Archivio Direzione Impact

EX BANCA PROSSIMA: (NON) SI PARLA DEL CONFERIMENTO

Tante volte ci è stato detto che non bisognava più nominare il Conferimento del 2014 e le criticità di quei giorni (giorni?) perché l’importante è andare avanti ed impostare le relazioni su opportunità e scenari futuri.

Dal 24 maggio 2019 invece, con la fusione per incorporazione della nostra banca in Capogruppo, siamo costretti a guardare in faccia i problemi causati proprio dagli schedari dei clienti conferiti nel 2014.

A distanza di quattro anni e mezzo, in cui siamo anche stati piloti della nuova procedura anagrafica nag00, il riutilizzo delle procedure preesistenti (afn1) ha portato conflitti tali da non ritrovare gli stessi aggiornamenti svolti nel corso di questi ultimi anni creando pertanto rischi operativi e procedurali importanti cui si tampona aprendo ticket su ticket… e nel frattempo è cambiata anche la piattaforma help desk.

Si sono perse deleghe e legali rappresentanti, solo per citarne alcuni.

Proprio su quest’ultimo tema sono emerse una serie di criticità operative in seguito all’attività di contingency relativa all’aggiornamento dei titolari effettivi dei clienti PG e la mancata o incompleta implementazione dei dati aggiornati, di cui chiediamo la pronta sistemazione centralizzata da parte delle strutture competenti.

Ribadiamo la nostra perplessità già enunciata in fase di sottoscrizione dell’accordo di fusione: le nostre istanze di riconoscimento e salvaguardia della nostra specializzazione nel Terzo Settore (a partire dagli indicatori su cui siamo valutati in Upper e Teti) e la mancanza di un modello di servizio chiaro restano quesiti senza risposte.

E vogliamo non citare i malumori dei nostri clienti che nel periodo della migrazione hanno abbandonato anche la modalità di accesso alla banca On Line?

Facciamo presente a chi ha sottovalutato noi e i nostri clienti, che il “bretellaggio” tanto annunciato non sta trovando piena realizzazione, per il fatto che qualche istituto di credito ha provveduto alla cancellazione dei nostri vecchi riferimenti e questo sta comportando anche dei danni economici ai clienti.

A questo segnaliamo che se da un lato sono ricomparse attività di sensibilizzazione dei clienti verso prodotti finanziari, dall’altro siamo coinvolti dalle uscite di colleghi per esodi e pensionamenti, non compensate da nuove assunzioni, che lasciano scoperti numerosi portafogli oltre che filiali prive di gestori o assistenti.

Un altro tema organizzativo opinabile è l’obbligatorietà delle ferie nel mese di agosto e i dubbi non possono che essere confermati dallo scarso livello di assistenza che il cliente riceve quando la filiale è chiusa.

In una banca che finanzia l’economia sociale non è possibile che non siano definite le facoltà di delibera del credito e prevenire i conseguenti rallentamenti operativi che lasciano i colleghi nell’incertezza ed i clienti ai margini delle tempistiche dettate da Patti Chiari.

È importante, mai come ora, che l’azienda si renda conto delle nostre peculiarità di specialisti del terzo settore e che risolva con responsabilità le varie problematiche esterne ed interne create per non aver saputo pianificare ed ascoltare chi del Terzo Settore ne ha fatto una missione, un mestiere e non ultimo un business.

E’ priorità che quanto sopra venga chiarito e risolto prima della prossima portafogliazione dei clienti non conferiti. Vi chiediamo pertanto di valutare se il modello esistente di servizio della clientela sia in grado di supportare ulteriori carichi e di garantire ai nuovi clienti, persone fisiche e giuridiche, il livello di servizio ricevuto fino ad oggi.

Infine, ribadiamo a tutti i colleghi di seguire strettamente la vigente normativa in termini di privacy, di operatività in sede e fuori sede, e invitiamo l’azienda ad una seria riflessione più strutturata circa la nostra divisione, in tutti i suoi ambiti, al fine di poter conoscere finalmente le soluzioni che ci permettano di essere più presenti e performanti come Divisione del Terzo Settore.

QUI IL DOCUMENTO IN PDf DIREZIONE IMPACT TORINO E PROVINCIA

INTEGRAZIONE BANCA PROSSIMA

In data 6 marzo abbiamo raggiunto l’accordo sull’incorporazione di Banca Prossima in Intesa Sanpaolo come previsto dal Piano d’Impresa.
La fusione avverrà indicativamente il 27 maggio e riguarderà 359 colleghi per i quali il rapporto proseguirà senza soluzione di continuità con Intesa Sanpaolo. Verranno applicate tutte le norme ed i trattamenti vigenti presso Intesa Sanpaolo nonché le previsioni vigenti in materia di previdenza complementare, assistenza sanitaria, condizioni agevolate, part time.
L’Azienda ha confermato che proseguirà l’attuale operatività nell’ambito della “Direzione Impact”, che sarà di fatto come una Direzione Regionale ancorché seguirà solo il segmento di clientela no profit, con l’attuale presenza territoriale (non sono previsti spostamenti di sedi, né accorpamenti di filiali).
Ci saranno 8 Responsabili di Area per gli attuali ambiti territoriali e i ruoli professionali rimangono gli stessi con la seguente ridenominazione: Direttore Filiale Terzo Settore, Coordinatore Commerciale Terzo settore, Gestore Terzo Settore – Assistente Terzo Settore.
Alle richieste delle delegazioni sindacali su eventuali cambiamenti a seguito della fusione, l’Azienda ha risposto che la fusione non genererà nuove portafogliazioni né ulteriori conferimenti di clientela no profit. A questo riguardo abbiamo segnalato la possibile problematicità relativa ai clienti condivisi.
Non ci saranno cambiamenti neppure per le attuali strutture di sede, ad eccezione dell’ufficio di Segreteria Generale che verrà chiuso e la ricollocazione delle persone coinvolte avverrà tenendo conto delle professionalità acquisite.
Abbiamo ribadito la richiesta di aprire il confronto sui ruoli professionali anche per i colleghi di Banca Prossima, che hanno diritto al riconoscimento delle competenze dimostrate in questi anni. Nell’accordo abbiamo ottenuto che “l’approfondimento relativo ai ruoli e figure professionali oggi illustrati nell’ambito della procedura di fusione sarà realizzato nel corso della negoziazione già prevista dal verbale di accordo 18 dicembre 2018”, che inizierà nel prossimo mese.
Ancorché la piena agibilità delle filiali ISP renderà il tema dell’offerta fuori sede più gestibile, dobbiamo inoltre rilevare che una parte delle criticità emerse negli anni non trova ancora soluzione per la complessità e varietà di questo segmento di clientela.
Abbiamo richiesto chiarimenti in merito all’individuazione del “Titolare Effettivo”: l’Azienda ha dichiarato che l’operatività in corso di contingency è conforme alle indicazioni date da Audit e Compliance.
La fusione sarà un momento importante di relazione con la clientela e le varie procedure operative devono assolutamente essere comunicate in tempo utile: le persone devono essere ascoltate e messe in condizione di operare nel rispetto della normativa e della massima efficienza operativa, evitando tutte le criticità del conferimento del 2014 che le colleghe e i colleghi hanno dovuto gestire in solitudine senza la necessaria preparazione e formazione.

qui il documento in pdf

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BANCA PROSSIMA: PREVENIRE PER NON CURARE

Sono due mesi e mezzo che le filiali di Banca Prossima di Torino sono interessate dal cantiere dei lavori per l’adeguamento e la realizzazione del polo assicurativo che sorgerà nel palazzo di Via San Francesco d’Assisi – Via Monte di Pietà.

Finora sono state intraprese soluzioni tampone e posticce che di fatto hanno messo a dura prova i colleghi, soggetti a vari spostamenti temporanei delle postazioni di lavoro.

Le continue trasformazioni dei locali hanno di fatto ridotto lo spazio al minimo

rendendo sempre più difficoltosa l’accoglienza della clientela.

I disagi subiti sono stati diversi: rumori talvolta assordanti, locali invasi dalle polveri di marmo (con conseguente uscita dei colleghi dai locali), puzza di bruciato a causa del flessibile utilizzato in orari di servizio, riscaldamento non adeguato e frammentato a zone, presunte fughe di gas, allarmi antincendio, gas di scarico dell’autopompa che è dovuta intervenire dopo che un tubo dei servizi igienici è stato tranciato.

Più volte abbiamo interrotto il normale svolgimento delle attività quotidiane abbandonando i locali.

È una situazione francamente troppo pesante per un’Azienda che sottolinea continuamente l’attenzione verso le risorse umane e che ribadisce l’importanza dell’organizzazione del lavoro attraverso varie attività.

Non si sono percepiti l’attenzione e il necessario coordinamento e monitoraggio del cantiere da parte delle funzioni preposte della Banca, tecniche e per le risorse umane! 

Chiediamo che il prosieguo del cantiere non metta più in discussione lo svolgimento della nostra attività e soprattutto la nostra salute!

 

 

 

 

 

 

 

 

Considerazioni su Banca Prossima dall’Incontro Annuale Piemonte Liguria e Valle d’Aosta

Nel corso dell’incontro Piemonte, liguria e Valle d’Aosta e dopo la presentazione avvenuta ormai da qualche tempo del Piano Industriale che vede Banca Prossima menzionata come settore rilevante da parte della Capogruppo, ma non ancora definito come struttura, continuiamo il nostro percorso di avvicinamento al modello della BdT.

E’ stato confermato che Banca Prossima aumenterà le proprie dimensioni generali grazie anche al fatto che verrà migrata la restante clientela ancora presente nelle filiali e di pertinenza del Terzo Settore.

Riteniamo importante ricordare che il modello di servizio attuale non vede ottimizzato né l’aspetto formativo né quello della crescita professionale al nostro interno.

Certamente difenderemo la nostra specializzazione che ci porta ed essere riferimento nel mondo del no profit anche da quelle che sempre più sembrano essere pratiche di incentivazione e pianificazione commerciale formulate in un modo e declinate in un’altra.

Questa interpretazione non trova alcun giustificativo da parte dell’azienda.

Per tale motivo ci associamo alla denuncia del clima interno in cui i colleghi sono costretti a lavorare.

Riteniamo ingiustificata la situazione in cui il nostro datore di lavoro è molto attendo al mondo economico esterno e fortemente miope al suo interno.

Auspichiamo pertanto una decisa rimodulazione del clima attuale ed una maggior attenzione alle persone che lavorano in questa grande azienda.

click qui per il documento in pdf

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Banca Prossima: modello disservizio

Come anticipato negli ultimi incontri, sono stati comunicati i nuovi portafogli e sono iniziati i colloqui per le risorse ritenute in esubero.

Nonostante le richieste di chiarimento non è facile individuare i principi generali che abbiano portato a questa lista di prescelti.

Da una parte le filiali e i colleghi colloquiati presentano situazioni differenti e talvolta critiche e le soluzioni appaiono contradditorie soprattutto quando parliamo di colleghi ai quali, dopo aver espresso la volontà di rimanere in Banca Prossima viene prospettato un distacco presso le filiali di BdT.

Dall’altra parte invece rileviamo un malcontento generale fondato sulla creazione di portafogli attribuiti ai gestori restanti sempre su criteri non esplicitati che rappresentano un nuovo rimescolamento dei clienti che già hanno mal sopportato il conferimento da BdT creando un decadimento nella fidelizzazione con il cliente.

Ancora una volta saranno i colleghi a dover ricucire rapporti e fidelizzazioni con l’Istituto che sembra non voler “ascoltare” le voci di noi colleghi.

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Prossimamente banca…

prossimaA distanza di un anno e mezzo dal conferimento desideriamo porre per iscritto precise domande all’Azienda sulle quali vorremmo che le risposte non tardassero ulteriormente.

Lo facciamo unendo le voci e le forze che arrivano da colleghi di Sigle e Territori diversi, lo facciamo per evitare di cominciare a pensare che la “mission” di una Banca attiva nel sociale “scivoli” proprio su quanto di più sociale possieda: i propri dipendenti.

Negli ultimi mesi abbiamo notato che Banca Prossima si sta progressivamente avvicinando alle pratiche della BDT. Stante la specificità del settore in cui la Banca opera, dobbiamo evidenziare come in questo processo manchino le risposte e le soluzioni alle problematiche già emerse nei mesi scorsi.

In alcune realtà territoriali i locali usati come “filiali” sono inadeguati, sprovvisti di idonee misure di sicurezza, improvvisati.

Se da un lato la normativa viene (giustamente) ricondotta a quella del Gruppo, dall’altro emergono le carenze e le insicurezze proprie del nostro agire quotidiano.

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Area Puglia – Incontro trimestrale

In data 14 ottobre 2011 si è svolto l’incontro di informativa trimestrale per l’Area Puglia previsto dal Protocollo delle Relazioni Industriali. La Delegazione Aziendale era rappresentata per la Capogruppo dal dott. Moretti dell’ufficio Relazioni Sindacali e dal dott. Bolinella ed il dott. Bollani della sicurezza. In rappresentanza dell’Area Puglia erano presenti il Direttore di Area dott. D’Oria ed il dott. Noviello responsabile delle Risorse Umane.

Nell'ambito dell'incontro sono stati trattati gli argomenti di seguito elencati:

  • organici,
  • contratti part time,
  • sistema valutativo/incentivante anno 2010,
  • trasferimenti,
  • formazione,
  • ferie – ex festivita’ – banca ore,
  • azioni criminose,
  • andamento economico Area Puglia,
  • percorsi professionali,
  • centri domus Lecce e Taranto,
  • razionalizzazione rete sportelli,
  • ricadute progetto 8.000 e livello degli organici,
  • distacchi presso ISGS Bari,
  • recupero crediti e recupero crediti SGA,
  • problemi ambientali…

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