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Abbiamo siglato ora, dopo una serrata trattativa finale, l’accordo per l’integrazione delle ex Banche Venete.
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Le intese danno certezza ai trattamenti economici e normativi delle lavoratrici e dei lavoratori delle ex Banche che non subiscono così penalizzazioni ingiustificabili.
Nella nottata erano già state definite importanti tutele nonché la riassunzione dei tempi determinati in servizio al 25 giugno (click qui per il comunicato di stanotte).
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L’ultima parte di trattativa   ha portato le seguenti ulteriori acquisizioni:
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ASSETTO RETRIBUTIVO Abbiamo ulteriormente aumentato la platea salvaguardata: fino a 45.000 euro per 3A1L e 3A2L, fino a 60.000 euro da 3A3L a QD2 fino  70.000 euro per i QD3 e 80.000 euro per i QD4.
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PVR Era ancora in discussione la normativa di riferimento del PVR in quanto l’azienda richiedeva di non pagarlo per tutto il triennio 2017, 2018 e 2019, definito dalle Autorità Europee come “di integrazione”. Abbiamo ottenuto nell’accordo la corresponsione  del PVR a partire dal 2019.
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MOBILITÀ Abbiamo inserito un impegno aziendale a intervenire nei territori di maggiore insediamento delle ex Banche attraverso il potenziamento delle attività già previste o l’individuazione di nuove attività/presidi. I processi di riorganizzazione che verranno attuati saranno oggetto di incontri periodici di verifica a livello di Gruppo.
Abbiamo inserito una raccomandazione del Sindacato affinché l’azienda presti particolare attenzione gestionale al personale destinatario delle previsioni dell art 33 legge 104, al personale affetto da gravi patologie, alle donne in gravidanza o con figli fino a tre anni, nonché ai part time.
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OPERAZIONI SOCIETARIE Relativamente a SEC, Banca Apulia e Servizi Bancari abbiamo inserito l’impegno ad affrontare le ricadute sul personale di eventuali operazioni societarie in coerenza con quanto attuato a livello di Gruppo in analoghe circostanze, con particolare attenzione ai livelli occupazionali.
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Con l’accordo odierno si completa positivamente la fase di confronto con l’azienda sulla Procedura contrattuale, che aveva già visto la sottoscrizione delle intese per l’accesso volontario al Fondo Esuberi  di 1.000 persone dalle ex Venete e 3.000 persone da Intesa Sanpaolo.
Continueremo a vigilare con la massima attenzione sull’attuazione delle intese raggiunte e sulla concreta realizzazione dei processi di riorganizzazione.
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