadini che dalle aziende.
Buongiorno. Considerando che nella notizia sui “numeri” si parlava di ancora 1902 uscite (+ 13) relative all’ accordo del 2017, dal momento che a fine dicembre usciranno 700/800 persone, e che per tale accordo tutti dovranno uscire entro il giugno 2020, vorrà dire che, ben che vada, a giugno dovranno uscire almeno 1100 colleghi del vecchio accordo. Tutto ciò in periodo di ferie… Non so a voi, ma a me sembra una follia…
E’ la ragione su cui insistiamo così tanto sulla necessità di garantire il turn over in rete.
scusate ma ho un dubbio: per finestra pensionistica si intedono ad Es. 42 anni e 10 mesi di contributi o bisogna aggiungere anche i 3 mesi di finestra
Per finestra si intende il momento in cui si può concretamente accedere al pensionamento. Quindi compresi i 3 mesi di finestra nel caso di pensionamento “anticipato”.
Buongiorno, sono già state fissate sedi e date per la conciliazione esodi al 31/12? Grazie
Sono in corso di definizione.
Le prime già fissate sono:
09/10/2019 Milano
16/10/2019 Roma
25/10/2019 Milano
30/10/2019 Vicenza
Per il 09/10 sono già state mandate le mail?
Non ancora.
Buongiorno, la Conciliazione del 09/10 è andata, con che criterio sono stati convocati i colleghi rispetto a tutti quelli che rientrano nella data del 01/10/2022?
Il criterio è discrezione aziendale.
Buongiorno, sono previste altre date per la conciliazione o sono rimaste queste? Grazie
Come di consueto comunicheremo le news appena saranno disponibili.
Buongiorno,
solo una curiosità: al rinnovo del contratto nazionale già scaduto.. i colleghi già esodati in caso di aumenti salariali avranno diritto agli arretrati sino alla data di uscita?
I colleghi entrano in esodo in quanto contestualmente si dimettono dall’azienda. L’importo dell’assegno viene calcolato al momento dell’uscita dall’azienda rimane fisso per tutta la durata dell’esodo.
Buongiorno. la discrezionalità dell’Azienda mi pare sia su tutti i fronti, infatti c’è qualcuno che ora è stato convocato con data 1/11/2022, mentre era stato comunicato che sarebbero rientrati i colleghi fino al 1/10/2022. E anche nelle precedenti convocazioni ci sono stati colleghi convocati che avevano date anche molto più “lontane” . Appare evidente che l’Azienda hai dei suoi criteri che non sono oggettivi, ma appunto pienamente discrezionali. Come mai il sindacato è dovuto rimanere al di fuori delle decisioni ?
Gli accordi sottoscritti sugli esodi prevedono unicamente una data di uscita finale, che l’azienda può anticipare. Non sono quindi contrattati dal sindacato né graduatorie né criteri di inserimento. Il criterio adottato dall’azienda è in linea generale il tempo di permanenza Fondo, che è legato alla disponibilità economica complessiva messa a bilancio. Intervengono poi criteri legati all’operativita della struttura del collega. Si tratta comunque di criteri che non sono di natura sindacale ma rientrano nella sfera di organizzazione tipica dell’azienda.
agli aderenti all’ACCORDO DI INTEGRAZIONE DEL PROTOCOLLO 12 OTTOBRE 2017 non in regola con i requisiti richiesti l’istituto ha comunicato il non inserimento all’esodo ?
Buongiorno,
vorrei sapere se sono state decise le date e le sedi di conciliazione per i pugliesi che accederanno al fondo esuberi finestra al 31-12-2019 (accordo 10/2017). Grazie
Come di consueto comunicheremo le news appena saranno disponibili.
Novità sulle graduatorie?
La risposta è stata già data precedentemente.
Buongiorno, ci sono novità sulle graduatorie? Non riesco a trovare alcuna news sull’argomento.
Forse sono io che non sono in grado di fare ricerche, ma non trovo nulla eppure so di colleghi che escono il 1 luglio.
Grazie
Silvia
Si, ovviamente ci sono delle persone che escono a luglio (o più correttamente il 30 giugno) 2020. Sono tutte quelle che avevano aderito alla prima tranche dell’esodo e che avevano i requisiti per potervi aderire. A queste si potranno aggiungere una parte di coloro che avevano aderito alla seconda trance dell’esodo, che avevano i requisiti per farlo e che rientreno nel numero massimo di adesioni previsto (600 adesioni) sulla base della maggior prossimità del proprio diritto pensionistico. Una parte perché – solo per coloro che hanno aderito alla seconda tranche – c’è anche un’ulteriore finestra al 31/12/20. Al momento non sono ancora disponibili gli elenchi di coloro che usciranno a giugno.
Infine la graduatoria completa di coloro che avevano aderito alla seconda trance non è ancora stata redatta in modo definitivo, ma ricordiamo che verranno sicuramente accolte almeno tutte le domande di coloro che matureranno il proprio diritto pensionistico entro aprile 2023.
E per coloro che utilizzeranno il prepensionamento con quota 100 e che – in teoria – potrebbero andar via tra qualche mese? Si sa qualcosa e, se no, si potrebbe provare a sapere qualcosa? Grazie
Premesso che – ovviamente – i colleghi possono decidere di andare in ogni caso in pensione alla maturazione del diritto indipendentemente da qualsiasi graduatoria aziendale (in questo caso si tratta infatti esclusivamente della percezione o meno di un incentivo economico), anche per i pensionamenti non è ancora stata redatta una graduatoria definitiva, ma sicuramente saranno ricompresi almeno tutti coloro il cui diritto matura entro gennaio 2021.
Buongiorno, sarebbe bello che noi del vecchio accordo, uscita massima 30/6/2020 venissimo contattati magari prima del consueto mese di aprile : si potrebbero così aggiornare i cartellini con i relativi piani ferie e potremmo così programmare i nostri prossimi mesi e “stimolare” i passaggi di consegne e sostituzioni non all’ultimo momento. So che i sindacati sono attualmente molto occupati con l’organizzazione delle assemblee per il rinnovo del contratto, ma potreste sollecitare l’azienda per questo migliaio di colleghi che attendono notizie ? Grazie.
In realtà, da questo punto di vista, sarebbe bello che venissero contattati soprattutto i colleghi che hanno aderito al nuovo accordo, visto che chi ha aderito al vecchio accordo, in presenza dei requisiti privisti, a questo punto – come tu stessa ricordi – ha la certezza di uscire a giugno di quest’anno. Sono gli altri colleghi per i quali non c’è questa certezza.
Buongiorno visto la situazione presumo che le date previste per il 5 10 18 Marzo firma esodati vengano posticipate grazie.
E’ una delle cose in corso di verifica. Appena avremo notizie le forniremo.
Buona giornata.
Ho saputo che i colleghi x la firma conciliazione del 5 marzo hanno ricevuto mail di conferma voi sapete qualcosa in merito ai restanti colleghi ? 10 e 18 marzo uscita 30 06 avete verificato ?grazie.
Abbiamo verificato e la situazione evolve di ora in ora, quindi ogni conferma vale necessariamente fino alla sua possibile smentita. A ora, tutte le sezioni di conciliazione sono confermate.
Buonasera, vista la particolarità del periodo, ci sono ipotesi allo studio per consentire agli esodandi di firmare la conciliazione ? Grazie
Si, è così. L’uscita a fine giugno è garantita, e si stanno studiando le forme legali per eventuali conciliazioni “a distanza”.
Buonasera ,
al 8 maggio non ho ancora ricevuto nulla in merito al mio esodo 30/06/2020 sono preoccupato visto che chi conosco e’ gia stato contattato.
Sapete qualcosa ?
Grazie.
Ci sono alcune posizioni “ferme” per verifiche amministrative in corso. Succede sempre, in occasione di tutte le finestre. Lo sblocco avviene normalmente nei tempi utili per l’attivazione dell’uscita. In ogni caso puoi far fare una verifica della tua posizione individuale tramite la tua struttura sindacale di riferimento.
Buongiorno, ora che siamo tornati alla quasi normalità anche nelle filiali, non sarebbe il caso di fare il punto sull’accordo e sulle famose “graduatorie in via di definizione”? Siamo ormai ad un anno dall’accordo e l’ultima notizia flash ufficiale sugli esodi/pensionamenti risale a settembre scorso (!)… Grazie
In questo periodo l’INPS è stata impegnata in via esclusiva (e nonostante questo con molti ritardi) nella gestione dell’emergenza Covid (Congedi parentali straordinari, Bonus baby sitting, Permessi 104 straordinari, Cassa Integrazione, Bonus liberi professionisti e così via). Questo sta rallentando tutte le questioni non assolutamente impellenti. In realtà i termini di accettazione di massima delle domande sono comunque definiti e fanno riferimento alla maturazione del diritto pensionistico entro gennaio 2021 per i pensionamenti incentivati e entro aprile 2023 per le domande di esodo. Ci sono ancora alcune pochissime domande in valutazione che rendono impossibile la pubblicazione di una graduatoria ufficiale, ma se hai dubbi perché la tua posizione è ad esempio a cavallo dei termini che abbiamo indicato puoi provare a chiedere una verifica presso le funzioni del personale, eventualmente tramite la tua struttura sindacale decentrata.
Ciò che non capisco (ma sicuramente è un mio limite) è perché si facciano degli accordi e poi non si vigila sulla loro applicazione… la controparte decide il bello e il cattivo tempo!! non ho avuto la fortuna di essere adeguatamente assistito (come me forse altri?)… Grazie, un saluto a tutti
Poiché il commento è sotto una news sugli esodi, immaginiamo che si riferisca agli accordi in materia. Se è così, dobbiamo rilevare che gli accordi in merito sono rispettati e i colleghi che hanno i requisiti previsti stanno uscendo secondo i tempi e le modalità previste dall’accordo. Non è stata definita in modo formale la data ultima di maturazione per l’accesso per le motivazioni tecniche che abbiamo ripetutamente illustrato, ma è stata comunque fornita una data di riferimento, nonché la disponibilità tramite le strutture sindacali decentrate di fare eventuali verifiche sulle posizioni individuali.
Buongiorno, solo una informazione operativa: è possibile avere una consulenza personalizzata circa l’entità del Bonus per chi dovesse rientrare con “quota 100”? A chi bisogna rivolgersi (mi riferisco – ovviamente – al ns sindacato)? Grazie
Non c’è un bonus in assoluto. C’è un bonus per chi aveva aderito all’accordo di pensionamento incentivato sulla base dell’accordo di maggio 2019. Il bonus è pari a 4 mensilità per i Quadri direttivi e 2 mensilità per le Aree professionali che avevano aderito entro il 21 giugno 2019. Sono inoltre previste ulteriori 2 mensilità per chi avesse aderito entro il 14 giugno 2019.
Riformulo la mia richiesta: è possibile, avendo io aderito all’accordo di maggio 2019, e rassegnando tutti i miei dati, sapere l’entità del Bonus? Cioè a quanto ammonta il mio bonus (non un bonus in assoluto) ? La Fisac fa questo tipo di consulenza “ad personam”? Eventualmente a chi bisogna rivolgersi? Grazie
Per i conteggi individuali bisogna rivolgersi alla propria struttura sindacale di riferimento sul territorio. Tuttavia, come specificato nella risposta precedente, in questo caso il premio corrisponde a un numero delle proprie mensilità collegato al proprio inquadramento e alla propria data di adesione all’offerta e quindi non abbiamo ritenuto di specificare a quale struttura rivolgersi per il conteggio in questione. In ogni caso, confermiamo che tutte le consulenze individuali e conteggi specifici di qualsiasi natura devono essere richiesti alla propria struttura sindacale di riferimento.