Con lettera del 17 maggio, in ottemperanza dalle norme di Legge e di Contratto Nazionale, l’Azienda ha avviato la procedura sulla cessione NPL e sull’incorporazione di ISGS in Intesa Sanpaolo.
La trattativa si è avviata il giorno 25 maggio. In quella sede l’Azienda ha illustrato i contenuti dell’operazione societaria, inserita nel Piano di Impresa, che come noto prevede la cessione di un portafoglio di 10,8 miliardi di crediti deteriorati, la costituzione della newco Tersia e la cessione alla medesima del ramo d’azienda costituito dalla Direzione Recupero Crediti, Provis e Reoco per un totale di 591 lavoratori. Intesa Sanpaolo manterrà la partecipazione del 49% di Tersia e il 51% passerà a Intrum. La nuova società sarà poi destinataria di un contratto di servicing per la lavorazione del 90% dei flussi annui futuri di NPL.
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Il confronto è proseguito nel successivo incontro del 14 giugno, in cui abbiamo approfondito i dettagli dell’operazione e richiesto maggiori chiarimenti in merito al perimetro dei lavoratori e delle attività coinvolte.
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La trattativa relativa alle ricadute sui lavoratori è di fatto iniziata nei giorni 5 e 6 luglio. Si è trattato di una primissima presa di contatto che è servita a presentare alcune delle richieste sindacali, che derivano dalle assemblee svolte in primavera, e a misurare la distanza con le posizioni aziendali. Si tratta evidentemente di una trattativa nella fase iniziale e completamente aperta. Per questo motivo abbiamo richiesto ed ottenuto di prorogare la scadenza della procedura al 3 agosto, anche alla luce del fatto che il confronto sulla cessione si sta svolgendo in parallelo a quello sul rinnovo del Contratto Collettivo di secondo livello del Gruppo.
Sintetizziamo di seguito i punti affrontati fino ad oggi:
Applicazione del CCNL Credito
Il Contratto Nazionale del Credito attualmente in vigore non prevede in alcun punto in modo esplicito l’attività di Recupero Crediti. Per questo motivo esistono sul mercato aziende che applicano diverse tipologie contrattuali, a cominciare dalle stesse aziende del Gruppo Intrum che applicano il Contratto Nazionale del Commercio. Abbiamo richiesto che a tutti i lavoratori di Tersia si applichi il CCNL Credito. L’Azienda ha confermato l’applicazione del CCNL Credito e ha dichiarato che Tersia conferirà mandato di rappresentanza ad ABI. L’Azienda ha inoltre precisato che Tersia sarà giuridicamente la società incorporante rispetto le tre aziende di Intrum che verranno integrate. Traspare però l’intenzione aziendale di applicare ai lavoratori provenienti da Intrum il contratto “complementare” previsto dal CCNL Credito (differente in quanto a salario ed orario) come già avviene oggi in Reoco.
Tutele occupazionali
Come era stato indicato da tutte le assemblee, abbiamo richiesto che i lavoratori confluiscano in Tersia tramite il “distacco”. L’Azienda ha risposto che l’operazione societaria deliberata viene perfezionata attraverso una cessione di ramo d’azienda ai sensi della Legge 428/90 e che quindi non è applicabile l’istituto del “distacco”. Inoltre nel contratto con Intrum è stato definito un corrispettivo economico per l’acquisizione della piattaforma nella sua interezza. Alla luce di ciò, abbiamo rilanciato la richiesta di inserire un diritto di rientro volontario in capo al lavoratore. L’Azienda ha ribadito che non condivide normative basate su scelte individuali; al contrario è disponibile a ricercare delle norme collettive che garantiscano diritti esigibili di rientro in determinate fattispecie oggettive. Come FISAC ribadiamo la centralità delle garanzie occupazionali, che vanno ricercate non solamente nelle normative ma soprattutto nella stabilità dei flussi di lavoro che Intesa Sanpaolo deve garantire nel tempo.
Tutele territoriali
Abbiamo richiesto di definire delle tutele relativamente al mantenimento dell’attuale struttura produttiva del Recupero Crediti, che è molto diffusa sul territorio, in modo da dare piena tutela occupazionale anche in caso di eventuali future ristrutturazioni. L’Azienda ha risposto che il tema riguarda la mobilità territoriale e verrà affrontato come già avvenuto in passato, senza specificare ulteriormente la propria posizione.
Contratto di Secondo Livello (CC2L)
Abbiamo richiesto, come detto nelle assemblee, la totale invarianza dei trattamenti contrattuali e di welfare in essere nel Gruppo, in modo da costruire un forte legame fra Intesa Sanpaolo e Tersia. Poiché Tersia viene costituita come società all’interno del Gruppo, il mantenimento del Contratto di Secondo Livello di Gruppo verrebbe garantito dall’art 2112. Per questo motivo abbiamo condiviso la prosecuzione in parallelo della trattativa per il rinnovo del CC2L, in modo tale da garantirne l’applicazione delle norme auspicabilmente rinnovate prima della cessione. L’Azienda ha dichiarato inoltre la disponibilità a normare le materie relative alla Previdenza complementare, Fondo sanitario, ALI e condizioni agevolate. Abbiamo richiesto di garantire analogamente l’adesione totale al Lecoip e l’accesso agli esodi già definiti con gli accordi di Gruppo. Come FISAC riteniamo necessario definire non solo le normative applicate al momento della cessione ma anche quale sviluppo avranno nel tempo.
Ruoli Professionali
La trattativa ad oggi ha approfondito maggiormente questo aspetto, poiché da tempo il Sindacato aveva richiesto di riconoscere anche nella Direzione Recupero Crediti l’indennità di ruolo e l’inquadramento alle figure con maggior contenuto professionale. L’Azienda ha dichiarato la disponibilità di estendere l’accordo attualmente vigente in ISGS che identifica le figure di COA (Coordinatore di persone e di attività). Le attività vengono pesate secondo indicatori di complessità che danno diritto ad indennità di ruolo e consolidamento successivo a QD1 o QD2. L’applicazione dei criteri di complessità ipotizzati dall’Azienda nel perimetro oggetto di cessione porterebbe a 49 COA nella Direzione Recupero Crediti, 8 in Provis e 4 in Reoco. Abbiamo dichiarato che questa proposta è del tutto insufficiente in quanto esclude troppi colleghi dal riconoscimento della loro professionalità. Come FISAC abbiamo richiesto con forza di ripensare l’impostazione introducendo anche dei criteri di complessità dei portafogli e delle competenze dei lavoratori, come già previsto negli accordi sui ruoli di BDT e FOL. La contrattazione dei Ruoli Professionali è fondamentale per arginare la discrezionalità aziendale nella distribuzione del salario.
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Nell’incontro del 11 luglio, il C.O.O Rosario Strano ha ripercorso alcuni aspetti dell’operazione di cessione degli NPL, ribadendo che si è trattato di una decisione necessaria in quanto richiesta dagli Organi di Vigilanza Europei. Intesa Sanpaolo, tuttavia, ha ricercato un partner di elevato profilo, il Gruppo Intrum, per sviluppare un progetto industriale per tale attività, in cui manterrà il 49% della partecipazione di Tersia.
Ve ne abbiamo dato conto qui.
La trattativa proseguirà dopo il 25 luglio in parallelo al confronto per il rinnovo del CC2L.
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Buongiorno, vorrei sapere se in sede di trattativa è stato trattato (o intendete trattarlo nei pochi giorni ormai rimasti) un altro tema importante che è quello della mobilità. Alcuni di noi, attualmente nel Recupero Crediti, da anni hanno presentato domanda di trasferimento essendo costretti ad un pendolarismo disumano (200 o 300 km percorsi giornalmente)… Lo abbiamo accettato e sopportato per anni perché avevamo scelto di lavorare per Intesa Sanpaolo, non una società qualunque. Si trattava di una BANCA che, tra l’altro, ha filiali e uffici dislocati su tutto il territorio e confidavamo nel fatto che prima o poi (anche se sarebbero passati svariati anni) avremmo potuto avvicinarci a casa… D’altra parte considerando l’attenzione che i Sindacati per primi hanno avuto prevedendo un kilometraggio massimo anche per le ex Banche Venete, deduco sia un tema importante per tutti che non va assolutamente sottovalutato. Ora, mi chiedo, le persone cedute che lavorano così lontane da casa saranno lasciate senza speranza alcuna? E’ stato sottoposto questo problema all’azienda che crede di non creare grandi disagi ai lavoratori con questa cessione? Ci sono circa 250 giorni lavorativi in 1 anno, personalmente ho 30 anni di lavoro davanti a me e percorro 200km al giorno.. sapete quanto fa 250*200*30? è vita questa? Che speranza dovremmo avere per il futuro? Spero che questo enorme disagio che molti dovranno subire (e parliamo della migliore delle ipotesi, quella in cui le sedi saranno mantenute) non sia passato del tutto inosservato e spero vivamente che abbiate almeno intenzione di comunicarlo all’azienda. Grazie.
Abbiamo analizzato in apertura della trattativa tutta la struttura oggetto di cessione per avere una idea più precisa dei diversi problemi presenti a livello territoriale. Non solo, nella parte di trattativa sul rinnovo del CC2L abbiamo verificato lo stato delle domande di trasferimento in essere nella Banca ; questo lavoro ha evidenziato una forte sofferenza in alcune zone del Paese, in particolare dove sono stati costituiti i “poli di nuova occupazione”. Purtroppo siamo in presenza di una cessione di ramo d’azienda, per cui bisognerà capire come verranno affrontate queste necessità nella nuova società. Riteniamo però che Intesa Sanpaolo debba risolvere ove possibile i problemi preesistenti, onorando impegni già assunti. Per questi motivi abbiamo ribadito con forza all’azienda la necessità di creare un nuovo polo di lavorazione degli NPL a Matera, come era stato a suo tempo annunciato accogliendo la richiesta in tal senso del Sindacato.
Infine ribadiamo la richiesta, fondamentale per tutti i colleghi coinvolti, di tutelare l’occupazione in caso di eventuali ristrutturazioni degli attuali siti produttivi.
Purtroppo sono in tanti ad avere il problema del pendolarismo… e onestamente ho ben poche speranze che la nuova società, nel suo “piccolo” e con le poche sedi presenti in tutta Italia, possa risolvere problemi di cui nemmeno Intesa Sanpaolo presente in tutto il territorio si è fatta carico in tutti questi anni. Quello che spero, invece, è che almeno questa problematica venga esposta all’azienda ponendo l’attenzione sul disagio causato.. siamo condannati a percorrere distanze improponibili per i prossimi 30 anni. La speranza di avere una vita lavorativa “normale”, questo abbiamo perso oltre a tutto il resto!