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È stato raggiunto l’accordo che permette ai colleghi di destinare il PVR al Conto Sociale, in modo da beneficiare delle agevolazioni fiscali e contributive previste dalla normativa di legge.

Nel corso dell’incontro abbiamo verificato la possibilità di ampliare la gamma dei servizi di welfare di più ampia fruibilità. Purtroppo all’attualità non si è potuto introdurre voucher per servizi alla persona, in quanto le convenzioni esistenti non coprono ancora l’intero territorio nazionale.

Si è allargato comunque l’utilizzo del conto sociale anche per il rimborso delle spese per l’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale sia per il dipendente che per i familiari a carico.

Fino al 10 aprile sarà quindi disponibile la procedura per destinare l’erogazione del PVR nel conto sociale.

L’opzione al versamento del PVR nel conto sociale potrà essere effettuata solo da coloro che rientrano nei requisiti previsti per l’applicazione della cosiddetta “detassazione” (reddito 2017 non superiore a € 80.000 e importo massimo di € 3.000).

Per coloro che non eserciteranno l’opzione entro il 10 aprile, il PVR verrà automaticamente erogato a maggio (con accredito dell’importo netto in conto corrente agli inizi di maggio e sistemazione nel cedolino di fine mese).

Al personale assente per un lungo periodo verrà inviata apposita comunicazione con un termine successivo per l’opzione; per questo motivo al personale lungo assente potrà essere erogato il PVR solamente nel mese di giugno.

Si potrà chiedere la liquidazione del PVR in busta paga anche dopo aver scelto di destinarlo al conto sociale (la procedura per la monetizzazione del PVR verrà riaperta a maggio e a ottobre).

Coloro che optano entro il 10 aprile per la destinazione del PVR nel Conto Sociale, mediante l’apposita procedura che sarà resa disponibile nel mese di maggio, potranno scegliere le modalità di utilizzo del conto sociale tra:

  • Rimborso di spese sostenute per i figli fiscalmente a carico e non a carico per il pagamento (con documentazione di spesa) di:
    • asili nido,
    • baby sitting
    • scuole materne pubbliche o private,
    • scuole pubbliche e private nell’ambito dell’intero ciclo scolastico,
    • mensa scolastica,
    • università e scuole di specializzazione riconosciute,
    • master universitari e corsi di specializzazione post laurea riconosciuti,
    • ludoteche e centri estivi e invernali,
    • acquisto di testi scolastici,
    • corsi di lingua curricolari,
    • servizio di trasporto scolastico,
    • spese sostenute per gite scolastiche, visite di istruzione e altre iniziative incluse nei piani di offerta formativa scolastica.
      .
  • Rimborso di spese per servizi di assistenza ai familiari anziani (che hanno compiuto 75 anni di età) o non autosufficienti:
    • assistenza domiciliare, badanti, assistenza infermieristica,
    • servizi di assistenza residenziali e semiresidenziali.
      .
  • Rimborso di spese per acquisto abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale sia per il dipendente che per i familiari a carico.
    .
  • Contribuzione aggiuntiva ai Fondi di previdenza complementare: l’importo che verrà versato nel conto sociale sarà diminuito degli oneri contributivi Inps. Questi contributi sono deducibili anche se superano il limite di deducibilità di € 5.164,57 e non concorrono neppure a formare la parte imponibile delle future prestazioni pensionistiche complementari.

Le spese sostenute che possono essere coperte con il conto sociale sono quelle pagate nell’intero anno fiscale, cioè dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018.

Per le spese per i figli, per assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti, per acquisto abbonamenti per il trasporto, il rimborso verrà riconosciuto senza assoggettamento a tassazione e contribuzione, tramite cedolino stipendio, per l’importo pari alla spesa effettivamente sostenuta. Ricordiamo che le spese rimborsate tramite conto sociale non possono poi essere portate in detrazione in sede di dichiarazione dei redditi.

Nel caso in cui il “conto sociale” non venga totalmente utilizzato, l’importo residuo verrà liquidato nella busta paga di febbraio 2019.

Occorre anche tenere presente che da quest’anno ci sarà l’esenzione contributiva Inps sulla quota di PVR fino a € 800, che verrà però applicata appena usciranno le istruzioni Inps.

Infine due note dedicate ai colleghi che stanno per andare in Esodo:

  • coloro che usciranno il 30 aprile non possono fare opzione per il conto sociale (quindi avranno PVR liquidato)
  • per coloro che usciranno il 30 giugno – tra l’altro l’azienda non ha ancora comunicato chi saranno questi colleghi (!) – sono in corso valutazioni per permettere comunque l’opzione del conto sociale.

Nella nostra guida PVR – PREMIO VARIABILE DI RISULTATO E CONTO SOCIALE completamente aggiornata troverete ulteriori note esplicative ed esempi di calcolo.

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