La circolare contiene le regole e i moduli per l’adesione all’esodo perimetro Intesa Sanpaolo:
IL MODULO DI ADESIONE ALL’ESODO
Con l’occasione vi ricordiamo che per tutti gli approfondimenti sull’esodo potete consultare la Guida ESODI PERIMETRO INTESA SANPAOLO ACCORDO 12/10/2017
Puntualissimi come sempre, ottima comunicazione. Volevo solo chiedere un consiglio in merito all’aggiornamento delle posizioni contributive. La circolare aziendale dice che in caso di variazioni intervenute dalla data dell’Ecocert in suo possesso è necessario trasmettere Ecocert aggiornato. Problema: alcuni Colleghi non hanno inviato a suo tempo procura all’Azienda per la richiesta dell’Ecocert dovrebbero quindi trasmetterlo per la prima volta ma alcune sedi Inps hanno tempi di lavorazione lunghissimi, Pavia ad esempio sta elaborando Ecocert richiesti a maggio. Sembra impossibile averli entro il 13 novembre. E’ possibile trasmettere il semplice estratto conto contributivo?
Grazie, buona giornata
Roberto
E’ una domanda a cui al momento non siamo in grado di rispondere. Ceertamente occorrerà trovare qualche soluzione organizzativa con l’azienda ed è una questione che porremo all’azienda già nel prossimo incontro.
Non ho mai presentato all’azienda l’Ecocert perché sono nato il 21/7/1961 (era richiesto solo per i nati prima del 1960).
Nel 2016 ho riscattato 56 settimane di laurea (13 mesi) che sono gia’ presenti nell’estratto conto previdenziale. Quindi volevo sapere se devo presentare, insieme all’allegato A, l’Ecocert e in caso positivo, come posso fare per ottenerlo.
Grazie per la risposta e di tutto il Vs. ottimo lavoro di consulenza che state svolgendo
L’Ecocert (che non va confuso con il Modello ECO) è ottenibile unicamente on line tramite PIN disposito oppure tramite l’assitenza di un Patronato (ad esempio l’INCA/CGIL). In ogni caso l’INPS lo spedirà all’indirizzo del richiedente. Purtroppo l’INPS ha fino a 120 giorni di tempo per rispondere e – a seconda delle varie sedi – capita che si prenda anche tutto il tempo a sua disposizione. Se non dovessi riceverlo in tempo, ti suggeriamo di inviare la domanda di adesione all’esodo allegando il modello ECO ottenibile istantantnemanete e direttamente on-line con il semplice PIN nonché la ricevuta della domanda di Ecocert inoltrata all’INPS.
Ma quindi nel mio caso (riscatto parziale laurea nel 2016) devo presentare l’Ecocert o è sufficiente l’estratto contributivo con la previsione della data di accesso al trattamento pensionistico come da nota 2 dell’allegato A?
Il modulo richiede il semplice estratto conto contributivo. Peraltro l’azienda, aveva chiesto a tutti i dipendenti nati entro il 1960 la dele ga per accedere alla loro posizione previdenziale. Il semplice estratto conto è quindi suffciente, se si era già prodotto l’ecorcert (o si era messa in condizione l’azienda di richiederlo) e se dall’estratto conto risultano le variazioni intervenute.
E’ possibile avere un chiarimento riguardo la lettera a latere che include nelle priorità il personale nel cui nucleo familiare siano presenti persone disabili o in gravi e documentate condizoni di malattia? Si riferisce a chi già usufruisce di legge 104 per familiare convivente? Grazie
Marco
Il criterio è quello. Però è un criterio “gestionale”, non una disposzione vincolante in senso stretto (per questo è contenuta in una lettera a a latere e non nel testo dell’accordo).
La collocazione in una particolare finestra di uscita dei singoli colleghi che entreranno nella lista dei 3.000 sarà frutto di un mix di elementi: alcuni più oggettivi e “sociali” (ad esempio presenza di gravi patologie per sé o di familiari con handicap nel proprio nucleo familiare, e per nucleo familiare in senso tecnico si intende la convivenza), e altri più soggettivi e “organizzativi” (ad esempio l’esigenza aziendale di mantenere in piedi l’attività corrente anche a fronte del concentrarsi di uscite in un determinato territorio o funzione). Il tutto contemperato col criterio generale di far uscire prima le persone più vicine alla finestra pensionistica.
Io sono affetta da grave patologia, già documentata da 2 anni alla banca, ma non ho mai chiesto la legge 104. Devo allegare la documentazione alla richiesta di accesso al fondo?
Purtroppo solo il possesso del riconoscimento dei benefici della legge 104 comma 3 per sé al momento dell’inoltro della domanda di esodo costituisce diritto di priorità per l’inserimento nella lista dei 3.000 colleghi che accederanno all’esodo.
ho richiesto l’ecocert in occasione dell’accordo del 2011- infatti risulta caricato in intesa-sap. ed ho effettuato il servizio militare mentre ero assunto – nel modulo eco risultano 52 settimane con causale servizio militare da 1/7/79 a 31/7/84 e come azienda Soa IST.B.SPaolo di TO. penso si suff. è il caso di allegare alla domanda il modulo ECO che ho recuperato dall’INPS? grazie
Se dal modello ECO risultano le 52 settimane di servizio militare, vuol dire che hai fatto la pratica per ricongiungerle gratuitamente. A meno che tale pratica non sia successiva al 2011 (data in cui furono richiesti gli ecocert di tutti i dipendneti nati entro il 1960) non è il caso di allegare il modello ECO.
l’estratto conto contributivo aggiornato va allegato alla richiesta di esodo nel caso l’azienda fosse gia’ in possesso dell’ecocert del 2011?
Solo se successivamente al 2011 sono intervenute variazioni (ad esempio riscatti) che hanno modificato le situazione ante 2011.
Nel documento ‘REGOLE PER L’APPLICAZIONE DEL PROTOCOLLO PER L’INTEGRAZIONE DELLE EX BANCHE VENETE IN INTESA SANPAOLO’ per quanto riguarda l’assegno di esodo si fa riferimento all’ultima retribuzione ordinaria si spettenza: sono compresi straordinari ed altro? Inoltre si parla di inclusione dell’eventuale ‘ristoro’, che cosa si sintende?
Non ti confondere. L’assegno di esodo viene calcolato sulla base della tua intera storia previdenziale applicando i criteri INPS e infatti coincide con l’importo della pensione che percepirai al termine della tua permanenza nell’esodo.
Invece quello di cui si parla nelle regole che citi, è il metodo di calcolo di quanto l’azienda ti avrebbe versatoa titolo di contribuzione alla Previdenza complementare se tu fossi rimasto al lavoro anziché andare in esodo. Tale cifra (calcolata sulle voci fisse dell’ultima retribuzione che trovi indicate nella guida) moltiplicata per i mesi di permanenza nell’esodo ti verrà erogata in via anticipata insieme al TFR.
Il fatto che l’assegno coincida con l’importo della pensione dove è scritto nel testo dell’accordo o nella circolare operativa? Grazie
E’ scritto nello statuo del Fondo per il Sostegno al Reddito del Personale del Credito
Buongiorno. Nel 2011 (o forse prima) ho dato la delega alla Banca per richiedere l’Ecocert, che però non è presente nell’area Cedolino Online. Sono nato nel 1954, devo forse produrre adesso l’Ecocert, che ho richiesto un mese fa e non ho ancora ricevuto? Grazie
L’hai data nel 2011. In quell’anno l’azienda la chiese a tutti i suoi dipendenti nati entro il 1960. Se non la trovi nella tua pagina Intesap, devi far fare una verifica attraverso al tua struttura di Area.
Per questioni di opportunità avrei piacere con un certo anticipo avere la data di ingresso in esodo. Quindi a parte l’uscita di fine dicembre 2017 sarà possibile avere una indicazione a riguardo del perido o dobbiamo rimetterci nella mano dell’azienda sapendolo solo 1 mese prima dell’entrata in esodo? Inoltre per coloro che sono nel bacino, quindi potenziali esodabili, a fine novembre o subito dopo potranno sapere in base alle adesioni se fanno parte dei 3000 o meno?
Come abbiamo già ribadito in parecchie risposte, la collocazione in una particolare finestra di uscita dei singoli colleghi che entreranno nella lista dei 3.000 sarà frutto di un mix di elementi: alcuni più oggettivi e “sociali” (ad esempio presenza di gravi patologie per sé o di familiari con handicap nel proprio nucleo familiare, e per nucleo familiare in senso tecnico si intende la convivenza), e altri più soggettivi e “organizzativi” (ad esempio l’esigenza aziendale di mantenere in piedi l’attività corrente anche a fronte del concentrarsi di uscite in un determinato territorio o funzione). Il tutto contemperato col criterio generale di far uscire prima le persone più vicine alla finestra pensionistica. Diffciile quindi fare oggi ipotesi di programmazione.
Invece, per quanto riguarda la definizione della lista dei 3.000 è già programmato un incontro con l’Azienda per fine novembre in cui fare il punto sulle adesioni e quindi redigere la lista.
pur comprendendo la difficoltà a formulare ipotesi impegnative riguardo le finestre di uscita, reputo auspicabile conoscere almeno in linea di massima e dopo la fine di novembre, quale potrebbe essere in base ai criteri sopra menzionati, la probabile data di uscita… no reputo accettabile che l’azienda si riservi del tutto arbitrariamente di darne comunicazione con solo un mese di anticipo… grazie
E’ assolutamente auspiscabile e ci impegneremo perché i colleghi siano informati il più tempestivamente possibile. Ma resta il fatto che i termini “legali” sono quelli previsti dall’accordo e al di là di un approccio gestionale non sarà possibile andare.
Con riferimento alle finestre di uscita che verranno comunicate solo un mese prima, chi come me è a part time suppongo avrà bisogno di un tempo utile al fine di presentare la domanda di rientro a tempo pieno nell’ultimo mese di servizio. Quindi possibilmente con un certo anticipo…
La domanda di rientro dal part time va inviata contestualmente alla richiesta di adesione all’esodo. Sarà l’azienda ad applicarla nel moomento dell’inserimento nello scaglione di uscita.
Ma se l’esodo venisse rifiutato, stante il fatto che vi sono tasselli importanti , fiscali e di calcolo, non teorico ma reale e preciso di quanto si andrebbe a prendere da pensionati , poichè non sono concordanti tra inps, patronato e azienda, in considerazione della cifra che risulta calcolata da tutti aprossimativamente e che include penalizzazioni non per il solo periodo ponte ,ma per tutto il resto della pensione , credo che il sacrificio di chi accetta l’esodo è più utile per chi resta al lavoro che per chi va in esodo, dato che l’alternativa sarebbe il licenziamento collettivo, o mi sbaglio.
Ma se vi fosse il licenziamento collettivo verrebbero a cadere i presupposti dell’ingegneria finanziaria e contabile che fa brillare gli utili delle aziende di credito che reggono il sacco ad un sistema tutt’altro che florido e trasparente se non che per gli azionisti e i soliti noti che detengono l’80% delle ricchezze del pianeta in poche mani, creando solo così i presupposti dell’inizio di una nuova trasparenza sul lavoro e sulla contabilità delle banche. Non sarebbe meglio quindi, alzare le barricate e pretendere l’abbassamento dell’età pensionabile per tutti e che vi fosse una maggior eguaglianza di trattamento tra chi i diritti acquisiti pur avendoli maturati come altri,non li ha riconosciuti e, chi li ha ( spesso neppure guadagnati) senza che vi sia la possibilità di equipararli a chi in parità di condizioni e situazioni vine ora trattato in discrimine, violando il principio della parità retributiva ?
In situazioni emergenziali, operando con i criteri sino a qui adottati si alimentano diseguaglianze che portano ad una disobbedienza e ad una deriva sociale ormai inevitabilmente destinata alla ribellione di massa.
E’ tempo che qualcuno se ne accorga e intervenga in modo radicale:
COMPLIMENTONI a chi pensa che le masse non avranno mai voce e pensa di riuscire a farla sempre franca.
L’adesione all’esodo è volontaria, nessuno individualmente è obbligato ad accedere e chi non vi accederà resterà al lavoro, tutelato e garantito. Questo è l’enorme valore della nostra contrattazione che rende il nostr osettore molto diverso da tutti gl ialtri in cui le uscite nella migliore delel ipotesi sono obbligatorie e nelal peggiore prevedono licenziamenti.
Ovviamente se nessuno dovesse aderire (ipotesi assolutamente accademica), ovviamente il numero di 4.000 uscite complessive tra ex Venete e Intesa Sanpaolo doivrà essere raggiunto comunque. Se dovesse verificarsi tale assolutamente improbabile evento), vedremo in quel frangente quale inziative occorrerà intraprendere.
prima di tutto un grosso grazie per la tempestiva collaborazione.
una domanda di tipo pratico /esecutivo: l’invio dell’originale della richiesta (anticipato via fax) è consigliabile a mezzo .A.R. o basta sda interno. grazie ancora
Non vi sono indicazioni specifiche. Una buona norma prudenziale è quella di inviarla in modo “certificato”. La raccomandata lo è certamente, così come la posta interna “vetturabile”.
Nella domanda devo inviare la documentazione legge 104 per famigliare -suocera inserita nel mio stato di fam- e mia invalidita inferiore al 70×100
Si. Non avranno effetti ai fini della formulazione della graduatoria dei 3.000, ma nel caso tu vi rientrassi, saranno uno degli elementi di priorità rispetto alla collocazione negli scaglioni di uscita.
un ‘altra domanda di tipo pratico .. il modulo “All. A” non è trasformabile in WORD quindi è da stampare e compilare manualmente
Per ovvie ragioni sul nostro sito NON pubblichiamo materiali aziendali in formato modificabile. Una possibilità è, come dici tu, di scaricare il modulo e compilarlo manualmente, stamparlo e firmarlo in originale. L’altra è quella di accedere alla intranet aziendale, compilare il modulo in formato editabile, stamparlo e firmarlo in originale.
Quindi, se non ho inteso male, le regole per la graduatoria dei 3000 esuberi sono pressoché chiare ma non è altrettanto chiaro se, una volta chiusa tale graduatoria, è a discrezione dell’azienda scegliere chi uscirà per primo dato che voi scrivete:
” La collocazione in una particolare finestra di uscita dei singoli colleghi che entreranno nella lista dei 3.000 sarà frutto di un mix di elementi: alcuni più oggettivi e “sociali” (ad esempio presenza di gravi patologie per sé o di familiari con handicap nel proprio nucleo familiare, e per nucleo familiare in senso tecnico si intende la convivenza), e altri più soggettivi e “organizzativi” (ad esempio l’esigenza aziendale di mantenere in piedi l’attività corrente anche a fronte del concentrarsi di uscite in un determinato territorio o funzione). ”
In pratica io che sono pensionabile il 01/02/2020 e che quindi penso che in graduatoria possa essere fra i primi, posso correre il rischio di andare in esodo il 30/06/2019 a soli 7 mesi dalla pensione e non posso neanche rifiutarmi poiché l’adesione è irrevocabile.
Si, nei fatti è un rischio che le cose possano andare così. Anche se, come abbiamo scritto in varie risposte a questo quesito, tutto il mix di parametri di cui sopra è contemperato nel criterio generale di far uscire prima le persone più vicine alla finestra pensionistica.
Se un collega ha la finestra di uscita a luglio 2022 e sta cercando di farsi unire 1 o 2 mesi di contributi da dipendente pubblico o sta cercando di farsi riconoscere dei 2 mesi di maternità che mancano dalla situazione INPS e quindi barra la casella che l’ecocert è modificato.
Se ad aprile questi periodi (che porterebbero la finestra di uscita a maggio 2022) non venissero ancora riconosciuti si perde il diritto al l’esodo o si rientra nella graduatoria in posizione “luglio 2022”?
“l’eventuale riscatto e/o ricongiunzione di periodi contributivi che consente la “maturazione del diritto” sopra definita dovrà risultare già richiesto alla data di accettazione dell’“offerta al pubblico” e dovrà essere interamente perfezionato entro il 30 aprile 2018, pena la decadenza dalla graduatoria stessa”.
I colleghi che hanno avviato una domanda devono allegare la documentazione relativa alla domanda in corso. Nella domanda indicano anche la data di maturazione del diritto pensionistico (presunta) a cui darebbe diritto il perfezionamento del riscatto. Nel caso in cui il riscatto non si perfezionasse entro il 30 aprile 2018, la decandenza sarebbe dalla “posizione” ottenuta tramite il riscatto, ma ovviamente resterebbe valida quella “senza riscatto”.
IN FILIALE ABBIAMO UN DUBBIO , QUALE SIA LA MATRICOLA DA INDICARE QUELLA CHE COMPARE SULLA BUSTA PAGA (LETTERE E NUMERI) O LA VECCHIA CHE USIAMO TUTTE LE MATTINE
La matricola corretta da utilizzare è quella che compare sulla busta paga. Ma ovviamente verranno accettate anche le domande che recano l’indicazione dell’altra matricola.
Confermate che chi ha aderito al precedente accordo non può più recedere per aderire a quest’ultimo?
Sì, è così.
Io rientro nella gestione ex INPDAP e ho difficoltà a recuperare i dati in quanto l’Inps non rilascia l’ Ecocert per la gestione ex Inpdap, e gli estratti conto informativi evidenziano le retribuzioni ai fini pensionistici solo dal 1993 in poi- per gli anni precedenti non sono valorizzati gli importi ai fini del calcolo.
Il problema è esteso a tutti i dipendenti ex BNC , avete preso in esame tale problematica a livello nazionale?
Si, si tratta di una situazione molto complessa e articolata. Non riguarda solo i colleghi ex BNC, ma anche, ad esempio, gli ex Banca Monte Parma. Devi sentire claudia.fumagalli@intesasanpaolo.com
E’ solo una riflessione.
E’ lecito pensare che l’Azienda abbia interesse a che i 3000 esodanti siano formati più da “maturandi” 2021-2022-2023 piuttosto che da “maturandi” 2019-2020?
Grazie.
Assolutamente no. Per quale motivo dovrebbe preferire pagare un assegno di esodo per 5 anni anziché per due?
Se tutta l’operazione Banche Venete è pagata con soldi pubblici…..
Una parte dell’operazione ex Banche Venete è pagata con soldi pubblici. Il salvataggio delle ex banche Venete non passa solo dalle riduzione di personale (pagato interamente con soldi pubblici), ma anche dall’integrazione informatica, dalla ristrutturazione della rete fisica, dalla “risoluzione” dei doppioni sulla rete così come nelle funzioni centrali, nel rilancio della raccolta e dei reimpieghi in quegli ambiti, nella ricostruzione del clima di fiducia, nella riorganizzazione e riconversione del personale. Tutto questo è pagato solo in piccola parte con denaro pubblico. Gli analisti esterni si dividono tra gli ottimisti (che prevedono almeno due anni per riportare in pareggio il perimetro ex Venete) e i pessimisti (che parlano di 4 anni). Tutto questo tenendo conto dei finanziamenti pubblici.
Buongiorno, provo a chiedervi una delucidazione, anche se non sono certa sia di vostra competenza. Ho stipulato un mutuo dipendenti nel 2008 e l’articolo 3 del contratto prevede quanto segue: il mutuatario(dipendente) costituisce in pegno, ai sensi e per gli effetti delle disposizioni di cui al Capo III del Titolo VI (srttt.2784 e segg.) del Codice Civile, a favore della banca mutuante medesima, le competenze e le indennità tutte spettantigli, a qualsiasi titolo e perciò anche per liquidazioni e simili, in dipendenza del suo rapporto di lavoro e della cessazione eventuale dello stesso, nei limiti e nella misura stabiliti dalla legge”. Chiedo, pertanto, se il mio attuale TFR, una volta entrata nel Fondo Esuberi, sarà portato direttamente in detrazione del mutuo e quindi non mi sarà liquidato, o che altro destino avrà.Grazie mille per l’attenzione.
Per i dipendenti in esodo continua senza soluzione di continuità l’applicazione delle condizioni agevolate previste per i dipendenti in servizio. IL TFR verrà erogato nel momento dell’ingresso nel Fondo Esuberi, scontati i necessari tempi tecnici (circa 60 gorni).
Prendo atto di quanto scrivete, chiedevo, comunque, trattandosi di importi a PEGNO, se viene riservato lo stesso trattamento di chi non si trova in questa situazione. Grazie ancora.
Assolutamente si. E’ scritto nell’accordo e comunque non è il primo esodo e (a fronte delle medesime clausole scritte negli accordi precedenti) è così che è sempre andata.
se un collega ha mandato avanti l’accettazione all’esodo senza variazione alla posizione contributiva e nel frattempo riscattasse 1/2/3 mesi (entro il 30/4/2018) si puo’ e come bisogna procedere per avere la posizione contributiva aggiornata con il riscatto?
e la domanda di riscatto entro quale data deve essere stata fatta?
grazie del riscontro.
La documenatazione dell’avvio della pratica di riscatto presso l’INPS va inviata contestualmente alla domanda di adesione all’esodo, ovvero bisogna avviare la pratica PRIMA di inviare la domanda. Il pagamento del riscatto dovrà essere completato entro il 30/4/18, se no non si terrà conto del medesimo. Una volta completato il pagamento del riscatto sarà sufficiente inoltrare all’azienda (nelle stessemodalità con cui si è inoltrata la domanda di esodo) la documentazione (la ricevuta del bollettino MAV) dell’avvenuto pagamento.
La documentazione “all A ” può essere mandata anche a mezzo corriere tracciabile con letetra di vettura ? o unicamente con RR ?
Può essere mandata con qualsiasi forma di posta certificata.
Se il dipendente ha un familiare disabile, quando fa la domanda di adesione al fondo esuberi è meglio che alleghi la documentazione riguardo alla disabilità, magari con due righe di accompagnamento dove richiede di uscire il prima possibile? Grazie
Si, è assolutamente consigliabile.
Nel mio caso, non ho potuto ancora richiedere i permessi della 104 , la documentazione riguarda mio figlio, convivente che fs parte del mio nucleo familiare. Va bene direi, almeno secondo quello che dice la lettera a latere? Grazie nuovamente!
Va bene per poter essere inseriti negli scaglioni più vicini quaolara si rientri nei 3.000. NON costituisce titolo di prelazione rispetto all’ingresso nella lista dei 3.000.
voci dicono che con il piano industriale l’azienda vorrebbe allargare i 3000 esodanti. E’ possibile attingere daila platea di quest’ultimo accordo?
E’ quiello che abbiamo chiesto esplicitamente. Lo abbiamo riportato anche nella nostra guida.
Domanda: come e dove richiedere il modello TE10 da allegare alla richiesta di esodo? Tale modello va richiesto anche in presenza di invalidità inail o solo per Inps?
Il modello TE10 è la comunicazione INPS relativa alal liquidazioen dell’assergno/pensione di invalidità che viene inviata a ciscun collega che ne ha diritto dall’INPS appunto al momento della liquidazione. Ai fini del nostro esodo si fa riferimento unicamente all’invalidità INPS e NON a quella INAIL
se si matura il diritto al 1 gennaio 2024 con decorrenza pensione 1 febbraio 2024 si puo’ aderire?
NO. Quello che deve maturare antro il 31/12/2023 è la maturazione del diritto. Nel caso del tuo esempio NON è possibile aderire.
Ho visto che l’azienda invia una mail di conferma di aver ricevuto il fax, inviato dalla mail del dipendente. Ci possono essere disguidi inviando il fax dall esterno? Grazie e saluti
Assolutamente no.
Scusate, la raccomandata va inviata direttamente a ISGS, non a intesa sanpaolo presso etc, come c’è scritto sull allegato A?
Il modulo (e di conseguenza la raccomandata) va compilata come da indicazioni. Quindi, se uno è dipendente di Intesa Sanpaolo, allora indica Spett. Intesa Sanpaolo, presso INTESA SANPAOLO GROUP SERVICES, Amministrazione del Personale,
Via Toledo, 177/178, ecc.
Lo chiedo perché la circolare delle regole dice diversamente riguardo alla spedizione o almeno così capisco
Comunque anche se non c è scritto penso sia meglio indirizzare x prima cosa alla propria azienda
E’ una questione formale. Noi nel gruppo siamo ciascuno dipendente delle propria azienda, mentre la gestione di queste pratiche è affidata a un’unica azienda (ISGS, appunto). Formalmente ciascun dipendente, si relaziona con la propria azienda, che ai fini di questa vicenda, è “domiciliata” presso ISGS. Nulla di più di un passaggio formale, quindi e in ogni caso l’azienda prenderà in considerazione tutte le domande che perverranno all’indirizzo indicato, indipendentemente da come viene indirizzata la raccomandata.
Quindi cosa è meglio fare? È la stessa cosa?
Lascia stare, la spedisco come il modulo
Ottimo!
E’ possibile mandare la documentazione anche per posta certificata?
Nell’eventualità a quale indirizzo?
Scusate, intendevo “posta elettronica certificata”
No, non è previsto l’invio tramite PEC
La domanda deve pervenire alla banca entro il 13 novembre o il termine ultimo x fax e domanda e’ il 13 novembre.
grazie
francesco
Il 13 novembre è il termine ultimo per l’invio
Buongiorno. la domanda di accesso al fdo di solidarieta’ e’ irrevocabile : se nel frattempo si aprisse una nuova finestra dell’ opzione donna l’ aver fatto questa domanda bloccherebbe l’ accesso alla finestra INPS opz donna ?
Io sono del ’61 , l’ azienda non ha il mio ecocert
io ce l’ ho , richiesto a nov 2016, lo invio insieme al mod a ?
e nella casella relativa sul mod. come barro , date solo due variabili variata/ non variata ?
grazie
La domanda di adesione al Fondo è irrevocabile nei confronti dell’azienda, ovvero il collega dopo averla prsentata non può più combiare idea e al momento dell’effettiva uscita non potrà chiedere di permanenre al lavoro. Ma, ovviamente, non è vincolante nei confronti dell’INPS. La maturazione del diritto pensionistico è individuale e – per legge – non è soggetta ad autorizzazioni aziendali di sorta. Chiunque, al maturare (in qualunque modo) di un diritto individuale pensionitico, lo può esercitare liberamente.
Resta comunque il fatto che aderire a un’eventuale opzione donna è una scelta estremamente penalizzante dal punto di vista economico e come sindcato la sconsigliamo decisamente.
Poiché la tua posizone non è variata, devi barrare tale opzione e allegare comunque il tuo ecocert.
Buongiorno,
probabilmente è stato già detto, ma in questo marasma di notizie forse mi sono perso:
– l’azienda ha il mio ecocert ( sono ex banco napoli e quindi c’è un ulteriore allegato” dipendenti enti creditizi) è sufficiente quindi mandare solo l’estratto contributivo ( o anche niente) insieme alla domanda?
– per quanto riguarda i conteggi ( data pensionamento e importo) vengono effettuati direttamente dall’azienda? lo chiedo perché l’INPS ( Pescara, nel caso ) non riesce mai a farmeli per loro problemi di ” linea”
grazie
Se l’azienda ha già l’ecocert non è necessario allegare ulteriore documentazione A MENO CHE SIANO INTERVENUTE VARIAZIONI PREVIDENZIALE REALTIVE A PERIODI ANTECENDENTI A QUELLI CERTIFICATI DALL’ECOCERT (ad esempio riscatti di aspettative non retribuite riferite a periodi precedenti al rilascio dell’ecocert).
L’INPS non fa conteggi “predittivi” rispetto all’assegno di sostegno e non li fa nemmeno l’azienda. Puoi provare a chiederli alla struttura sindacale del tuo territorio, se ci sono ancora i tempi per effettuarli.
scusami, ma ancora non capisco, ma allora i conteggi ” ufficiali ” chi li fa- mi riferisco all’assegno– può essere che l’azienda si fidi dei conteggi che effettua una struttura sindacale? e se sono errato chi li controlla ?
I “conteggi uffciali” preventivi non li fa nessuno. L’INPS certifica le finestre di uscita che vengono ipotizzate dall’azienda e quindi autorizza l’effettivo collocamento nell’esodo individuale dei colleghi. Al momanto del collocamento nell’esodo il Fondo Esuberi (è un Ente effettivamente esistente, non un’esperessione generica) calcola l’effettivo importo dell’assegno di esodo e lo paga mese per mese ai colleghi.
Il calcolo preventivo che eventualmente viene effettuato dalle orgasnizzazioni sindacali (che ha un valore approssimativo e puramente indicativo) serve unicamente come riferimento ai colleghi per aiutarli a prendere uan decisione più consapevole e informata.
ultima cosa, poi vi lascio e vi ringrazio: si può inviare all’azienda il foglio con i conteggi provvisori effettuati dal patronato ( nel caso FISAC Milano?
Ovviamente all’azienda si può inviare qualsiasi cosa. Tuttavia non ha alcun senso inviare all’azienda (che peraltro NON provvedede all’erogazione dell’assegno, perché viene calcolato ed erogato direttamente dal Fondo) un conteggio indicativo che – ripetiamo – ha il solo scopo di offrire uno strumento di valutazione al collega.
Buongiorno, vorrei sapere se il fatto di usufruire di permessi legge 104 per l assistenza a un familiare disabile nel periodo precedente all accesso al fondo esuberi, può influire sull importo dell assegno. Grazie Saluti
No, non ha alcuna influenza: i permessi per legge 104 sono coperti da contribuzione previdenziale piena.
Ho spedito il 26 ottobre fax e raccomandata. Ho ricevuto la mail della banca che conferma la ricezione del fax. La raccomandata sul sito delle poste risulta stato 4 consegnata ma nel dettaglio e nella stampa c’ è sempre scritto in fase di consegna, dal 31/10, e non ho ancora avuto la ricevuta di ritorno.
Va bene secondo voi? Grazie Saluti
Ho visto un altro quesito dove dite che il 13 è il termine x l invio, quindi direi che la mia situazione va bene. Grazie comunque e saluti
E’ così. Peraltro la mail di conferma del fax è di per sè sufficiente come attestazione dell’inoltro della domanda.
Nel mio caso, la pensione sarà calcolata con il metodo retributivo (fino alla riforma Fornero ). Posso comunque usufruire dei permessi legge 104 l’ultimo mese prima di andare in esodo senza ripercussioni sull’importo dell ‘assegno o della pensione? Grazie mille
I permessi per legge 104 sono coperti da contribuzione previdenziale piena e quindi la loro fruizione non in incide in alcun modo sull’importo delle pensione, in qualunque momento vengano fruiti e qualsiasi sia il metodo di calcolo pensionistico.