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BORSE DI STUDIO AI FIGLI PER SCUOLA MEDIA INFERIORE E SUPERIORE: ANNO SCOLASTICO 2018/2019

Fino al 30 settembre è possibile presentare le richieste.

Fino al 30 settembre i colleghi potranno  inserire  le richieste per le borse di studio dei figli  relative alle classi della scuola media inferiore e superiore frequentate e superate nell’anno scolastico 2018/2019,  utilizzando l’applicativo “Richiesta assegni di studio” disponibile in intranet seguendo il percorso: Intesap > Employee Self Service > Sportello Dipendente,  dove è anche disponibile il “Manuale Operativo Richiesta Assegni di studio” di cui si consiglia la consultazione prima dell’inserimento.

Il personale lungo assente o privo di accesso alla intranet potrà presentare la domanda trasmettendo il modulo cartaceo disponibile al percorso Persona > Presenze e retribuzioni > Assegni di studio > Normativa > Regole per l’erogazione delle borse di studio a favore dei figli dei dipendenti.

È importante ricordare che:

  • la richiesta deve essere relativa alla classe frequentata e superata nell’anno scolastico 2018/2019 e non a quella che verrà frequentata da settembre 2019
  • potranno essere prese in considerazione solo le richieste che si troveranno nello statoInviata” entro il 30 settembre 2019, mentre quelle nello stato “Salvata” non potranno essere gestite.

Per avere una consulenza personalizzata potete contattare il nostro esperto in materia Luciani Nazario oppure consultate la sua Guida Agli ASSEGNI DI STUDIO PER I FIGLI DEI DIPENDENTI e ricorda comunque i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti) sono a tua disposizione per ogni chiarimento.

 

Megale: serve un intervento pubblico per la gestione degli esuberi bancari

Megale-300x188Calendarizzato per settembre un incontro tra Sindacati e ABI per iniziare a confrontarsi sulla questione delle crisi bancarie.

Riportiamo a questo proposito una dichiarazione stampa di Agostino Megale Segretario Generale della Fisac/Cgil.

«Il governo nel momento in cui allarga il fondo da 5 a 7 anni dovrebbe prevedere almeno per i due anni aggiuntivi, fermo restando i criteri della volontarietà oggi previsti nel fondo, una parziale riduzione dei costi al fine di rendere efficace l’intervento», sostinene Megale. E ancora: «Oggi il fondo grazie ad accordi tra le parti è interamente a carico delle banche. Quando il governo riconoscendo una questione bancaria allarga il fondo a 7 anni deve prevedere un parziale intervento pubblico per i due anni aggiuntivi».

Minirassegna stampa: le banche del futuro

banchemobileIl fenomeno dei nuovi istituto di credito “mobile first” sta prendendo sempre più piede.

Sono startup indipendenti o società controllate da grandi gruppi finanziari, ma le accomuna il tentativo di ridefinire il concetto di “operazione bancaria” nell’epoca della App. Alcune esistono appunto solo come App, altre mescolano elementi della banca tradizionale con idee innovative e digitali per la gestione dei fondi.

Qui trovate una carrellata di quello che sta succedendo in Italia e nel mondo.

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