La posizione di ABI si configura come un vero e proprio attacco all’istituto della contrattazione collettiva nazionale, la cui disapplicazione minacciata dalle banche, costituirebbe il primo caso in Italia e potrebbe determinare un pericoloso precedente per tutto il mondo del lavoro.
Le Segreterie Nazionali del Credito si oppongono quindi con forza a questo progetto e, come già avvenuto nelle manifestazioni del 30 gennaio 2015, saranno forti del sostegno delle Organizzazioni confederali nazionali.
Le Segreterie Nazionali unitarie, riunitesi oggi a seguito dell’interruzione delle trattative, hanno ribadito gli obiettivi comuni sopra identificati e deciso la mobilitazione della categoria da attuarsi attraverso le seguenti iniziative:
- Programmazione delle assemblee dei lavoratori e delle lavoratrici;
- Proclamazione di due giornate di sciopero nazionale con date da definire e blocco delle prestazioni straordinarie;
- Programmazione di una grande manifestazione nazionale in difesa del contratto collettivo nazionale di lavoro;
- Allargamento della conflittualità alle aziende a ai gruppi bancari e conferma del blocco delle relazioni sindacali ad ogni livello.
Inoltre, di fronte alla disapplicazione contrattuale minacciata da ABI, le Segreterie Nazionali intraprenderanno tutte le iniziative, anche legali, a tutela della categoria.
SALVE,SPERO CHE GLI SCIOPERI SI FACCIANO NEL PERIODO DI NATALE,IN MODO DA COLPIRE VERAMENTE LA BANCA
Sinceramente spero di non arrivare così lontano nel tempo, sarebbe molto preoccupante