“A quella parte di banchieri che punta a far fallire la trattativa per il mancato rinnovo del CCNL per determinare la deregulation contrattuale del settore, voglio far sapere, così come sottolineato oggi unitariamente da tutto il sindacato, che così facendo andranno a sbattere e non potremo che rilanciare la mobilitazione”. La verità è che i banchieri non hanno ancora compreso che rinnovare un buon contratto è nell’interesse non solo dei lavoratori ma di tutto il settore. Con queste parole, Agostino Megale Segretario Generale della Fisac CGIL, ha commentato l’esito dell’incontro odierno che si è tenuto in ABI per il rinnovo del CCNL.
“Sul tema degli inquadramenti” ha proseguito il leader dei bancari della CGIL “ è stata presentata una proposta irricevibile che punta a forti risparmi ai danni del lavoratori e si muove nella mera logica della compressione del costo del lavoro. E’ evidente che in questo modo non si va da nessuna parte. Noi siamo disponibili ad affrontare seriamente l’argomento, purché la logica sia quella di adeguare le qualifiche ai mutamenti organizzativi avvenuti nel settore e premiare le professionalità oggi non pienamente valorizzate”.
“Si ha l’impressione” ha concluso Megale “ che, su una partita importantissima non solo per i circa 310mila lavoratori coinvolti ma per tutti, essendo il settore strategico per l’intera economia nazionale, stiano prevalendo in ABI faide interne, giochi di potere, interessi trasversali che denunciano come l’associazione bancaria sia del tutto priva di una strategia d’uscita dalla grave situazione che gli stessi banchieri hanno contribuito a creare.”
E pensare che qualcuno nelle ” vie di mezzo ” ( Direzioni di filiali ) dice che il cambio di mansioni dalla cassa al commerciale fatto per stravolgere la vita degli ex cassieri e’ necessario , perché con i maggior ricavi nessuno ti tocca piu’ la busta paga al ribasso ! Siamo circondati da falsi e bugiardi !!!!
..quindi che sorpresa è? Avevamo qualche dubbio sul fatto che il nuovo modello e la “trattativa” sul contratto non fossero che manovre a tenaglia per schiacciare il povero addetto di filiale e fargli dare fuori tutto il succo rimasto, prima di buttare la carcassa? Qualcuno veramente credeva che lo scopo fosse di valorizzare, nobilitare e remunerare meglio il personale che LAVORA? Finchè non sarà chiaro a tutti noi che ci vogliono vedere sul marciapiede sarà ben difficile riuscire a difenderci.
…sarebbe auspicabile in questo momento con trattative bloccate che i direttori di tutte le Filiale si astengano dalla compilazione di report e da applausi in qualsivoglia riunione con i vertici per es. quella odierna a Napoli…passaparola…
Tra l’altro questo meccanismo che riduce gli step di carriera appiattendoli uno sull’altro porta all’assurdo che io A3L4 perderei quasi 200 € mentre il mio vicino A3L3 nulla, e – paradossalmente – si avvicina di un gradino al QD1. Vorrei proprio vedere cosa mi darebbero “ad personam” ma ho un po’ di paura …
Graziana ha espresso bene la realtà. Che facciamo? Tutti supini, come sempre??? RSA locali, controllate un po’ gli ‘starordinari’ ormai ordinari, magari dopo la timbratuira di uscita, grazie… e scusate se chiedo troppo 🙁
Mi verrebbe da dire, in considerazione della situazione venutasi a creare con la disdetta del contratto di lavoro e altro da parte di Abi…….che non è OBBLIGATORIO fermarsi in filiale per riunioni che il responsabile ritiene di fare LUììì, a suo uso, piacere e consumo per spiegare cosa fare e o non fare e o vendere o non vendere… (penso che tutti sanno cosa fare sul posto di lavoro…) a discapito della pausa pranzo PREVISTA DAL CONTRATTO DI LAVORO!!!Se le riunioni si fanno in 8, 10 minuti e saltuariamente e non in orario pausa pranzo, bene, altrimenti FACCIO PAUSA PRANZO E RECUPERO TANTO QUANTO SONO STATO IN RIUNIONE!