Prossime Scadenze
aprile 2024
30apralldayTermine Richiesta Contributo Welfare 120€ Per I Figli
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Contributo Welfare per i figli a carico fino ai 24 anni di età Si informa che è stata pubblicata in data odierna, nella intranet aziendale del Gruppo Intesa Sanpaolo, la news relativa all’inserimento
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Contributo Welfare per i figli a carico fino ai 24 anni di età
Si informa che è stata pubblicata in data odierna, nella intranet aziendale del Gruppo Intesa Sanpaolo, la news relativa all’inserimento in #People della richiesta del “Contributo Welfare” di 120 euro come versamento sul “conto sociale figli” oppure “a previdenza complementare” sulla posizione a favore di ciascun figlio a carico fino a 24 anni, che risulti aperta entro il 30 aprile 2024 presso il nostro Fondo.
La procedura in #People resterà aperta fino al 30 aprile ed il versamento del contributo sarà effettuato entro il mese di maggio 2024.
Per l’apertura della posizione di previdenza complementare per i figli a carico, se non già attiva, si rammenta che per gli Iscritti dipendenti del Gruppo Intesa Sanpaolo, è disponibile la procedura in #People > Servizi amministrativi > Richieste amministrative > Richiesta adesione familiari fiscalmente a carico al Fondo Pensione a Contribuzione ISP.
È importante ricordare che l’inserimento della richiesta del “Contributo Welfare” da effettuare annualmente al percorso #People > Servizi amministrativi > Richieste amministrative > Richiesta contributo welfare, non comporta l’automatica iscrizione al Fondo e viceversa.
Per maggiori dettagli si raccomanda un’attenta lettura della comunicazione aziendale e relative “FAQ Contributo Welfare figli”.
30apralldayalldayTermine Richiesta Provvidenza Per Familiari Con Handicap
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Termine per la richiesta della provvidenza di € 5.000 lordi per i dipendenti con coniuge, equiparati o convivente e/o figli, portatori di handicap grave a carico. I lavoratori interessati dovranno presentare
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Termine per la richiesta della provvidenza di € 5.000 lordi per i dipendenti con coniuge, equiparati o convivente e/o figli, portatori di handicap grave a carico.
I lavoratori interessati dovranno presentare domanda utilizzando l’apposita procedura su Intranet in Persona – Gestione – Intesap – Employee Self Service – Sportello dipendente – Richiesta Provvidenze Economiche per Handicap Grave.
Fino al 30 aprile si può fare la richiesta online per le Provvidenze per familiari con handicap allegando la documentazione prevista in formato digitale
Da oggi i colleghi interessati possono far domanda per il riconoscimento della provvidenza a favore di coniuge/unito civilmente, figli o equiparati, convivente, portatori di handicap grave a carico, secondo il criterio già in uso per la corresponsione degli assegni familiari.
La procedura “Richiesta Provvidenze Economiche per Handicap Grave” e il relativo manuale operativo sono disponibili in Intranet > Intesap > Employee Self Service > Sportello Dipendente. Mediante la procedura inoltre è possibile visualizzare lo stato delle richieste.
Contestualmente alla richiesta online occorrerà trasmettere, in un unico file digitale, la documentazione a supporto e il frontespizio stampato dalla procedura debitamente firmato, rispettivamente ai seguenti indirizzi e-mail:
– amministrazione.personale.segreteria@intesasanpaolo.com (Aree Professionali e Quadri Direttivi)
– dc_ru_amministr_dir.06424@intesasanpaolo.com (Personale Dirigente)
In caso di richiesta per convivente è necessario allegare anche la certificazione anagrafica di stato di famiglia.
In assenza della predetta documentazione la domanda di provvidenza non verrà presa in considerazione.
Maggiori informazioni sono disponibili in Persona > Gestione > Schede Normative > Portatori di Handicap > Provvidenze per lavoratori con parenti e convivente portatori di handicap grave.
L’assistenza operativa e gestionale viene prestata mediante il portale #People utilizzando il form reperibile dal menù a tendina che compare a sinistra dello schermo selezionando la voce “Servizi HR – Assistenza” e scegliendo la categoria “Provvidenza per lavoratori con parenti e convivente portatori di handicap grave“.
Per tutti gli approfondimenti sulla provvidenza per familiari con handicap, consulta la nostra Guida HANDICAP E LEGGE 104 e ricorda comunque che i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti) sono a tua disposizione per ogni chiarimento.
giugno 2024
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Dal 1° al 30 giugno 2024 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° luglio 2024. L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno
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Dal 1° al 30 giugno 2024 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° luglio 2024.
L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno dei seguenti Fondi:
– Fondo Pensione a contribuzione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo
– Fondo Pensioni Cariplo
- i colleghi lungo assenti
- gli iscritti provenienti dalla Cassa ex-IBI
- i colleghi che non hanno accesso a #People.
settembre 2024
30setalldayalldayTermine Richiesta Assegni Di Studio Per I Figli Scuole Medie Inferiori E Superiori
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Fino al 30 settembre i colleghi potranno inserire in #People > Servizi Amministrativi > Richieste > Borse di studio figli, le richieste relative alle classi della scuola media inferiore e
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Fino al 30 settembre i colleghi potranno inserire in #People > Servizi Amministrativi > Richieste > Borse di studio figli, le richieste relative alle classi della scuola media inferiore e superiore frequentate e superate nell’anno scolastico 2023/2024.
Nel form “Borse di studio figli” è disponibile un supporto online per ottenere informazioni utili alla compilazione, è inoltre presente la funzione Riepilogo richieste all’interno della quale sono visualizzabili tutte le domande pregresse relative al familiare, per il quale si sta inserendo la richiesta.
Si ricorda che nella sezione “Servizi Amministrativi“, è disponibile l’elenco di tutte le richieste inserite: accedendo alla singola richiesta si potranno visualizzare i contenuti e monitorare lo stato di avanzamento della pratica attraverso una Timeline.
Nella sezione Intranet Persona > Presenze e Retribuzioni > Borse di studio figli sono disponibili la Normativa di riferimento e le FAQ.
I colleghi che non hanno accesso a #People – come le persone assenti dal servizio – possono presentare la domanda trasmettendo il modulo cartaceo reperibile al percorso: Persona > Presenze e retribuzioni > Borse di studio figli > Normativa > Regole per l’erogazione delle borse di studio a favore dei figli dei dipendenti.
Per approfondire le questioni degli Assegni di Studio potete consultate la nostra Guida ASSEGNI DI STUDIO PER I FIGLI DEI DIPENDENTI e comunque i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti) sono a vostra disposizione per ogni chiarimento.
novembre 2024
30novalldayalldayTermine Assegni Di Studio Per I Figli: Università Immatricolazione 1° Anno
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I colleghi che non hanno ancora inviato le richieste per i figli che si sono immatricolati per la prima volta al primo anno (anno accademico 2024/2025) potranno inserirle in #People > Servizi
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I colleghi che non hanno ancora inviato le richieste per i figli che si sono immatricolati per la prima volta al primo anno (anno accademico 2024/2025) potranno inserirle in #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Borse di studio figli fino al 30 novembre 2024
Successivamente al 30 novembre p.v., eventuali richieste non potranno più essere prese in considerazione.
La normativa di riferimento è disponibile in #People a questo link
I colleghi lungo assenti dal servizio possono presentare la domanda trasmettendo il modulo allegato al Regolamento alla casella e-mail: dc_ap_serv_amm_pers.71029@intesasanpaolo.com
È importante ricordare che:
– è possibile presentare unicamente la domanda relativa all’iscrizione al primo anno di università (immatricolazione) qualora non già precedentemente richiesta ed erogata;
– è utile verificare periodicamente lo stato della propria richiesta in #People > Servizi Amministrativi (nella parte alta della pagina è presente l’elenco di tutte le richieste):
- stato “INVIATA”: la richiesta è stata regolarmente acquisita dalla procedura;
- stato “IN VERIFICA”: l’ufficio Servizi Amministrativi del Personale sta eseguendo i consueti controlli di congruità;
- stato “SOSPESA”: è necessario seguire le istruzionicomunicate con apposita e-maile che sono visibili nella procedura cliccando sulla richiesta; nel riquadro DESCRIZIONE CASO si troverà Stato Pratica: SOSPESA > Note per il dipendente
- stato “COMPLETATA”: la richiesta è stata approvata.
Per chiarimenti o richieste di supporto è possibile accedere a #People > Assistenza, scegliendo la categoria “Borse di studio figli”.
Per gli importi e per approfondire la temtica generale degl iassegni di studio potete consultare la nostra Guida Assegni di Studio.
dicembre 2024
22dicalldayalldayTermine Ultimo per Esercizio Opzione "Banca Ore"
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Da 31 ottobre 2024 è disponibile su #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Gestione Banca ore, la nuova funzionalità che consente ai colleghi delle Aree professionali di scegliere se
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Da 31 ottobre 2024 è disponibile su #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Gestione Banca ore, la nuova funzionalità che consente ai colleghi delle Aree professionali di scegliere se destinare in “banca ore” tutte o quota parte delle maggiori prestazioni autorizzate.
I colleghi delle aree professionali full-time possono scegliere entro il 22 dicembre 2024.
La funzionalità è fruibile anche dai colleghi delle Aree professionali part time che possono optare, una sola volta nell’anno, per il versamento a “banca ore” delle eventuali prestazioni aggiuntive, effettuate oltre il normale orario individuale di lavoro.
Inoltre, i colleghi neoassunti, entro 30 giorni dall’assunzione, possono scegliere il limite per il recupero tramite il meccanismo della banca delle ore (il mancato esercizio dell’opzione equivale alla richiesta di liquidazione degli straordinari dalla 51° alla 100° ora).
In tutti i casi, alla registrazione di una variazione rispetto all’opzione in essere, il responsabile sarà informato con email.
In assenza di nuove opzioni si intendono confermate quelle già in essere.
Per supporto, sarà sempre possibile accedere a #People > Assistenza e selezionare la categoria “People – Servizi amministrativi – Richieste amministrative” e successivamente il dettaglio “Gestione Banca Ore”.
Filiale Digitale: concessione e rinnovo Part Time
L’Azienda ci ha comunicato che in fase di concessione e rinnovo dei Part Time nel perimetro di Filiale Digitale chiederà alle colleghe e ai colleghi la disponibilità ad effettuare una volta alla settimana un rientro pomeridiano o preserale, valutando ogni situazione caso per caso. Come Organizzazioni Sindacali ribadiamo che si tratta di una decisione totalmente unilaterale e non è stato firmato nessun accordo in tal senso.
Pur ricordando che il contratto di Part Time è un contratto individuale stipulato con il datore di lavoro, esprimiamo la nostra contrarietà a soluzioni che derivano da iniziative unilaterali dell’Azienda e che, come nel caso specifico, non sono risolutive, ma solo il tentativo di “coprire il sole con un dito”, oltre a snaturare la finalità stessa delle richieste di lavoro Part Time che dovrebbero consentire una conciliazione tra vita privata e la vita lavorativa e non esclusivamente le necessità aziendali di conciliazione tra tempi di lavoro e obiettivi da raggiungere.
Riteniamo come Organizzazioni Sindacali che l’unica soluzione alla difficoltà di coprire i turni della filiale digitale sia quella di aumentare l’organico e riconoscere alle colleghe e ai colleghi apposite indennità per l’orario di lavoro svolto.
Così come avviene per qualsiasi tematica di Gruppo, chiediamo coinvolgimento nella ricerca di soluzioni che ottimizzino la gestione nella Filiale Digitale, anche sulla scorta delle proposte già avanzate, e il rispetto per le colleghe e i colleghi che ci lavorano, che abbiano un contratto part time o che lavorino a tempo pieno, attenzione per i riconoscimenti che il tavolo sindacale chiede da anni.
Per una gestione che funzioni ci deve essere condivisione.
Siamo disponibili ad un incontro specifico con l’Azienda per cercare di trovare delle soluzioni ai problemi di organici nei turni serali anche con proposte concrete, senza che si debba per questo snaturare gli elementi fondamentali del contratto Part Time.
TRASFORMARSI IN GLOBAL ADVISOR (contratti misti)
L’Azienda sta incontrando i Gestori Privati riproponendo la trasformazione del contratto full time del credito in contratto part time con collegato contratto di agenzia. Di fatto sta chiedendo ai colleghi di diventare Global Advisor, nuova denominazione delle Lavoratrici e Lavoratori con contratto misto, per un periodo non inferiore a due anni, salvo possibilità di rientro anticipato a fronte di accettazione aziendale della richiesta.
A livello nazionale, fino ad oggi, solo 54 colleghi Intesa Sanpaolo hanno aderito, passando al contratto misto.
Premesso che la validità della proposta va inquadrata nella situazione individuale di ciascun collega (anzianità di servizio, inquadramento, prospettive di carriera), come Organizzazioni sindacali crediamo che la scarsa adesione dimostrata fino ad oggi sia da ricercare in diversi punti di criticità, da sempre segnalati ad Intesa Sanpaolo, che in sintesi sono:
• Assenza di percorsi professionali dedicati di crescita professionale;
• Sistema premiante non contrattato per la parte lavoratore autonomo;
• Mancanza di pricing competitivi attivabili dal collega;
• Difficoltà ad accedere alle agevolazioni in materia di mutui vista la riduzione significativa del reddito fisso e le diverse modalità di valutazione del reddito da lavoro autonomo;
• Mancanza di locali di proprietà dell’azienda ove il Global Advisor possa incontrare il cliente;
• Nel caso il collega decida di rientrare a full time al termine del primo biennio, mancanza di chiarezza sulla sede di rientro: sul tema l’Azienda assicura solo il rispetto delle regole in tema di trasferimento;
• Difficoltà nella gestione dei contributi pensionistici versati per la parte di lavoro autonomo (alla Gestione Lavoratori Autonomi, pari al 24,48% del reddito, ed alla cassa ENASARCO, pari al 17%);
• Forte contrazione dei contributi pensionistici versati sia al Fondo Pensione che all’INPS. Problema che cresce se il collega è sottoposto al calcolo contributivo pieno.
Alla luce di tali criticità e sottolineando che si tratta di un rapporto di lavoro individuale non regolato da accordi sindacali vigenti, invitiamo tutti i colleghi eventualmente interessati al passaggio a GA a confrontarsi preventivamente con il proprio sindacato di riferimento per poter effettuare una scelta consapevole su un tema che rischia di impattare fortemente sia sul reddito attuale sia su quello futuro.
FSI: DAL 22 APRILE SARÀ POSSIBILE EFFETTUARE LA PRE-ADESIONE ALLA POLIZZA LTC VOLONTARIA 2024 PER GLI ISCRITTI AL FSI COPERTI DALLA LTC DEL CCNL CREDITO
Dal 22 aprile sarà attiva la procedura per dare la pre-adesione alla LTC volontaria Generali, per tutti gli iscritti al FSI coperti dalla LTC del CCNL del Credito e i loro famigliari maggiorenni iscritti al FSI che non hanno sottoscritto la polizza per il 2023.
Il Fondo Sanitario Integrativo ha ottenuto importanti miglioramenti per la polizza LTC volontaria.
In caso di non autosufficienza la rendita mensile è stata aumentata da 1.300€ a 1.500€ a fronte dello stesso premio dell’anno precedente pari a 70,00€ annui per persona assicurata.
Chi ha già perfezionato il contratto 2023 sul sito della compagnia non deve fare nulla, in quanto, Il contratto si rinnova automaticamente di anno in anno.
L’iscritto, anche con riguardo ai familiari beneficiari, entrando in procedura potrà:
- effettuare la pre-adesione per il 2024,
- revocare la polizza già sottoscritta precedentemente, nel caso non si intenda confermare la copertura per il 2024.
PREVIDENZA EX INPDAP: POSTO IL PROBLEMA ALL’AZIENDA E PRIMI INTERVENTI
Nel corso degli incontri che si sono tenuti il 13 dicembre e nella giornata di ieri con la Delegazione Aziendale di Relazioni Industriali, abbiamo posto all’azienda la problematica che riguarda le lavoratrici ed i lavoratori del Gruppo ISP che hanno la contribuzione previdenziale versata presso la gestione pensionistica ex Inpdap (ex Cpdel ecc…), in particolar modo provenienti da ex Banca Monte Parma e da ex Banca Nazionale delle Comunicazioni.
A causa delle decisioni che sta assumendo il Governo Meloni, che ha inserito all’interno della Legge di Bilancio attualmente in discussione in Parlamento una serie di interventi legislativi riguardanti le pensioni, si determina un peggioramento delle condizioni di accesso e dei trattamenti pensionistici futuri per un’ampia platea di lavoratrici e lavoratori; tra i vari provvedimenti ve ne è uno che ha introdotto una revisione delle aliquote di rendimento pensionistico per le gestioni pensionistiche ex Inpdap, per coloro che hanno meno di 15 anni di contribuzione al 31/12/1995, con effetto dal 1.1.2024, tale da determinare un taglio sull’importo del trattamento pensionistico che può arrivare fino a diverse centinaia di euro in meno al mese.
Come CGIL e FISAC CGIL stiamo contrastando questa iniziativa sbagliata e penalizzante del Governo attraverso un percorso di mobilitazione che ha già portato ad uno Sciopero Generale e valuteremo tutte le possibili iniziative vertenziali di tutela qualora diventasse provvedimento di legge definitivo.
Se questo provvedimento, come è più che probabile, entrasse in vigore (si saprà con certezza e se ne conosceranno tutti i dettagli definitivi solo dopo la votazione in Parlamento, nei prossimi giorni, della Legge di Bilancio), le negative conseguenze riguarderanno le colleghe e i colleghi ex Inpdap che hanno aderito agli accordi di esodo di Gruppo del 2020 e del 2021, sia coloro che sono già usciti in esodo e stanno percependo l’assegno di esodo in attesa di maturare il requisito pensionistico post 2024, sia coloro che sono ancora al lavoro e attendono di uscire in esodo o pensione.
Ci siamo attivati fin da subito con l’Azienda per valutare lo stato attuale della situazione al fine di verificare i possibili interventi a tutela delle colleghe e i colleghi interessati, consapevoli del fatto che sarà possibile valutare la situazione in modo compiuto e su presupposti definiti solo nei prossimi giorni, una volta che la normativa sarà formalmente approvata e diventerà Legge dello Stato.
Proprio per questa ragione abbiamo convenuto di incontrarci con l’azienda immediatamente dopo tale momento per approfondire tutti gli aspetti della complessa situazione ma, nello stesso tempo, abbiamo fin da subito richiesto e ottenuto da parte dell’Azienda che per coloro che non sono ancora usciti in esodo e la cui uscita sia prevista al 31.12.2023 sia possibile richiedere (in tempi rapidissimi, ovviamente) di posticipare l’uscita in esodo e l’accesso al Fondo di Solidarietà alla finestra successiva (prevista al 31.03.2024), al fine di soppesare al meglio le possibili ricadute sulla loro posizione individuale e richiedere eventualmente, anche la revoca dell’adesione.
Anche per tutte le altre colleghe e colleghi che hanno aderito all’esodo (accordo 16.11.2021) e la cui uscita sarà prevista nelle prossime finestre fissate in accordo, sarà garantita la stessa possibilità di revoca dell’adesione, avendo in ogni caso tempo nei prossimi mesi di valutare bene la situazione che si sarà nel frattempo definita dal punto di vista normativo.
Certamente da parte nostra, come FISAC CGIL, valuteremo tutte le possibili azioni e interventi, anche oltre il livello di Gruppo, per garantire la massima tutela per le colleghe e i colleghi interessati che sono inseriti nel percorso di esodo, in attesa anche di eventuali ulteriori azioni che come CGIL si valutasse di intraprendere.
Come FISAC CGIL con i nostri Rappresentanti Sindacali siamo come sempre a disposizione per informazioni e chiarimenti e per offrire la massima assistenza e supporto alle lavoratrici e ai lavoratori.
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MARINA MILANESIO È LA NUOVA ESPERTA DELLA NOSTRA GUIDA AI NUOVI DIRITTI
La nostra nuova esperta ha rivisitato interamente la GUIDA AI NUOVI DIRITTI.
Marina d’ora in poi provvederà agli aggiornamenti in materia e risponderà ai vostri quesiti e dubbi che le vorrete porre.
Potete contattarla a questo indirizzo: marina.milanesio1@intesasanpaolo.com
AGGIORNAMENTO GUIDA PREVIDENZA COMPLEMENTARE
Il nostro Esperto Giampiero Reccagni ha aggiornato la Guida alla Previdenza Complementare, l’unica importante novità riguarda l’apertura alle nuove adesioni, a decorrere dal 1° aprile, del comparto STABILITA’ che è stato quindi inserito nella Parte I – Le informazioni chiave per l’aderente – Scheda “Presentazione” e nella Parte II “Le informazioni integrative Scheda “Le opzioni di investimento – le caratteristiche” della “Nota Informativa e Appendice”.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Giampiero è a vostra disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
RAFFAELE BOSCO È IL NUOVO ESPERTO DELLA NOSTRA GUIDA AL CONTO SOCIALE
In considerazione dell’imminenza della data del 12 aprile (termine per la eventuale destinazione del PVR a Conto Sociale), ma anche della prossimità del 30 aprile (scadenza stabilita sia per la richiesta del Contributo welfare figli, sia per la Provvidenza familiari disabili), il nostro nuovo esperto, Raffaele Bosco, ha rivisitato interamente la Guida Conto Sociale.
La Guida include ora alcune nuove sezioni, tra cui quella che riepiloga la normativa sui fringe benefit (occorrerà prestare molta attenzione per non incorrere in oneri imprevisti), e i capitoli sul Conto Welfare UBI e sulla piattaforma Welfare Hub.
D’ora in avanti Raffaele provvederà agli ulteriori aggiornamenti in materia e risponderà ai quesiti che vorrete porgli.
Potete contattarlo a questo indirizzo: raf.bosco68@gmail.com
AGGIORNAMENTO GUIDA PACCHETTO GIOVANI
Il nostro esperto Marcello PINOTTI ha aggiornato la Guida PACCHETTO GIOVANI, le variazioni riguardano precisazioni importanti rispetto il bonus nascita figli.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Marcello è a vostra competa disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
La Nuovissima Guida Pop alla Formazione (effetti su Premi e Ruoli) in ISP
In Intesa Sanpaolo la fruizione e ancor di più la mancata fruizione di determinati e specifici corsi può avere effetti diretti e molto significativi rispetto all’erogazione del PVR (e dei sistemi premianti e incentivanti in genere) e al completamento / consolidamento dei Percorsi professionali.
In questa nuovissima Guida Pop trovate tutto quello che vi serve per orientarvi nel mondo della Formazione in Intesa Sanpaolo: come sempre in forma chiara e sintetica.
Buona visione, ascolto, lettura!
Aggiornata la Guida Pop al Pacchetto Giovani
In questa Guida Pop rivista e aggiornata i giovani dipendenti di Intesa Sanpaolo (assunti under 30) possono trovare una sintesi di tutte le agevolazioni:
- Contribuzione aziendale maggiorata alla Previdenza Complementare
- Contributo aziendale in caso di acquisto prima casa
- Contributo aziendale in caso di nascita figli
che sono state previste espressamente per loro dalla contrattazione aziendale.
Buona visione, ascolto, lettura!
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Ho letto il comunicato ufficiale. Per i QD4 si parla di “ridefinizione dell’assetto retributivo in funzione della posizione organizzativa assegnata”. Cosa vuol dire? Che gli stipendi potranno essere ulteriormente ridotti in caso di assegnazione a mansione inferiore? Inoltre, se non ho letto male, le previsioni circa la mobilità (90km e rimborso chilometrico) NON valgono per QD3 e QD4: è vero? Sono un QD4: quando e come saprò quale sarà il mio nuovo stipendio? Per il resto è sicuramente un buon accordo: non voglio criticare. Vorrei solo avere un minimo di certezze economiche, visto che “tutti abbiamo famiglia”.
Grazie
Ma siete impazziti???? 3A1L e 3A2L ex venete hanno stipendi che arrivano fino a 45.000 euro di imponibile????? 3A3L, 3A4L, Q1 e Q2 fino a 70.000 euro di imponibile????? Ma siamo diventati matti??? Ma quanto guadagnano questi ex venete????? E voi sindacati vi siete battuti per difendere questo schifo???? E noi lavoratori ISP cornuti e mazziati???? Vergognatevi!!!! Invito tutti i colleghi ISP a stracciare le tessere, è una cosa vomitevole! Adesso pretendiamo di conoscere il dettaglio retributivo di questi colleghi che avete strenuamente difeso, togliendo i nomi per privacy! Fuori i numeri, se avete ancora un po’ di dignità!!!
unca cosa schifoa……e poi dovremo anche insegnargli ad usare le nostre procedure e permettetemi anche il lavoro?
è una vergogna. Nonostante i risultati ottenuti non si vede mai nessun premio, ma si creano delle nuove caste. L’accordo è uno schiaffo ai colleghi ISP
pienamente d’accordo…
perchè quindi pagare un sindacato CHE NON FA I NS INTERESSI??? già stralciata la tessera ed invito i colleghi a fare altrettanto
gia inviato la disdetta se è per questo, e sopratutto mi chiedo ma se ci sono i soldi per assorbire questi costi esorbitanti, perchè abbiamo calato le braghe sulla solidarietà? perchè abbiamo calato le braghe sul lavoro di sabato e oltre le 17? Non si doveva fare una battaglia per queste cose piuttosto che per permetttere di avere stipendi d’oro a colleghi che hanno contribuitoi con il loro operare e con le loro eccessive retribuzioni al collasso di queste due banche?
Concordo pienamente con te Barbara, nulla da aggiungere. E così la pensano anche tanti altri colleghi CRVeneto con cui ho parlato in questi giorni.
Attenti cari sindacati: difendere a spada tratta senza tener conto di chi già vi paga e la loro dignità non è intelligente nè tantomeno sindacale!!!!!
Noi, cornuti e mazziati CRveneto, in massa STIAMO EFFETTIVAMENTE stracciando le tessere! Vediamo poi se le tessere dei nuovi colleghi PopVi, così tra l’altro altruisti con noi,cordiali e flessibili (!!!…vedi Paolo, preoccupato solo del SUO stipendino da QD4), basteranno a pagare i vostri privilegi!
Non so se, messa così, vi faccia riflettere un po’ di più su quanto state facendo????
buongiorno gentili Colleghi ISP, sono una ex VB, capisco e condivido il vostro disappunto sui i trattamenti economici iniqui che appaiono sull’accordo. quella tabella sembra fatta per scatenare una guerra tra dipendenti: ma chi prende quei soldi ?
come mi pare abbiano precisato i Sindacati – e da come risulta anche a me – si tratta di pochi interessati titolari di medie RAL superiori alle medie ISP, (per lo più di provenienza altre banche e non di carriera/formazione interna).
io e altri di ex VB per esempio ci interroghiamo grossolanamente ed emotivamente così: per il trattamento economico “d’oro” di pochi, si sono venduti 90km di mobilità di molti, senza necessità di consenso, mobilità “straordinaria fino al giugno 2019”, oltre i limiti sia del CCNL che della contrattazione di secondo livello ISP?
e soprattutto, un accordo sottoscritto così senza assemblee informative né tantomeno consultive con i dipendenti, ché ormai è diventata pessima consuetudine anche quando siano in gioco eventi e accordi così straordinari per il lavoro e la vita di tanti?
perciò chiedo: chi raccoglie la busta con le tessere ?
buon lavoro e buon futuro a tutti.
firmato: una qd4, con ruolo e responsabilità di risorse maturati in ex VB e una RAL di moooolto inferiore agli 80000.
Un A3L1-2 ex venete guadagna fino a 45.000 euro all’anno? Ho capito bene?
Buonasera,
Ho letto il testo del comunicato e non mi torna con quanto avete scritto nell articolo.
nell articolo dite ad esempio “tutelati qd4 fino a 80k”. ( stessa cosa per tutti altro gradi).
Sembrerebbe quindi che un qd4 da 90k di ral verrà bastonato.
Pero leggo l allegato dell accordo, ed è differente.
Quello che la tabella riporta sono le percentuali tutelate degli extra ccnl ( ovvero ad personam) e non della ral. Quindi da tabella per i qd4 sono tutelati 80k di ad personam, e non di ral.
Stessa cosa dicasi per le altre righe.
Faccio in esempio numerico tondo per semplicita: prendiamo qd4 con ral da 100k. essendo ccnl pari a 60k, la quota extra ccnl è pari a 40k.
In tabella per i qd4 un extra tabellare da 40k rientra nella prima colonna ed è tutelato al 100%.
Quindi la persona d esempio riceverà sempre il qd4 da 60k piu il nuovo assengo che sarà ancora da 40k. La sua nuova ral sarà quindi come prima pari a 100k.
Se invece avesse avuto un qd4 da 160k, ovvero un ad personam da 100k, allora non sarebbe stato tutelato e avrebbe ricevuto al massimo un nuovo assegno da 80k arrivando cosi al nuovo stipendio di 140k.
Viceversa vengono alzati gli stipendi minimi portando i vari gradi ad avere almeno i valori di riferimento.
Scusate se sono stato prolisso ma credo che tale precisazione fosse doverosa.
Ottimo accordo.
Auspico possa tradursi in nuove tessere degli ex Banche Venete per compensare la fuoriuscita in massa del personale ISP dalle organizzazioni sindacali.
Buongiorno, leggo nell’accordo cifre salvaguardate esorbitanti in relazione agli inquadramenti nello stesso citati. Ma esistono sule serio? Nell’ottica di un’equità sociale ormai persa, nonché di una dignità lavorativa che dovrebbe uniformarci, sarebbe stato auspicabile riequilibrare l’intero aspetto economico e riposizionarlo sull’intera popolazione lavorativa nel prossimo integrativo che, temo, si preannunci ostico (il letto uno se lo ritrova così come se lo fa). Non ricordo di aver mai percepito una retribuzione simile. Della serie cornuto e pure mazziato….
Una vergogna! a noi di ISP fanno storie per 500 euro di premio annuo.
La mobilità: il tema più sensibile per cui battersi non è stato difeso come doveva a favore di chi ha già una posizione privilegiata in azienda sia in termini economici che per leggi particolari.
appena restituita la tessera sindacale; sarà mia cura convincere più colleghi possibile a fare altrettanto (non farò fatica); VERGOGNATEVI
Ho preso visione del protocollo siglato. Al capitolo ‘Mobilità’, non pare ci siano tutele per i QD3 e QD4 né in termini di consenso dovuto, né come indennità kilometrica.
E’ proprio così? Dobbiamo forse pensare che per un QD3 e QD4, possa scattare l’obbligatorietà del trasferimento, a prescindere dalla distanza e senza alcuna indennità kilometrica?
O, differentemente in quanto qui non meglio esplicitato, si applica il CCNL ed accordo di II° livello, donde per cui ci indennizzano dal 25° km ( e non dal 35° previsto invece per Aree Professionali e QD1, QD2) ? La questione non è chiara e si presta a più interpretazioni, anche quella più penalizzante.
E poi….cosa vuol dire ‘ridefinizione dell’assetto retributivo in funzione della posizione organizzativa assegnata’?
Penso che siamo in tanti in questa situazione.
Attendo cortese riscontro delucidativo.
Sono un “reduce” ex Banca Monte Parma, quindi dovrei essere fra i più indignati per quanto si è “salvato” dei precedenti trattamenti economico/normativi dei colleghi ex venete…..noi riuscimmo ad evitare i licenziamenti ed a salvaguardare solo alcune peculiarità normative ed economiche, solo grazie alla costante e persistente mobilitazione di lavoratori e cittadinanza e, comunque, con pesanti sacrifici su tutti i fronti…..invece NO!! non solo non sono indignato ma sono moderatamente soddisfatto!! Nella vicenda delle ex venete, così come fu per Monte Parma, la responsabilità di quanto accaduto non è dei lavoratori o dei loro PRESUNTI privilegi ma della mala gestione dei vertici aziendali le cui conseguenze, come al solito, vengono fatte pagare agli incolpevoli lavoratori ed investitori privati. Anziché farci la guerra fra lavoratori, auspicando che chi ha ottenuto migliori condizioni contrattuali venga “ridimensionato” al “nostro” livello, dovremmo unirci per rivendicare l’adeguamento dei trattamenti inferiori a quelli migliori….ma, ovviamente, finché ci “beccheremo” fra noi come i polli di Renzo non ci resta che sperare nella benevolenza datoriale…AUGURI!!
Da ex Banca Monte,sia io che mio marito, la penalizzazione nella fusione con ISP di ormai quasi 6 anni fa è sentita ed ha avuto un bel peso nel ns nucleo familiare, con notevoli rinunce per tutti. Certo …sempre meglio che non avere più il lavoro e con esso lo stipendio, ad un’età non proprio facile per ricollocarsi sul mercato.
Della situazione ex banche venete indubbiamente tutti noi ex banca monte ci siamo sentiti chi più e chi meno coinvolti con un flash back emotivo che non è stato facile da superare.
Benché ci si augurasse una positiva evoluzione delle trattative e soprattutto non dovessero anche loro vivere i ns trascorsi ed essere in qualche modo colpevolizzati di una situazione che non è a loro imputabile, siamo rimasti esterrefatti del risultato raggiunto.
Ho sempre ritenuto il sindacato un organismo di tutela del lavoratore e preposto ad ottenere trattamento e rispetto da parte del datore di lavoro, quanto più possibile cercando di ottenere l’applicazione di principi quali uguaglianza riconoscimento della situazione personale/familiare dei singoli individui.
Ma in questa trattativa proprio non ci ho trovato nulla di rispetto dei lavoratori …ISP.
Non conosco nel dettaglio le singole situazioni individuali ex banche venete ma da quello che è trapelato le fasce retributive sono ben al di sopra di tali importi ‘massimi’…per cui mi viene da pensare che si stia trattando remunerazioni dei singoli ben oltre a tali limiti e che l’allineamento ai parametri del CCNL avrebbe abbattuto le retribuzioni ad almeno 1/3 delle attuali.
Premesso ciò, ritornando al contesto ISP dove non si riesce ad avere autorizzazione per un’ora di straordinario, dove le sostituzioni di personale in filiale viene ‘calcolata’ al centesimo per i rimborsi kilometrici, la proposta di un performer ‘adeguato’ è spesso uno scontro… sinceramente mi sfugge … per quale motivo dovremmo essere contenti di sapere che un area professionale di 1°livello entra in ISP con una retribuzione che può essere maggiore di un 4° livello attualmente remunerato in ISP ?
Non posso che essere schifata da tale situazione che d’istinto fa venire fuori la voglia di disdettare l’iscrizione al sindacato, se non fosse che personalmente ho stima per il ns rappresentante sindacale a livello personale.
Ma se le trattative future continueranno su questa falsariga non andremo molto lontani anche noi da tale scelta perché non è condivisa.
Restituiamo le tessere, questa è un’umiliazione troppo grossa per noi ISP….. pagheranno questi stipendi allucinanti a persone che di fatto avevano già perso il lavoro, e lo faranno con gli utili ISP che noi poveri fessi abbiamo contribuito a creare con il sudore della fronte ogni giorno, subendo pressioni commerciali fortissime….. non possiamo accettare una cosa del genere!!!
No, non sono gli utili di ISP a pagare. Sono i (tanti) miliardi messi dallo Stato…. Non dimenticate poi che la quasi totalità dei dipendenti delle “venete”, hanno perso tutto avendo investito (quasi obbligati) nelle azioni. Ci sono colleghi che hanno riscattata il TFR per investire in azioni, e assicuro che le pressioni c’erano eccome. Ci sono colleghi che hanno venduto in buona fede azioni a parenti, genitori ed amici. E’ facile giudicare da fuori, Ma la avete seguita la diretta della Commissione Parlamentare? Avete capito che tutto era noto già nel 2009 e nessuno ha fatto nulla?
Ma se qualcuno investe a suo rischio in azioni e perde tutto deve ristorarlo la banca che gli ha salvato il posto di lavoro a spese dei suoi dipendenti, molti dei quali attendono promozioni e riconoscimenti da anni e che adesso presumibilmente non vedranno più????
Ma per favore!!!!
Potevi fare a meno di investire nelle azioni della tua banca, e sì, sono gli utili di ISP a pagare perché gli ad personam e le prebende varie verranno mantenuti fino a pensionamento, non è il pubblico che paga!
Voi state arrivando a lavorare tra colleghi che guadagneranno molto meno di voi a parità di grado, e tu lo giustifichi con il fatto che sei stato così poco avvertito da investire in azioni delle venete????
Ma robe da matti
Ogni singola Banca ed ogni singolo collega ha la propria storia aziendale e la propria retribuzione, è facilmente comprensibile l’esigenza di tutela di un diritto acquisito. Allo stesso tempo però diventa frustrante leggere queste cifre soprattutto per coloro i quali hanno assistito nel corso degli anni a revisioni (leggasi riduzioni) del sistema premiante, il VPR è diventato una barzelletta ed ancor prima su altre operazioni societarie hanno badato bene a togliere anche le poche briciole rimaste, oggi si delocalizza provando a raschiare il fondo del barile e togliendo di fatto altri soldi a chi non percepisce di certo stipendi di questi livelli. E’ mortificante assistere ad una diversità di trattamento così evidente.
spero di aver capito male….ma i livelli retributivi dei colleghi delle ex venete sono il doppio se non di più degli attuali di Intesa??? ad es. A3L3 viene garantito al 100% un RAL comprensivo di extra fino a 60mila euro???
semplicemente senza parole…………………….vergognatevi……………..oltre a pensare ai nuovi tesserati………………..potevate pensare anche a noi poveri lavoratori di isp che saremmo costretti a lavorare fianco a fianco con chi magari svolgerà le stesse mansioni ma con una RAL sensibilmente diversa. Tutto questo per un clima aziendale e di filiale idilliaco. Sono Indignata.
i famosi diritti acquisiti che, solo per alcuni, sono ritenuti sacri. il risultato è che, oltre al fatto di avere nelle stessa banca colleghi con identici ruoli e trattamenti economici differenti, c’è molta amarezza da parte di noi colleghi di Intesa Sanpaolo. Infatti sono anni che per avere un miraggio di premio sui risultati al massimo di poche centinaia di euro, veniamo sottoposti a costanti martellamenti. Inoltre questi premi irrisori non vengono quasi mai raggiunti per tutti i balzelli inseriti…. se non hai fatto tutti i risultati ti attacchi!!!!!!!!! ma cosa più importante:
LO SAPETE CHE MOLTI COLLEGHI DELLE BANCHE VENETE SONO COLLEGHI CHE SI SONO DIMESSI DA SANPAOLO E HANNO PORTATO VIA CLIENTI, OTTENENDO QUINDI I BONUS E GLI AD PERSONAM CHE ORA VENGONO GARANTITI??????? AVETE PENSATO ANCHE DI CHIEDERE QUALCOSA PER I COLLEGHI DI INTESA VISTO CHE SI DOVRANNO ANCHE FARE IL MAZZO PER INSEGNARE LE PROCEDURE, METODO DI LAVORO E TUTTO IL RESTO???? SE VI ASPETTAVATE UN BATTITO DI MANI SICURAMENTE NON CI SARA’!!!!!!
QUELLO CHE INVECE DI SICURO AVVERRA’ SARA’ CLIMA MOLTO TESO E SCARSA VOGLIA DI INTEGRAZIONE.
SIAMO COME IN POLITICA TUTELIAMO I POTENZIALI ADERENTI / PORTATORE DI CEDOLE PER I PERMESSI SINDACALI MENTRE QUELLI ISCRITTI LI LASCIAMO ALLA DERIVA. DOVRETE POI FARE LA SOMMA ALGEBRICA PER SAPERE SE L’OPERAZIONE E’ STATA CONVENIENTE PER IL SINDACATO
Condivido pienamente
Mi sembrano cifre assurde, qualcosa non mi è chiaro e spero di aver capito male. Se questi sono gli stipendi che girano nelle ex venete, mi chiedo come si possano non solo accettare, ma anche difendere, certe disparità di trattamento.
Prima della tabella è espressamente scritto:
– la “quota extra CCNL” è ripartita per FASCIA DI RAL ecc…
Quindi gli scaglioni sono RAL, non ad personam.
La trattativa sulle ex Banche Venete è stata particolarmente complessa in quanto queste avevano un assetto salariale disomogeneo e difficilmente comparabile con quello Intesa Sanpaolo. Per questo motivo si è scelto la RAL come unico parametro utilizzabile nella discussione.
L’azienda ha iniziato la trattativa sostenendo l’esistenza di uno scostamento retributivo consistente a favore dei colleghi delle ex Banche, che, nella richiesta aziendale, andava annullato. Quando, nel proseguire il confronto, si sono analizzati i dati, abbiamo constatato che l’affermazione aziendale non era vera: infatti nella realtà le RAL medie per inquadramento sono sostanzialmente allineate a quelle Intesa Sanpaolo e per alcuni inquadramenti sono più basse. Lo scostamento salariale era presente unicamente nell’inquadramento più alto (QD4) e Dirigenti.
Dobbiamo però tenere presente che una cosa sono le medie ed una cosa diversa sono le situazioni individuali di singoli colleghi i quali, per effetto di vicende passate di natura contrattuale, si trovano ad avere un trattamento economico superiore a quello medio (in esatta analogia e per gli stessi motivi a quanto accaduto in Intesa Sanpaolo).
Per questo motivo abbiamo contrattato i tetti di salvaguardia che abbiamo riportato nei comunicati, in modo che l’accordo tutelasse anche questi singoli casi, mantenendo il trattamento economico attualmente percepito.
I tetti salariali di salvaguardia non rappresentano quindi assolutamente le RAL medie dei singoli inquadramenti.
Infine, dobbiamo ricordare che i colleghi delle ex Banche Venete non possono essere considerati colpevoli del drammatico dissesto delle loro aziende, dal quale in molti casi sono stati già fortemente danneggiati in qualità di risparmiatori od azionisti.
Sicuramente non è colpa dei colleghi delle ex Venete, ma se le banche hanno fatto quella fine, anche questa gestione allegra dei salari ha contribuito al dissesto.
Se pensiamo che parti di questi ad personam sono stati erogati a ex colleghi ISP, come premio per averci fatto concorrenza..
Vogliamo avallare quelle scelte aziendali, in nome della difesa di un diritto acquisito?
Tutelare questi privilegi andrà a scapito di tutti i colleghi, demotivando chi da anni aspetta un avanzamento di grado e creando malumori all’interno del gruppo.
buongiorno, vorrei chiedere una cosa al sindacato che non è chiara.
Dite come già del resto risultava che solo i qd4 e i dirigenti avevano dei picchi salariali e quindi questo accordo lima tali picchi.
a questo punto la tabella allegata scritta cosi è corretta, nel senso che le intestazioni delle colonne sono le fasce di extra ccnl. Cosi facendo rimangono fuori alcuni qd4 e dirigenti, e sotto riportate che queste persone potranno essere chiamate. ovvero restano fuori chi ha più di 80k di ad personam.
Se invece come alcuni dicono la tabella è errara, ovvero le intestazioni delle fasce sono le Ral, allora state lasciando fuori anche molte persone di gradi inferiori! e da quanto scritto sotto non possono neppure contrattare individualmente. Se è cosi avete colpito non solo i picchi qd4 e dirigenti ma molti altri. e questo va contro a quello che avete scritto poco fa e sempre sostenuto.
ho quindi per il sindacato tre domande:
1) le fasce in tabella( esempio 70-80) sono ad personam o ral? ovvero, cosa accadrà a un qd4 da 90mila euro? nel caso fossero ral allora la tabella è errata, non solo nell intestazione che parla di “extra ccnl in migliaia”, ma anche per il fatto che non ci possono essere ral inferiori al valore di ccnl: ovvero la tabella in realtà è una diagonale.
2) cosa accadrà ai cosi detti picchi? verranno convocati e rinegoziano prima della fine di dicembre?
3) cosa accade a tutti i contratti differenti, tipo di stabilità?
grazie mille per voler dipanare questi dubbi
cordiali saluti
Buongiorno colleghi,
provo la stessa vostra rabbia nel leggere queste cifre, ma io sono un QD4 di Bancapulia Gruppo Veneto Banca e le cifre di cui parlate me le sogno.
Quindi è sbagliato generalizzare (fuori i nomi se avete le palle…..).
Per quanto riguarda il commento di Marco “e poi dovremo anche insegnargli ad usare le nostre procedure e permettetemi anche il lavoro?” gli faccio presente che non tutti i colleghi ex-Banche Venete navigano nell’oro e che abbiamo vissuti tre anni di merda, merda prodotta da altri e che noi abbiamo dovuto ingoiare.
Io sono pronto ad imparare e a rimettermi in discussione in qualsiasi momento, spero di trovare nei colleghi di ISP collaborazione e consigli utili per il mio lavoro per il bene di tutti noi.
Scusate la rudezza della mia risposta e i termini da me usati, ma rappresentano la rabbia che ho in corpo.
Buon lavoro a tutti.
A scanso di equivoci e strumentalizzazioni (non tue) il mio intervento era un’amara constatazione di quello che ci aspetta e di come per altre vicende i sindacati non abbiano fatto nulla…..fermo restando che seppur amaramente e demotivati sono sicuro che tutti i colleghi ISP sapranno dimostrare la loro professionalità e riusciranno a collaborare …..perchè in quanto appunto professionali faranno quanto richiesto. Poi sul navigare nell’oro o meno non entro nel merito…..certo è una battaglia tra poveri e quindi vedersi RAL più alte a parità di inquadreamento è demotivante
io non sono iscritto pertanto non mi devo cancellare ma è semplicemente ridicolo quello che hanno fatto i sindacati. Non sono in grado di difendere i lavoratori . Ovviamente non parlo dei colleghi delle ex banche venete che sicuramente i diritti li hanno acquisiti ma i sindacati non sono più in grado di fare battaglie …… vo mi te v o le
siete squallidi come e più dei politici che rappresentano purtroppo noi italiani, 10 anni di banca ISP per avere un A3L2 e non raggiungere i 28.000 annui e leggere certe cose parlando di strenua lotta.
L’intervento del sindacalista è emblematico di questa situazione.
Vorrei chiedere al sindacalista di cui sopra :
1) Dove eravate quando all’interno del gruppo ISP si creavano queste disparità vergognose a parità di inquadramento?????
Si parla di medie, quindi vuol dire che rispetto a me, che sono abbondantemente sotto media, ci sono moltissimi miei pari grado (impiegatizio) che guadagnano molto ma molto di più.
Un allineamento perfetto è irragiungibile, MA QUI SI PARLA DI MIGLIAIA E MIGLIAIA DI EURO DI IMPONIBILE DI DIFFERENZA A PARITA’ DI GRADO, E’ UNO SCANDALO!!!!!
2) Gli ex veneti SONO STATI SALVATI!!!
Non potete paragonare un salvataggio da un fallimento ad una fusione tra due banche, MA DI QUALI DIRITTI ACQUISITI STATE PARLANDO????
Dovevano essere inquadrati in linea alle retribuzioni ISP PIU’ BASSE PER INQUADRAMENTO, perché mi dovete venire a spiegare per quale motivo io che da decenni sudo le sette camicie per questa banca ed ho sempre lavorato correttamente mi devo ritrovare a guadagnare molto meno di persone che comunque la si voglia dire provengono da una banca fallita e quindi non hanno certo diritto a guadagnare più di me a parità di grado!!!!
SPIEGATECI PERCHE’ LORO SONO STATI CONFRONTATI ALLA MEDIA E IO E MOLTISSIMI ALTRI LAVORATORI ISP DOBBIAMO RIMANERE BEN SOTTO LA MEDIA PER GRADO?????
PREMIATE GENTE CHE ARRIVA DA UNA BANCA FALLITA E CHE NON SAPPIAMO NEPPURE SE E IN QUALE PARTE ABBIANO CONTRIBUITO AL DISSESTO RISPETTO A CHI LAVORA DA SEMPRE PER QUESTA AZIENDA CORRETTAMENTE E SOPPORTANDO SACRIFICI DI OGNI GENERE?
PERCHE’ NON DOVREMMO PRETENDERE ANCHE NOI ALLORA L’ALLINEAMENTO ALLA MEDIA DELLE RETRIBUZIONI PER INQUADRAMENTO, COSì COME FATTO PER I SALVATI????
CE LO VOLETE SPIEGARE????
VER-GO-GNA-TE-VI!!!
AVETE SOLO PENSATO ALLE NUOVE TESSERE!!!!!
Ho letto i commenti dei colleghi ISP e posso capirli. Faccio parte dei “peones” delle ex banche venete e non ho gradito l’accordo che ha tutelato interessi di pochi a scapito di tutele collettive. A chiunque interessa invierò copia della mia busta paga di ottobre 2017. Non riesco ad allegarla a questo commento come avrei voluto.
COMUNQUE SE ANDATA AVANTI COSI ALTRO CHE UNITA’ DEI LAVORATORI…..SI CREERANNO SINDACATI AD HOC PER OGNI SINGPOLO TIPO DI CONTRATTO ……UNITA’ DEI LAVORATORI MA FATEMI IL PIACERE. iL 10 DICEMBRE TUTTI GLI ISP DOVREBBERO STARE A CASA IN SEGNO DI PROTESTA
Buon giorno colleghi.
Anche io, leggendo i primi commenti alle cifre relative all’adeguamento sono uscita fuori dai gangheri: sono 3A1L BANCAPULIA e 45mila € non li ho mai visti sul mio CUD e credo mai li vedrò.
Oltre a questo, forte è il senso di amarezza e incertezza se alle naturali difficoltà connesse all’inserimento nella nuova realtà aziendale, con procedure/regolamenti/ruoli diversi, si deve aggiungere l’ostracismo e il rifiuto da parte dei nuovi colleghi le cui perplessità/rimostranze/proteste sono certamente comprensibili e condivisibili.
Spero che conoscendo le singole persone i sentimenti di cui ho letto possano assopirsi e la collaborazione e il rispetto reciproco possano prevalere.
Buon pranzo e saluti a tutti.
Per i QD3 e QD4 non è previsto il limite massimo dei 90km ma sono previsti i rimborsi oltre i 35km secondo quanto esplicitato nella lettera in calce all’accordo che parla genericamente di “Il dipendente” (quindi tutti).
sono 3A2L exVeneto Banca e non arrivo a 30.000,00 di imponibile… vorrei sapere chi si è rubato i miei soldi per arrivare a 45.000,00…
Concordo pienamente con tutti i colleghi ISP che consigliano vivamente di restituire la tessera sindacale, almeno tutti restiamo con qualche euro in più. Vorrei ricordare a tutti il contratto di secondo livello dove sembrava fossero stati fatti salti mortali, poi tanto per citare un punto l’inquadramento QD4 è addirittura sparito anche se presente nel CCNL, ma in quella sede era stato fatto il massimo. Io credo che sia giusto tutelare, ma sia altrettanto giusto uniformare a seconda delle reali retribuzioni presenti in ISP.
Dissocio dal collega che dice “e dobbiamo pure insegnare ai dipendenti ex venete a lavorare” perché qui l’errore non è di quei colleghi, ma solo ed esclusivamente dei sindacati che hanno pensato a 9mila persone contro 90mila.
E riguardiamo i punti positivi del contratto di secondo livello, dove era stato fatto il massimo…credo non ci sia nulla di migliorativo.
sono di provenienza Banco di Napoli, all’epoca banca in dissesto (poi scoperto il bluff) e ricordo che le nostre retribuzione erano solo quelle del CCNL , Con il SanPaolo abbiamo rivisto un po’ di luce, ma non come loro (vedi differenze contribuzione aziendale al fondo pensione) l’azienda ha sbagliato, doveva trattarli almeno come noi, non meglio di noi, ne subirà certamente il ns attaccamento all’azienda: conosco colleghi che dopo aver preso lauti premi per piazzare immondizia e ad personam ora si trovano in pensione con 7 anni di abbuono, io con cinque anni devo competere con altri miei colleghi. E’ vero è ingiusto, e il sindacato non ha fiatato.
Sono una collega EX Banche Venete, sono stata assunta nel 2007, dopo la laurea come apprendista (2A1L), attualmente sono 3A2L, la mia RAL ammonta a 30.000€ circa (per RAL si intende la voce CUD “imponibile previdenziale”).
Con il mio stipendio ci sono molti “ragazzi” assunti dal 2005 in poi post studio, risorse non “acquistate da altre banche o società di consulenza”.
Sono anni che lavoro con colleghi che prendono “Ad personam” e premi vari oltre a stipendi da quadro, perchè le promozioni non erano per tutti in base a meriti, bensì sempre per i soliti “eletti”.
In passato per il mio ruolo era prestabilito un inquadramento automatico, da anni non è più così e i sindacati che dovano riaprire tavoli per questi argomenti non si sa che cosa hanno fatto.
In ogni caso, in tutti questi anni, nonostante guadagnassi meno di TUTTI i colleghi della mia unità organizzativa, non mi sono mai permessa neppure di pensare cose come: “non insegnerò agli altri che guadagnano più di me” o “lavorerò meno per pareggiare il loro stipendio”.
Siamo una squadra e dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione.
Q4 bancapulia spa-ral 55.000€ (non 80.000€) dopo 32 anni di servizio comprensiva di ad-personam di 250€ lordi mensili (non 2.500€ ma 250 quindi). La tessera sindacale ce l’ho da circa 30 anni e non ho aspettato certo l’accordo odierno per farla. Parlare di picchi retributivi non è corretto poichè la media retributiva a cui si fa riferimento è quella del gruppo ISP e a quella ci si dovrà adeguare (volente o nolente) e solo verso il basso (purtroppo per me). La stragrande maggioranza di noi “ladri delle ex-venete” sta sotto i livelli medi ISP. Mi chiedo di che state parlando … mi sembra la guerra tra i poveri…
Mi sa che dovrò aspettarmi una “calda” accoglienza dai futuri colleghi ma per noi non sarà una novità visto che siamo “in guerra” da molti anni e non ci fa paura più nulla oramai…
ti assicuro che i numeri espressi NON sono la media ISP; per calcolare quella togli almeno un 20%…
sinceramente….da sindacalisti convinti che nessuno in isp o nello specifico in crveneto abbia i requisiti reddituali per prendere il famoso bonus renzi di 80euro…. (mentre invece io lo prendo eccome e quindi fate voi i conti di quale sia il mio reddito, dopo 14 anni di servizio) cosa ci si può aspettare?!
la guerra dei poveri…che tristezza
Sono una collega ex Banche venete, laureata, con grado di 3A4L con RAL di € 33.000,00 (…) assunta da 14 anni. Nessun ad personam. Ho sempre saputo che alcuni colleghi godevano di trattamenti privilegiati, ma non fino a questo punto. Siamo noi i primi ad essere arrabbiati nell’apprendere certe notizie, maggiormente perché adesso abbiamo contro pure i nuovi colleghi ISP. E dopo 3 anni di lacrime e sangue (non ci crederete ma la maggior parte di noi ha perso i risparmi di famiglia nelle azioni…) I sindacati dovevano battersi di più per la mobilità territoriale, non per far mantenere i privilegi agli eletti.
Buongiorno, mi trovo in una condizione simile alla neo collega Martina, assunta nel 2007 in banche venete con ral 30k, inferiore a qualsivoglia collega della sua UO. Io, ISP da 10 anni, 3A2L, con 2 avanzamenti di carriera nei miei 10 anni, non arrivo a 28K (e sono già 2mila in meno dell’ultima collega del carro veneto, figuratevi la differenza con gli altri…).
Sto pensando di farmi assumere da Monte Paschi o Carige per farmi “salvare” e vedere finalmente qualcosa in busta paga, perché mi sembra di fatto l’unica via percorribile.
Sono un collega ex VB, sarò ben felice di mostrare il mio cedolino paga: 3A/3L per meno di 30.000 annui, come da CCNL.
bisogna fare un po’ di chierazza visto il clima un po’ teso che si legge tra le righe…non bisogna fare l’errore (l’ho fatto io per primo e me ne scuso) di confondere RAL e reddito lordo evidenziato nel CUD altrimenti i conti non tornano (…vedi sopra…) per calcolare il RAL bisogna moltiplicare per 13 la prima voce della busta paga (che per ISP è “retribuzione effettiva”) si otterrà un importo quasi preciso che nella sostanza si allinea ai RAL medi indicati nell’accordo. CERTO CHE POTEVA ANCHE INTERVENIRE IL SINDACATO PER SPECIFICARE MEGLIO. posta questa come base si può dire che partiamo tutti dallo stesso punto se non fosse che vengono nella sostanza mantenuti (al 95% afferma il sindacato) gli “ad personam” (LOCUZIONE LATINA CHE NEL VOCABOLARIO ISP NON ESISTE) contrattati con aziende oggi in LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA
ad integrazione…mantenimento degli “ad personam” per effetto del quale alcuni inquadramenti possono godere di aumenti extra CCNL anche di oltre 20mila euro…e se queste tabelle sono state elaborate significa che qualcuno ci rientra…capite ora che per chi è abituato a lavorare “a stipendio base” il tutto risulta quantomeno OFFENSIVO
Io voglio capire il motivo di questa indignazione …. dato che le medie delle retribuzioni ex banche venete e’ risultato in linea o inferiore a quello di Isp vuol dire che anche li ci sono picchi e gente con stipendi alti …. anche su inquadramenti bassi….. e comunque e’ Triste la faciloneria di molti commenti fatti senza pensare ai risvolti economici e familiari che avrebbero causato tagli indiscriminati di stipendio…. o i trasferimenti a oltre 100km come proposto inizialmente??? Vogliamo allora parlare della deontologia professionale di molti colleghi che come iene intorno alla bestia moribonda non si sono preoccupati di approfittare della situazione a beneficio dei propri budget (e in alcuni casi lo stanno ancora facendo ) nonostante la prossima imminente migrazione …… lavoro da 25 anni e penso di essermi guadagnato con orgoglio tenacia e fatica quello che ho….. per me le chiacchere stanno a 0!