8 Mar 2022 | Trentino Alto Adige |
Caro/a collega,
Lo scorso giovedì pomeriggio è andata in scena l’ultima puntata di una lunga telenovela: le Organizzazioni Sindacali hanno incontrato l’azienda per l’ennesimo tentativo di conciliazione, questa volta patrocinato dall’ABI. Il risultato non è cambiato, anzi, questa volta siamo andati oltre:
- IntesaSanpaolo ha ribadito che nell’ultimo trimestre del 2021 ci sono sì state delle assunzioni, ma sono state dirottate su situazioni considerate prioritarie;
- non siamo prioritari in quanto il dimensionamento delle nostre filiali è perfetto;
- gli oltre 20 colleghi che dal Trentino giornalmente prendono il treno per consentire alle filiali
dell’Alto Adige di aprire non sono un’anomalia, bensì normale mobilità sul territorio.
Evidentemente quasi 60 pensionamenti ed esodi e una trentina di dimissioni volontarie negli ultimi 4 anni non bastano a fare di noi una “priorità”.
C’è bensì stato un timido accenno alla circostanza che l’azienda non trova candidature valide per assunzioni in Regione, senza però darvi troppo peso: la mancanza di attrattiva in queste piazze, unita alla fuga di chi ci lavora, non è un fenomeno preoccupante per la prima banca italiana!
Fatte queste doverose premesse, le Organizzazioni Sindacali non possono che dare corso a quanto già detto nel precedente comunicato:
- nei prossimi giorni sarà convocata una conferenza stampa e sarà diramato ai media locali un comunicato stampa in cui verrà esposto tutto il tuo e il nostro disagio di fronte a questa situazione;
- viene confermata la giornata di sciopero, indetto per venerdì 11 marzo v.;
- viene confermata l’attivazione dei presidi presso le principali filiali di Trento e Bolzano dove distribuiremo i comunicati stampa anche al
Durante il perdurare dello stato di agitazione, ribadiamo ulteriormente l’invito a svolgere il tuo lavoro con la consueta serietà e diligenza, evitando tuttavia di:
- fermarti in ufficio oltre l’orario stabilito negli accordi e accorciare o saltare la pausa pranzo per incontri, riunioni, skype o anche per riuscire a terminare il lavoro;
- evitare di rispondere o compilare richieste di rendicontazione delle attività commerciali svolte che vadano al di là dell’unico strumento previsto dall’azienda a questo scopo, ovvero
È evidente che solo un’adesione convinta alle azioni di protesta da parte di tutti i dipendenti potrà dimostrare alla controparte che le lavoratrici e i lavoratori di IntesaSanpaolo sono decisi a lottare per difendere il diritto di svolgere il proprio lavoro serenamente, anche nell’interesse dei clienti. Pertanto, il nostro slogan per l’11 marzo, come nel famoso film di Alberto Sordi del 1960, sia
TUTTI A CASA!
LE RAPPRESENTANZE SINDACALI TERRITORIALI ED AZIENDALI DEL TRENTINO ALTO ADIGE
16 Lug 2021 | Padova E Rovigo, Trentino Alto Adige, Vicenza |
Volti nuovi, problemi vecchi
Lo scorso 9 luglio, alla presenza del nuovo Direttore Regionale Veneto Ovest e Trentino AA Roberto Gabrielli, dei responsabili delle Relazioni Industriali, del Personale di Direzione Regionale e della FOL, delle Direzioni Commerciali e delle Divisioni Agribusinnes e Impact, si è svolto il primo incontro trimestrale del 2021.
L’occasione è servita per conoscere i referenti della neonata Direzione Regionale, che hanno illustrato i primi indirizzi operativi. In particolare il Direttore Gabrielli ha molto insistito sulla sua volontà di attuare un ascolto attento e costante nei confronti delle organizzazioni sindacali e delle istanze dei lavoratori.
Non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione per auspicare ancora una volta che si rinnovino le modalità di relazione tra sindacati ed azienda, cosicché i primi non si trovino a declamare il solito elenco delle lagnanze, cui la banca risponde col classico “Vi faremo sapere”! Consapevoli che molti problemi non si possono risolvere in pochi giorni, non possiamo però permettere che ci vogliano anni o che restino del tutto irrisolti.
A puro titolo esemplificativo questi sono alcuni degli argomenti affrontati:
Organici: gli esodi impoveriscono le strutture e spesso non si sa con chi aprire le filiali. Monitoreremo il “lavoro isolato”, perché non è tollerabile che le persone corrano rischi a causa delle carenze di organico nella rete. Il disallineamento con chiusure e assunzioni è troppo grande! Spesso è stato chiesto alle persone nelle filiali accorpate di rivedere piani ferie già autorizzati, a seguito di un piano di razionalizzazione deciso dall’azienda e questo non può certo essere fatto pagare ai lavoratori con modifiche e/o rinunce a ferie già concordate!
Part-time: la situazione degli organici sta portando l’azienda a forzare i rientri a tempo pieno, con poca o nulla volontà di trovare soluzioni che tengano conto delle esigenze delle/dei colleghe/i non più in possesso dei requisiti ma che avrebbero ancora necessità di avere un orario ridotto.
Pressioni: Tutela, tutela, tutela, tutela… Dobbiamo aggiungere altro? Continueremo a segnalare qualunque forzatura di richiesta dati che vada oltre quanto già visibile e documentato dalle procedure aziendali quali ABC e Portale+, finalizzata esclusivamente ad aumentare il controllo e quel senso di frustrazione e di ansia che le persone di questo Gruppo provano quotidianamente, al di là di qualunque risultato dei “Questionari di clima” aziendali!
Formazione: ovvero clicca e vai avanti! Ormai nessuno sa più cosa e come la deve fare! Tempi protetti e smart learning, chi se li ricorda più?! La formazione deve essere un elemento importante della professionalità e competenza di tutti, ma non può essere fatta nei ritagli di tempo e spesso utile solo a salvaguardare l’azienda, visto che si tratta di “formazione obbligatoria”, senza alcun valore aggiunto per le colleghe ed i colleghi.
FOL: la Formazione per colleghe e colleghi della Filiale On Line, un tempo il vanto della struttura, è diventata negli ultimi mesi insufficiente sia nella modalità di erogazione e che nella qualità dei contenuti; i segnali di questo decadimento purtroppo li avevamo ravvisati ben prima dell’esplosione della pandemia, che solo in parte giustifica questa decadenza…
Sui Distaccamenti FOL: va bene portare il lavoro dove c’è il lavoratore, ma vanno garantite le minime condizioni di sicurezza della postazione di lavoro, l’erogazione di una formazione efficace e costante (vedi sopra), l’individuazione delle filiali effettivamente comode per lavoratrici e lavoratori e soprattutto va garantita l’equità di trattamento tra tutte le lavoratrici ed i lavoratori della filiale online (sia nei giorni in Lavoro Flessibile che in quelli da sede). Permane la criticità della mobilità in uscita e in ingresso dalla Filiale On Line: chiediamo ancora una volta che il personale della FOL venga considerato con la giusta attenzione e con equità rispetto al resto della Banca.
Trasferimenti: le centinaia di spostamenti mensili da ufficio a ufficio servono solo a tappare i buchi di una emergenza creata ad arte dall’azienda stessa. Pochissimi in accoglimento delle domande dei colleghi, costretti a distanze “importanti” senza nemmeno un ritorno professionale.
Orari: riunioni a ridosso della pausa pranzo o del termine dell’orario (tanto non si timbra…). Altra pratica umiliante per il senso di impotenza dei colleghi. L’orario di lavoro va rispettato, perché riviene dal Contratto Nazionale, al di là della timbratura! Abbiamo anche chiesto di agevolare le concessioni della riduzione pausa pranzo anche a fronte del mancato rinnovo di alcuni Part time e la riduzione del numero delle lynch che spesso hanno il solo scopo di aggiungere pressioni a pressioni.
Ferie: inaccettabili le minacce di revocare le ferie in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi. Anche il nuovo Direttore Regionale, a nostra domanda, si esprime ribadendo che non può esistere nessun “vincolo” o relazione tra ferie e raggiungimento dei risultati!
Salute e sicurezza: troppe situazioni fisicamente invivibili negli uffici oggetto di ristrutturazione. Rumore, sporcizia e situazioni di pericolo non sono accettabili!
Smart working: la disuguaglianza applicativa di uno strumento che dovrebbe venire incontro alle esigenze delle persone è troppo ampia, a seconda della realtà in cui si opera. Nelle filiali si nega a prescindere, nelle strutture centrali si obbligano i colleghi a casa! Lo smart working è volontario e nessuna deroga può essere fatta in tal senso, come da previsione del Contratto Nazionale e di Gruppo. Servono indicazioni chiare ed omogenee. Altrimenti dire di NO diventa la risposta più facile.
Queste in estrema sintesi alcune delle problematiche segnalate (con dovizia di particolari e argomentazioni) anche con indicazione di situazioni territoriali particolari. Tutto questo si inserisce in un “clima aziendale” assai deprimente, nel quale le persone faticano a trovare le motivazioni per andare al lavoro “con il sorriso”. Pochissime le soddisfazioni ed i riconoscimenti, perlopiù provenienti dalla clientela. Anche l’impreparazione palesata da alcuni Specialisti del Personale non aiuta: nessuno “nasce imparato” ma almeno si dimostri di volerci provare.
Continueremo a lavorare ed insistere perché l’azienda si dimostri consapevole dell’enorme capitale umano disponibile. E’ ormai giunto il tempo di dimostrare come si vuole finalmente e realmente “mettere al centro la persona” in Intesa Sanpaolo.
Un patrimonio professionale che andrebbe difeso e valorizzato e non solo spremuto per vendere una polizza in più!
Padova, 16 luglio 2021
I Coordinatori Territoriali e le RSA Gruppo Intesa Sanpaolo
Direzione Regionale Veneto Ovest e Trentino AA
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN
5 Mar 2021 | Belluno E Treviso, Friuli Venezia Giulia, Padova E Rovigo, Trentino Alto Adige, Venezia E Provincia, Vicenza |
La centralità delle persone, l’attenzione e l’ascolto verso i collaboratori sono, per la nostra azienda, un punto fisso scolpito nel codice etico e costantemente ribadito dalle strutture direzionali. A maggior ragione nel bel mezzo di una pandemia globale, la “cura” dei propri collaboratori dovrebbe essere prioritaria; e lo è, almeno sentendo le dichiarazioni del top management. Peccato però che la distanza tra ciò che viene detto e ciò che viene fatto sia costantemente aumentata negli anni, e purtroppo anche negli ultimi difficilissimi mesi. Una voragine divide le affermazioni di principio (tutela della salute in primis) e i comportamenti che osserviamo quotidianamente da parte del c.d. “middle management”.
Una rete allo stremo…
La combinazione tra organici scarsi, assenze prolungate e pressioni commerciali ha generato la tempesta perfetta! Sempre meno persone che devono dare sempre di più e garantire budget anche in tempi di pandemia. Se durante il lockdown la banca ha allentato la presa, pretese di risultati e comportamenti conseguenti sono tornati a manifestarsi nel secondo semestre, con i colleghi costretti tra il cliente, il telefono, il cellulare, le Skype e le richieste di risultati quotidiane! Ma siamo consulenti o piazzisti? E l’attenzione per il personale e il rispetto per la clientela dove sono finiti?
…e chi lavora in “smart” di certo non ride…
La condizione di “Smart” Working forzato che permane da circa 11 mesi per il personale delle strutture centrali, delle FOL, di Pulse e delle varie task force susseguitesi nei mesi, sta generando diverse conseguenze sulla salute dei
colleghi. Passati da postazioni disegnate nel rispetto delle disposizioni sulla sicurezza del posto di lavoro (sedie ergonomiche, a volte un doppio schermo da 20” e pannelli fonoassorbenti, necessari per garantire una corretta gestione della privacy dei clienti, come nel caso di FOL e Pulse) a situazioni casalinghe spesso improvvisate, con sedie da cucina e portatili dallo schermo troppo piccolo per lavorare molte ore, in molti casi colleghe e colleghi collocati a lavorare da casa accusano ripercussioni sulla schiena e sulla vista a causa delle posture scorrette mantenute per diverse ore tutti i giorni. Inoltre, i costi prima sostenuti dall’azienda sono ribaltati su chi lavora da casa. Per tutte queste ragioni è urgente una regolamentazione che preveda, tra l’altro, diritto alla disconnessione, postazioni ergonomiche e rimborso dei costi sostenuti.
Negli ultimi anni sono stati sottoscritti accordi che riguardano praticamente ogni aspetto della vita lavorativa in banca (welfare, premio di risultato, genitorialità…); ma il calo degli addetti, le pressioni e, non ultimo, la pandemia hanno raggiunto un peso oramai insostenibile generando spesso frustrazione o peggio, disaffezione.
Per tutti questi motivi, il coordinamento degli RSA della FISAC del Nord Est:
PENSA che sia venuto il tempo di colmare il gap tra le affermazioni di principio (giuste e condivisibili) e i comportamenti reali (spesso al limite dell’integrità e del rispetto);
CHIEDE all’azienda un cambio di passo per avvicinare le due banche, quella reale e quella virtuale;
ESIGE il rispetto della dignità delle colleghe e dei colleghi e della loro salute e sicurezza in ogni ambiente lavorativo in cui la banca li chiama ad operare;
PROPONE un percorso di coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori di ISP al fine di stabilire insieme le iniziative adeguate a ridurre il fastidioso disagio che deriva dal sentirsi, più che persone di una grande banca, sempre più solo dei numeri in una banca grande!
Cordiali saluti

12 Apr 2017 | Trentino Alto Adige |
Il giorno 6 Aprile u.s. si è svolto l’incontro annuale con la Direzione Regionale Nord Est, presenti il Direttore Regionale Renzo Simonato e i Responsabili Commerciali Fabrizio Alfano (Imprese), Alfonso Tentori (Retail) e Alessandra Florio (Personal). Erano inoltre presenti Stefano Baro, Direttore Generale della C.R.F.V.G. e Valeria Villicich e Antonella De Marchi per il Personale e le Relazioni Sindacali. Le Organizzazioni Sindacali hanno rappresentato la realtà della condizione lavorativa vissuta da molti colleghi e colleghe, che raccontano il peggioramento continuo del clima interno. Abbiamo descritto in modo piuttosto completo e particolareggiato le ragioni di un disagio profondo e sempre più diffuso.
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Le realtà parallele
FISAC CGIL – Le Segreterie di Coordinamento Regionali
19 Ott 2016 | Trentino Alto Adige |
Quando incontriamo i Rappresentanti Aziendali, a livello centrale e nei territori, sentiamo ripetere come un mantra l’impegno a diffondere una corretta cultura dei comportamenti commerciali, rispettosa della dignità delle persone. Tuttavia, vista la qualità del clima aziendale, il cui andamento conferma che il “il peggio non ha mai fine”, è lecito chiedersi se tali impegnative dichiarazioni trovino conferma nella realtà.
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FISAC CGIL C.R.VENETO – La Segreteria di Coordinamento
23 Mag 2016 | Trentino Alto Adige |
Dal 29 maggio è presente nell’intranet aziendale l’informativa destinata agli iscritti ai Fondi Pensione Aperti sulle modalità di adesione al Fondo Unico di Gruppo (Fondo Pensione a Contribuzione Definita del Gruppo Intesa Sanpaolo). Per facilitare e semplificare l’iscrizione è stata attivata un’ apposita procedura applicativa, con le relative istruzioni per la compilazione. L’adesione deve essere inserita in procedura entro il 30/06/2016
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Fondi aperti comunicato
FISAC CGIL C.R.VENETO – LA SEGRETERIA DI COORDINAMENTO
16 Mag 2016 | Trentino Alto Adige |
La settima scorsa, il 10 maggio, si è svolta l’Assemblea Organizzativa FISAC/CGIL di Intesa Sanpaolo Banca.
Nel corso di questa assemblea i Delegati Sindacali di Intesa sanpaolo Banca hanno iniziato a confrontarsi sul documento (vi è gia stato inviato il giorno 8 marzo, click qui per chi se lo fosse perso) che fa da tema conduttore all’intera Assemblea Organizzativa di Gruppo che vedrà la sua conclusione a MIlano il 25, 26 e 27 maggio. In quella sede i temi contrattuali e organizzativi che riguardano tutte le aziende del nostro Gruppo verranno affrontati e dibattuti in plenaria per trovare infine una sintesi in un documento conclusivo che invieremo a tutti gli iscritti del Gruppo al termine dei lavori. In quella sede provvederemo anche a rinnovare il Direttivo di Gruppo e la Delegazione Trattante di Gruppo.
Per il momento comunichiamo agli iscritti di Intesa Sanpaolo Banca la composizione della nuova Segreteria di Coordinamento Aziendale:
Severina Cassienelli (Segretaria Responsabile)
Barrera Paolo
Roberto Gabellotti
Massimo Giulietti
Marina Guglielmetti
Carlo Oldani
e la composizione del nuovo Direttivo Aziendale:
Archetti Andrea
Bacuzzi Maurizio
Barrera Paolo
Broczky Marianna
Bucci Paolo
Carnoso Francesca
Cassinelli Severina
Cipollini Mario
Comaschi Roberto
D’Angelo Ivano
D’Ignazio Mauro
Favero Daniela
Fornari Stefano
Frigerio Maria Cristina
Frisoli Antonietta
Gabellotti Roberto
Gaias Antonella
Gallo Chiara
Giulietti Massimo
Giusti Rita
Griffini Anna Maria
Grosso Moreno
Guglielmetti Marina
Ita Bruno
Lentini Orlando
Luciani Luna
Madeddu Stefano
Maggi Daniela
Mangogna Corinna
Marchesi Annamaria
Mari Luca
Martino Antonietta
Mascaro Nicoletta
Massaia Alberto
Meroni Alberto
Mesiano Francesco
Mezzanotte Maria Adele
Milanesio Marina
Nuara Salvatore
Nunziata Federica
Oldani Carlo
Pascarelli Giuseppe
Pieretti Roberto
Piredda Stefano
Pulvirenti Sergio
Rava Delia
Reccagni Giampiero
Rossi Marcella
Salviato Francesca
Sartorelli Enrico
Scollo Raffaele
Sebastiani Aldo
Stoppato Claudia
Trinchero Luigi
Vigna Bruna
Vivacqua Marta
14 Nov 2011 | Trentino Alto Adige |
Lo scorso 8 novembre è proseguito il confronto sul Piano di Sviluppo della nostra Banca con le Organizzazioni Sindacali Aziendali Btb.
La Banca ha confermato quanto anticipato lo scorso 20 ottobre dalla Capogruppo riguardo l’investimento nello sviluppo della banca che ricordiamo si si articolerà su tre direttrici:
- apertura di nuovi 10 sportelli (6 in provincia di Bolzano e 4 in provincia di Trento) distribuita in un piano temporale che parte dal 2011 e si conclude nel 2016;
- potenziamento di 21 filiali (3 filiali imprese e 18 filiali su piazze ritenute strategiche per la banca);
- trasformazione, peraltro già in parte attuata, degli sportelli leggeri (SAC) di Appiano, Chiusa, Lana, Rio Pusteria, Silandro, Besenello e Predazzo in filiale contabile…
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