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Giovedì 23 giugno si è svolta la periodica riunione della “Commissione politiche commerciali e clima aziendale”.

La Commissione ha il compito di analizzare ciascuna delle comunicazioni pervenute alla casella iosegnalo@intesasanpaolo.com, con la sola esclusione di quelle anonime o prive delle caratteristiche formali necessarie (assenza del modulo).

I dati del periodo 01.02.2022 – 31.05.2022

L’analisi svolta nell’ultimo incontro ha riguardato il periodo 01.02.2022 – 31.05.2022, durante il quale sono pervenute 43 segnalazioni (oltre a 4 prive di modulo), classificabili, sulla base della Direzione regionale e della filiera commerciale, come segue (l’ordine è decrescente in base al numero delle segnalazioni).

TERRITORIO RETAIL EXCLUSIVE IMPRESE TOTALE
DR EMILIA ROMAGNA E MARCHE 7 7
DR PIEMONTE SUD E LIGURIA 6 6
DR TOSCANA E UMBRIA 6 6
DR CAMPANIA, CALABRIA E SICILIA 5 5
DR LOMBARDIA SUD 4 1 5
DR PIEMONTE NORD, VDA E SARDEGNA 4 1 5
DR LAZIO E ABRUZZO 2 1 3
DR MILANO E PROVINCIA 2 2
DR VENETO EST E FRIULI VENEZIA GIULIA 1 1 2
DR LOMBARDIA NORD 1 1
DR VENETO OVEST TRENTINO ALTO ADIGE 1 1
DR BASILICATA PUGLIA E MOLISE
TOTALE 38 2 3 43

La maggior parte delle segnalazioni (29 su 43) proviene da sindacalisti ai quali i colleghi coinvolti in episodi di pressioni improprie si sono rivolti per denunciare i comportamenti a cui hanno assistito o di cui sono stati vittima, scegliendo di non apparire direttamente: una circostanza che ancora una volta denota il prevalere di una condizione di soggezione o timore.

Un’ulteriore classificazione è basata sull’ambito a cui la segnalazione fa riferimento (con una stessa segnalazione che può riguardare più aspetti):

Comportamenti Reportistica Comunicazione
35 22 7

 

Le cause più frequenti delle segnalazioni

  • Contatti e sollecitazioni ripetuti e assillanti;
  • approcci perentori e impositivi, anche frutto dell’incapacità di fornire un reale supporto e creare un clima di collaborazione (si diventa autoritari non essendo autorevoli, e spesso neppure competenti);
  • richieste di compilazione manuale di report destinati a raccogliere informazioni già presenti nel sistema informativo della banca;
  • divulgazione di elenchi e graduatorie privi di qualsiasi funzione informativa, ma aventi la finalità di marchiare di inadeguatezza chi non è ai primi posti della classifica;
  • mancato rispetto dell’orario di lavoro e del diritto alla disconnessione;

sono le fattispecie più frequenti.

A tali condotte si aggiungono comportamenti e iniziative contraddistinti ancora da maggiore gravità, sia nei confronti dei dipendenti (vittime di minacce di trasferimento o commenti offensivi), sia per il tentativo, in alcuni casi, di ignorare le regole in materia di distribuzione (in particolare assicurativa) emanate dagli organismi preposti.

Interventi dell’azienda. Riflessioni sull’efficacia

Nel corso dell’analisi effettuata abbiamo riscontrato nella maggior parte dei casi un comune punto di vista con quello espresso dalla componente aziendale della Commissione, che ha dichiarato di essere intervenuta per richiamare al rispetto dei principi contenuti negli accordi in materia di politiche commerciali e, ove necessario, delle disposizioni di legge.

L’azienda ha dichiarato di non trascurare il fattore “recidiva”: in altri termini un’ulteriore segnalazione dovrebbe elevare il livello di attenzione di parte aziendale (e le azioni di conseguenti “contenimento”) nei confronti di quel capo o capetto; ad oggi dobbiamo purtroppo rilevare il permanere o il riemergere (anche in questi giorni) di comportamenti già oggetto di segnalazione: sono la prova che gli interventi effettuati almeno in alcuni casi sono stati insufficienti o sono rimasti inascoltati.

Un cambio di passo nella direzione di una maggiore incisività è indispensabile (considerato che la banca a fronte di altre inadempienze o negligenze non si dimostra sempre così tollerante).

La punta dell’iceberg

A questo elemento di preoccupazione, aggiungiamo il fatto che le segnalazioni sono solo la punta dell’iceberg di un fenomeno assai più esteso, di un malessere generalizzato, che per timore di conseguenze negative o per sfiducia non viene sufficientemente denunciato.

“iosegnalo”: uno strumento comunque utile

Nonostante le tante ombre, riteniamo tuttavia che, nel complesso, il ricorso a “iosegnalo” e la successiva attività della Commissione svolgano una funzione comunque utile.

Da parte nostra non ci stancheremo di sollecitare interventi sempre più incisivi da cui possa derivare un effetto positivo e un miglioramento del clima.

La FISAC CGIL con i suoi Rappresentanti Sindacali è come sempre a disposizione per fornire supporto nella compilazione delle segnalazioni o per curarne direttamente la predisposizione e l’inoltro.

qui il documento in pdf

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