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E’ uscito il nuovo numero del Tasso, giornale della FISAC Gruppo Intesa Sanpaolo di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta.

Click qui per l’edizione integrale completa delle rubriche

Qui di seguito i rimandi diretti ai principali articoli

Quale riconversione?

Le generiche affermazioni che l’Azienda ci sottopone in questi giorni non sono niente di più che l’enunciazione dell’ovvio. Qualunque dipendente di Intesa Sanpaolo sa benissimo da sé che la crisi in atto è epocale, che il sistema di certezze su cui si è costruito il rapporto con il mercato non esiste più, che il cambiamento non è un’opzione ma una necessità. Invece quello che urge è il superamento degli slogan per iniziare a ragionare nel merito su quale cambiamento si sta progettando, per quali obiettivi e con quali strumenti.
Click qui per l’articolo completo di Paolo Barrera e Marina Guglielmetti

 

Futuri scenari per le banche italiane

Le bufere che imperversano sulla nostra economia stanno lasciando sgomenti per la loro forza e soprattutto per una durata che si riteneva ancora breve. Le nostre banche si sono esercitate con i Piani Industriali ritenendo di essere in grado di prefigurare le evoluzioni del mercato e di conseguenza ipotizzare i risultati attesi di qui al 2013/2015. Ad oggi, purtroppo, dobbiamo registrare che gli scenari di medio e lungo periodo prefigurati sono messi fortemente in discussione.
Click qui per l’articolo completo di Davide Riccardi

Una storia vera

Con la sentenza del 15 luglio 2011, il TAR, con ampia motivazione annullava il Protocollo della giunta regionale nella parte in cui ammetteva alle convenzioni con le ASL solamente quelle associazioni che possiedono nel proprio statuto il requisito della “difesa della vita fin dal concepimento”. A soli quattro giorni dalla pubblicazione della sentenza del TAR, la Giunta Regionale Piemontese ha di fatto reintrodotto le previsioni annullate continuando nella sua opera di cancellazione del diritto all’autodeterminazione delle donne
Click qui per l’articolo completo di Gloria Pecoraro

 

Impossibile dimenticare

Genova sabato 23 luglio 2011, corteo in ricordo dei fatti del G8 del 2001. La Cgil ha un suo spazio nel “serpentone umano”. Il corteo procede con calma da Sampierdarena a Caricamento, sono due luoghi simbolo del passato della città, il primo nucleo industriale e il porto antico. Va tutto bene nonostante qualcuno avesse messo la città in allarme convincendo molti negozianti ad abbassare le saracinesche. Non si può non sentire la differenza con quello che è successo dieci anni prima.
Click qui per l’articolo completo di Giuseppe Tacchella.

Il lavoro straordinario

L’orario di lavoro è stabilito nei suoi limiti massimi dalla legge; tuttavia la contrattazione collettiva può stabilire un orario di durata inferiore. L’orario di lavoro superiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale – ed entro il limite massimo previsto dalla legge o dai contratti collettivi – è comunemente definito “lavoro straordinario” ed è anch’esso disciplinato sia dalla legge che dalla contrattazione collettiva nazionale.
Click qui per l’articolo completo di Alberto Massaia e Liliana Perrone

Nel paese delle donne

Cose succederebbe se in un non meglio identificato paese del Centro tutti gli uomini impiegati nel settore pubblico venissero mandati a casa per sei mesi, a provare il mestiere delle loro mogli, a pulire, stirare, accudire i figli? . E se in economia quel paese decidesse di puntare sul commercio internazionale dei fiori e ossigeno, attraverso la vendita di buoni carbonio agli altri paesi? E’ quello che scoprirà chi leggerà “Nel paese delle donne”, l’ultimo libro di Gioconda Belli.
Click qui per l’articolo completo di Gloria Pecoraro

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