Pubblicato il – 3 Novembre 2010


Da Vercelli: “La mela di Biancaneve”

li13 Che bello… un’oasi di gusto nel deserto della sofisticazione, un’isola di benessere nell’oceano della contraffazione, sono le “mense sostenibili” di un’Azienda che, lontana dall’ipocrisia mediatica dell’apparenza, cura l’alimentazione, la salute, l’ambiente e la qualità della vita dei suoi dipendenti.
Ma in che senso la mensa è “sostenibile”? Da sostenere e non chiudere come a Mestre? Che serve come direbbe Lapalisse a sostentare? Perché se così non fosse che farsene di una mensa, per giocare a briscola?
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