Noi crediamo che l’Assistenza Sanitaria Integrativa sia uno dei cardini fondamentali del Welfare aziendale, e rappresenti un valore immenso per tutti i lavoratori e pensionati del nostro Gruppo. Per questo, dopo aver contribuito nel 2011 alla costituzione del Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo, abbiamo continuato a svolgere il nostro compito basandoci sui principi fondanti di tutela della salute individuale e solidarietà tra gli iscritti al Fondo.
In questi sette anni siamo stati in grado di garantire un andamento molto positivo della gestione degli iscritti in servizio ed esodati. Abbiamo dato valore agli accordi per l’equilibrio tra le contribuzioni, abbiamo ottenuto l’aumento dell’impegno all’azienda, abbiamo offerto migliori e più efficaci prestazioni. Ma cosa ancora più importante, tramite il Fondo Sanitario Integrativo, stiamo dando una fondamentale risposta alle crescenti esigenze di tutela e cura dei colleghi e delle loro famiglie a fronte di un incremento costante dell’età media della popolazione degli iscritti.
Il Fondo Sanitario ha oggi oltre 200.000 iscritti tra attivi, pensionati e loro familiari; nel corso del 2016 sono state soddisfatte oltre 547.000 richieste di rimborso con prestazioni pari ad oltre 141 milioni di euro risultando per volumi e dimensione il primo Fondo Sanitario privato del Paese.
Le cose fatte sono la base da cui intendiamo affrontare con i nostri candidati gli impegni futuri.
Naturalmente si possono fare ancora molte altre cose:
- migliorare ancora le prestazioni;
- sviluppare le iniziative per la prevenzione di malattie, in particolare quelle non coperte da programmi di screening del Servizio Sanitario Nazionale;
- ampliare e distribuire in modo più omogeneo sul territorio nazionale le convenzioni rendendole ancora più vantaggiose ed efficaci anche attraverso un costante monitoraggio del loro funzionamento;
- semplificare ulteriormente gli aspetti amministrativi del Fondo Sanitario;
- aumentare trasparenza e chiarezza delle informazioni per gli aderenti realizzando una più efficace interfaccia con le strutture di assistenza e il continuo aggiornamento del sito internet, dei canali di contatto e delle applicazioni digitali a distanza.
Se condividi questo progetto, allora dal 21 al 30 maggio puoi sostenere i nostri candidati e il loro impegno e professionalità per consolidare nel tempo i benefici dell’Assistenza Sanitaria Integrativa del Gruppo.
I NOSTRI CANDIDATI
Consiglio di Amministrazione (2 preferenze)
Lista FISAC/CGIL
CONTE ROBERTO (Titolare) – GABELLOTTI ROBERTO (Supplente)
MALANO ROBERTO (Titolare) – TOFFOLETTI FEDERICA (Supplente)
Assemblea dei Delegati (2 preferenze)
Lista FISAC/CGIL
ALBERTI FABRIZIO
ARCHETTI ANDREA
BIELLO SILVIA
BOCCHIA MAURO
BROCZKY MARIANNA
CASATI STEFANO
GRILLI CRISTINA
LA GRECA PIERO
LEONARDI EMANUELA
LUCIANI LUNA
MARANO GIOVANNA FRANCA
MATERA GIUSEPPE
PANIZZOLO MARIO
SEBASTIANI ALDO
SILVESTRI PALMIRA
SPEZIA GIANMARCO
TORELLI FABIO
URGEGHE LAURA
Collegio dei Sindaci (1 preferenza)
Lista FISAC/CGIL
COLOMBRINO UMBERTO (Titolare)
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Io andrò in esodo e poi in pensione. Leggendo i siti di chi è già pensionato noto che vengono segnalate numerose criticità la FISAC prevede qualcosa per migliorare queste problematiche (la principale: si paga molto di più e si riceve molto di meno di quando si è in attività/esodo).
Sicuramente ci sarà un’attenzione da parte nostra per la gestione dei pensionati, per trovare soluzioni che permettano un giusto equilibrio tra contribuzioni e prestazioni, tenendo conto dell’obbiettivo di sostenibilità nel tempo del Fondo Sanitario. Premesso che l’approccio in un fondo sanitario non è mai un calcolo di “dare” e “avere”, ti confermo che come Fisac sulle prestazioni stiamo analizzando l’andamento di questi ultimi anni, in quanto si sta registrando uno sbilancio negativo in crescita tra prestazioni e contribuzioni, per proporre interventi più efficaci a favore dei pensionati. In ogni caso bisogna comunque tenere conto di una differenza di contribuzione data dal fatto che l’azienda versa circa mille euro annui per ciascun lavoratore in servizio, cosa che necessariamente viene meno al momento del pensionamento.
Scusate se mi intrometto, io sono in esodo e volevo chiedere a Silvana quali sono i siti di chi è già pensionato. Grazie.
Sono reduce dalla dichiarazione dei redditi. Quest’anno mi sono trovata con il problema della “quota differita” Di una fattura medica dell’anno scorso il parziale rimborso è stato diviso in due importi, il secondo dei quali è ancora in sospeso ( in attesa del bilancio). Sarebbe possibile escogitare un sistema meno farraginoso che non comporti quote di reddito a tassazione differenziata, quando non direttamente errori con relative penali? Grazie
La quota differita non è un sistema per complicare la vita degli aderenti al Fondo (anche se ovviamente le procedure connesse presentano una serie di inconvenienti, sopratutto in sede di dichiarazione fiscale), ma è un sistema di garanzia per la sostenibilità nel tempo del Fondo stesso. Il nostro obiettivo è quello, una volta “stabilizzata” la tenuta dei conti e l’equilibrio delle entrate e uscite pur a fronte dell’innalzamento delle uscite determinato dalle nuove regole recentemente introdotte, di rimuovere questo strumento e procedere con la liquidazione delle intere spettanze nell’arco dell’anno fiscale.
In occasione del rinnovo delle cariche nel Fondo vorrei sapere se c’è l’intenzione di rivedere i massimali dei rimborsi, in riferimento al numero dei componenti dei nuclei famigliari. Il massimale risulta essere lo stesso sia che il dipendente sia single sia che abbia 2 o 3 iscritti al fondo. In sostanza paga di più ma il massimale rimane invariato. Grazie.
Sui massimali differenziati per nucleo familiare abbiamo già iniziato a lavorare anche negli ultimi anni (inserendo alcuni massimali più alti in caso di famiglie numerose) e abbiamo intenzione di proseguire su questo obiettivo. Tieni anche conto che il massimale sui ricoveri, quello più significativo, è per singolo assistito e non per nucleo.
Buongiorno a tutti,
sono una collega con più di 60 anni. Vi chiedo gentilmente di rispondere a questa semplice domanda:
perché non posso usufruire delle varie proposte per la prevenzione di tumori, osteoporosi ….solo perché ho già compiuto i 60 anni.
Grazie mille
I parametri della campagne di prevenzione (fasce di età, dati epidemiologici, ecc.) non vengono stabiliti dagli Amministratori del Fondo, ma dal Comitato scientifico del Fondo costituito a maggioranza assoluta da medici che ne definiscono le modalità applicative su criteri appunto scientifici.
PER QUANTO RIGUARDA GLI ASPETTI AMMINISTRATIVI MANCA OMOGENEITA’ NELLA VERIFICA DELLE PRATICHE, (PRESENTO GLI STESSI DOCUMENTI STESSA PATOLOGIA E LE MODALITA’ DI LIQUIDAZIONE SONO DIVERSE). SONO QUINDI COSTRETTA A TELEFONARE OGNI VOLTA (COSA NON FACILE).
SAREBBE OPPORTUNO INOLTRE NON RICHIEDERE DI GIUSTIFICARE LO STATO DI GRAVE MALATTIA RIPRESENTANDO SEMPRE LA DOCUMENTAZIONE INIZIALE PER MALATTIE CHE NON NECESSITATO DI RICONFERMA.
BISOGNEREBBE POI CHIARIRE BENE CHE I RICOVERI FATTI A CARICO DEL SSN (CON PRESCRIZIONE DEL MEDICO DEL SSN) MA IN STRUTTURE PRIVATE CONVENZIONATE SONO PUBBLICI A TUTTI GLI EFFETTI SOPRATTUTTO NELLE DIAGNOSI.
I nostri candidati – se eletti – saranno impegnati anche nel proporre e realizzare i miglioramenti amministrativi che si rendono costantemente necessari per gestire una “macchina” complessa come quella del nostro Fondo Sanitario. Hanno preso nota, tra le altre questioni, anche dei tuoi rilievi e suggerimenti.
In ogni caso ti ricordiamo che la nostra esperta Marianna Broczky è già a disposizione dei colleghi per supportarli nella gestione delle pratiche “incagliate” con il Fondo.
buongiorno, vorrei che si puntasse ad un aumento dei plafond “familiari”. Non trovo equo che una famiglia di 4 persone abbia gli stessi massimali di una persona sola (vedi: spese dentista, fisioterapia ecc.) grazie
Abbiamo risposto più sopra ad Annalisa.
chiedo se nel vs. programma è prevista una revisione delle modalità di erogazione, in particolare intendo la quota differita che credo abbiamo anche un costo non indifferente a livello amministrativo, oltre che finanziario per chi attende l’erogazione. grazie
Abbiamo risposto più sopra ad Ale.
Confrontando la qualità decisamente superiore della nostra assicurazione sanitaria rispetto alle altre presenti sul mercato, mi domando se non sia possibile mantenere facoltativamente l’iscrizione A COSTO PIENO (SENZA ALCUN CONTRIBUTO OD AGEVOLAZIONE DA PARTE DELLA NOSTRA AZIENDA) per i familiari del dipendente (vds. figli) che si staccano dal nucleo famigliare originario per crearne uno proprio. Allo stato attuale, è una grave perdita rinunciare ad una tutela così importante: anche se dovesse diventare molto più onerosa, credo che tanti iscritti apprezzerebbero l’opportunità.
Sarebbe un’opportunità certamente apprezzata, ma sostanzialmente irrealizzabile. L’allargamento degli aderenti al fondo oltre i confini già definiti ne snaturerebbe l’impianto.
Salve, sarebbe opportuno introdurre check up generale della salute. L’assicurazione che avevo prima prevedeva diritto ad effettuare check up una volta ogni 2 anni, per noi non è stato pensato?
Non esiste all’attualità, ma è una delle cose su cui si può lavorare nel caso in cui si mantenga stabile il rapporto contributi – rimborsi anche dopo il recente ampliamento delle prestazioni.