L’azienda ha fornito una prima indicazione dell’esito della definizione della graduatoria delle 4.000 persone che avranno accesso all’esodo.
La data del diritto pensionistico dell’ultima posizione in graduatoria si colloca attualmente a fine marzo 2028.
Considerato che circa 460 posizioni sono ancora oggetto di verifica, o devono perfezionare un riscatto (operazione il cui termine massimo è il 30 aprile), non sono escluse variazioni e di conseguenza slittamenti in avanti della data. Si ricorda che l’accordo 23.10.2024 ha stabilito la priorità a favore di:
- titolari delle previsioni ex art. 3, comma 3 della L. 104/1992 per sé,
- personale con disabilità con percentuale di invalidità non inferiore al 67%,
- colleghe/i che avevano già presentato richiesta valida ai sensi del precedente accordo 16.11.2021 e hanno nuovamente aderito avvalendosi del medesimo requisito pensionistico.
Per queste platee, pertanto, l’uscita è prevista indipendentemente dalla data di maturazione del diritto (quindi anche nei casi in cui tale diritto fosse successivo al 31 marzo 2028).
Buongiorno, quindi avendo il diritto che matura a luglio 2028 e avendo già presentato richiesta valida nel 2021, è ragionevole pensare di rientrare nell’uscita al 30/6/2025?
visto che il precedente accordo prevedeva dicembre 2028 come requisito pensionistico, prevedere adesso come data limite addirittura marzo 2028 significa che praticamente NESSUNO di coloro che hanno aderito per la prima volta al nuovo accordo rientra in graduatoria.
In realtà mi pare di capire che non ci sono novità. Non avevano già mandato in esodo nelle due finestre precedenti tutti coloro che avevano le priorità indicate? Con quale criterio si stabilisce chi andrà in esodo a fine giugno 2025? E a fine dicembre 2025?
Ci sarà presto un nuovo esodo? piu’ di 9 mila domande e tra l’esodo precedente e le invalidità più dei 2 terzi dei richiedenti sono stati esclusi. Con le tantissime chiusure delle filiali molti di noi sono mandati a diversi chilometri dalla precedente assegnazione… voi come sindacato siete contro oppure a favore di un aumento degli esodati?
Ma si sa quanti sono gli aventi diritto con maturazione 31/03/2028 ?
Qui trovate il dettaglio dei numeri delle nuove adesioni, di quelle con prelazione per adesione valida al precedente esodo (tutti coloro in questa condizione entrano nella lista dei 4.000) e di quelle con prelazione per 104 o invalidità.
Come vedete le adesioni con diritto da prelazione da esodo precedente sono circa 2.450. Questo significa che le nuove adesioni che entreranno nella lista dei 4.000 sono circa 1.550.
Come sempre, all’attualità non è possibile fare previsioni su quale sarà lo scaglionamento di chi è entrato nelle lista dei 4.000 nelle diverse finestre di ingresso nell’esodo, mentre per quanto riguarda i pensianamenti incentivati avverranno al primo momento utile.
Al momento ovviamente non è nemmeno possibile fare previsioni sulla data di eventuali nuovi esodi.
Buongiorno, ipotizzando 3 anni di accompagnamento praticamente dovrebbero far uscire tutti a giugno 25. E’ realistico ?
Oppure si scaglionerà fino a dicembre 27 ? In questo caso per le ultime uscite ci sarebbero accompagnamenti di 3 mesi, o di circa 9 mesi per la finestra giugno 2027.
Ha senso tutto questo ? Se un collega può avere solo tre mesi di accompagnamento sarebbe più logico aspettare la pensione, oppure il prossimo esodo e magari avere un incentivo economico.
Mi sembra che questa situazione meriti un approccio forte che consenta a una valanga di colleghi con circa 40 anni di lavoro di poter uscire.
Non è realistico che escano tutti a giugno 25, né – per contro – che ci sia qualcuno che starà nel fondo 3 mesi. Ci sarano sicuramente degli scaglionamenti, ma al momento non sono stati comunicati. In effetti al momento non è nmmeno stata redatta una lista definitiva, che sarà formulata a fine aprile, allorquando saranno verificate le pratiche di ricongiunzione / riscatto ancora in corso. Non appenaavremo notizie le comunuicherem ocome al solito.
ma allora, visto che l’ultima finestra di uscita prevista è a 06/2027, quelli che non hanno presentato la richiesta nel precedente accordo, che maturano il diritto nel 2027 usciranno prima di quelli della lista prioritaria? altrimenti non rientrano nell’accordo? se c’erano ancora 2.450 persone più gli altri prioritari del precedente accordo, c’era bisogno di ampliare la platea?
Normalmente le uscite avvengono sulla base della prossimità alla pensione, salvo specifiche esigenze organizzative, e questo in linea di massima sarà il criterio utilizzato anche questa volta. La platea è stata ampliata perché l’adesione o meno all’esodo è e rimane una scelta individuale non preventivabile. Per arrivare a 4.000 persone servivano circa 1.500 adesioni, tenendo conto di quanti avevano aderito all’esodo precedente e così è andata. Fino a quanto occorra ampliare la platea teoricamente disponibnile per essere sicuri che si trovino adesioni sufficienti lo si può sapere solo dopo le adesioni medesime. In ogni caso, come ormai ampiamente acquisito, le persone che hanno aderito in modo valido a questo esodo e che non rientrerannno, costituiranno la base di prelazione per gli eventuali esodi successivi.
Dato che le uscite sono scaglionate in base alla prossimità della pensione, volevo sapere se escono prima tutti quelli del precedente accordo, (in base alla data della pensione), e poi quelli del secondo accordo, o viene fatta una lista unica? Grazie
L’enormità delle domande pervenute mettono ancora una volta in evidenza un dato di cui eravamo già ben consapevoli: il forte disagio che proviamo nel lavorare in questa azienda. I colleghi più grandi come me vedono nell’esodo, anche al costo di sacrifici economici, una via di fuga da un lavoro che da molto tempo è sempre meno a misura d’uomo e non esagero. Un sistema di lavoro oramai schizofrenico. Maturo a 9/2028 e non avevo aderito al precedente accordo.
L’enormità delle domande è certamente legata alle condizioni di lavoro, così come, nei fatti, all’allungamento ormai davvero pesante dell’età pensionabile. Una riduzione di più o meno tre anni di permanenza al lavoro è una opportunità particolarmente appetibile in qualsiasi condizione di lavoro, stante che l’uscita ordinaria si appresta a superare rapidamente i 65 anni. Anche questo è un tema da non sottovalutare.
Ci sono varie motivazioni sottostanti alla scelta di aderire al fondo esuberi. Personalmente maturo il diritto a Febbraio 2028, non sono nella categoria “prioritaria’ (non avevo sottoscritto il precedente accordo) e accederò direttamente alla pensione di vecchiaia (la anticipata maturerà successivamente). Non si è ben capito che cosa significhi il criterio anagrafico: anzianità contributiva o di età? E poi, fatti salvi i casi di Legge 104 ed invalidità min 67% che oggettivamente devono avere una corsia preferenziale, verrà stilata una “graduatoria” unica oppure chi ha reiterato la domanda per esclusione dal precedente accordo avrà comunque priorità?
Quando avremo le comunicazioni personali sull’esito?
In questa fase non ci sarano comunicazioni individuali. L’azienda si limiterà a comunicare che l’adesione non è valida a quei colleghi che hanno inviato una domanda e maturano il diritto dopo il 31/12/2030.
Le comunicazioni individuali arriveranno ai colleghi inseriti in lista circa un mese prima del loro effettivo collocamento in esodo.
A pari maturazione del diritto pensionistico al 30/6/2028, chi aveva presentato domanda per il precedente accordo è gia’ uscito a fine febbraio, mentre chi ha presentato domanda solo per il nuovo accordo non entra neanche in graduatoria….come possono i Sindacati accettare supinamente una tale disparita’ di trattamento ?
Sono assolutamente d’accordo. A mio parere la priorità per chi già aveva aderito al precedente accordo è servita principalmente all’azienda per riuscire ad inviare celermente in esodo nei mesi di dicembre 2024 e febbraio 2025. Con tutto l’ovvio rispetto per i colleghi che se ne sono andati. Tra l’altro questa priorità non era presente nei precedenti accordi e quindi ha “spiazzato” chi l’ha presentata ora. E’ effettivamente una disparità di trattamento veramente inaccettabile.
Coloro che non hanno aderito al precedente accordo che maturano nel 2027 o nei primi tre mesi del 2028 secondo il principio di prossimità della pensione dovrebbero uscire prima di coloro che beneficiano della priorità per aver aderito al precedente esodo. Però questo provocherebbe una disparità di trattamento rispetto a chi è già uscito fino a febbraio 2025 che maturavano fino a giugno 2028 oltre che andare contro lo stesso principio di priorità. Visto che il 31.12.2028 era l’ultimo giorno preso in considerazione nel precedente accordo a questo punto come sindacato non potreste chiedere all’azienda di quantificare il numero dei colleghi che maturano il diritto al pensionamento dal 1.4.2028 al 31.12.2028? Quanti potrebbero essere? Non lo sappiamo. Come giustamente osservavate anche l’azienda non poteva prevedere il numero delle domande a priori visto che l’adesione è volontaria. Potreste però proporre all’azienda di aggiungerli (sempre coloro che maturano entro il 31.12.2028) alle 4000 uscite previste con una integrazione al precedente accordo ed nuova una nuova graduatoria ma questa volta senza priorità. E’ vero che comunque ci sarebbero colleghi già usciti con priorità fino a febbraio 2025 ma forse potrebbe essere il male minore. Ovviamente andando a contrattare un proporzionale aumento delle assunzioni.
Riprendiamo alcuni temi:
L’ingresso nella lista dei 4.000 avviene sulla base di una serie di criteri rigorosi e non aggirabili: la prelazione da esodo precedente + la prelazione da 104 per sé / invalidità dal 67% + tanti colleghi quanti ne servono per arrivare a 4.000 attingendo alle nuove domande, sulla base della maggior prossimità alla pensione.
Completata in questo modo la lista dei 4.000, l’azienda procede a inserire queste uscite nelle varie finestre di esodo. L’uscita per i pensionamenti incentivati avviene al primo momento utile. L’inserimento nelle varie finestre di esodo avviene tendenzialmente sulla base della maggior prossimità del diritto al pensionamento. Quest’ultimo criterio si applica all’intera platea dei 4.000, senza distinzione tra vecchie e nuove adesioni. Ma è appunto un criterio tendenziale, che può subire variazioni individuali sulla base delle specifiche esigenze organizzative aziendali.
Detto questo, come ormai tradizione consolidata, le persone che hanno fatto domanda e non sono entrate nella lista dei 4.000 avranno prelazione per i prossimi eventuali (ma comunque probabili) accordi di esodo. E i meccanismi di compilazione delle prossime liste saranno “a giro” quelli illustrati qui sopra.
Buongiorno, l’accordo del 23.10.24 prevede come ultima finestra di esodo il 31.12.2027. Chi come me non gode della priorità non avendo presentato domanda di adesione al fondo di solidarietà nel precedente accordo e matura il diritto al pensionamento nel periodo che va dal 1.4.2028 al 31.12.2028 a quella data non potrà altro che aderire al pensionamento anticipato o di vecchiaia. Forse incentivato. Non dimentichiamo che a febbraio 2025 sono usciti colleghi che maturano fino al 30.6.2028. Questa stortura che ho segnalato anche al mio sindacalista di riferimento deriva ovviamente dalla priorità data a favore di chi aveva presentato domanda nel precedente accordo. Chi ha fatto domanda di adesione al fondo di solidarietà ovviamente sente la necessità di uscire prima dal percorso lavorativo e non alla data di pensionamento. Non dimentichiamo che nei precedenti accordi questa priorità non esisteva esiste ora e ne sono ben consapevoli le persone che hanno presentato domanda e che matureranno negli anni a seguire ma ovviamnete non l’avevamo noi. Paradossalmente si potrebbe anche ipotizzare che a gennio 2028 chi matura nel 2030 entri nel fondo mentre i 2028 debbano continuare a lavorare in attesa della data di pensionamento. Chiedo ufficialmente a chi segue questa pagina di segnalare ai vertici della Fisac la stortura che si è venuta a creare su questo aspetto per tutti coloro che come dicevo maturano dal 1.4 al 31.12.2028. Chiedo anche se esiste un ulteriore indirizzo email Fisac a cui segnalare il problema. Grazie
Domande e risposte del sito sono regolarmente portate a conoscenza della Segretaria. In ogni caso qui https://fisacgruppointesasanpaolo.it/chi-dove-cosa/segreteria-di-gruppo/ ci sono i riferimenti dei Segretari.
Anch’io sono nella situazione di Alessandro, e non riesco a capacitarmi delle ingiustizie create da questo Accordo. Forse non vi rendete conto del disagio che si crea in ultrasessantenni che vedono, a parita’ di data di maturazione della pensione, i propri colleghi che sono gia’ usciti con il Fondo, mentre loro sono destinati a restare in un limbo d’incertezza ancora per anni. E questo solo perche’ non hanno fatto domanda all’Accordo di tre anni prima! Tra l’altro l’Accordo al punto al punto 4 (GRADUATORIA) recita:
sara’ redatta una graduatoria unica sulla base della data di maturazione del diritto a pensione..”.
Solo in seguito parla delle priorita’, che quindi evidentemente devono valere solo a parita’ del diritto di maturazione e non erga omnes. Non c’è modo di contestare l’ interpretazione aziendale , che , dal punto di vista legale, mi sembra errata ?
Il sindacato dovrà rappresentare all’azienda la stortura che si è creata per chi matura il diritto al pensionamento dal 1.4.2028 al 31.12.2028 e non ha presentato domanda precedentemente. Mi ripeto: chi ha fatto domanda nell’ultimo accordo l’ha fatta anche perchè ben consapevole dell’importanza di avere la priorità in un futuro accordo. Mentre questo tipo di priorità nell’accordo del 2021 non esisteva. Il collega Maurizio ha usato il termine “DISAGIO” lo confermo autentico disagio ed amarezza. Saremo sicuramente una sparuta minoranza non sappiamo quanti possiamo fare delle ipotesi 500 / 800? Non lo sappiamo. Ma sappiamo bene che il compito del nostro sindacato è quello di rappresentare anche delle minoranze. Confido in questo ho scritto anche al segretario Gabellotti facendo presente il problema.