Archivio Firenze E Prato
23 Gen 2020 | Firenze E Prato |
TRIMESTRALI SENZA RISPOSTE: ORA BASTA!
L’Azienda, alle molte domande poste dalle rappresentanze sindacali, non ha saputo o potuto replicare.
Risposta non pervenuta in merito a:
- ABILITAZIONI PER OFFERTA FUORI SEDE
Ricordiamo come l’offerta fuori sede non debba essere svolta dai colleghi, se non in possesso dei requisiti, delle abilitazioni dovute e con il mandato dall’Azienda.
- RESPONSABILITÀ SULLE COMUNICAZIONI ALLA CLIENTELA DA PARTE DEI COLLEGHI
Ribadiamo la poca chiarezza della normativa (circ. Facoltà di autonomia gestionale nov. 2019) che espone a varie e dubbie interpretazioni. Siamo molto allarmati per questo!!!
Abbiamo poi riscontrato le stesse lacunose risposte per le seguenti problematiche:
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- PRESSIONI COMMERCIALI
- MALESSERE LAVORATIVO
- SVILUPPO E SITUAZIONE FILIALE ONLINE E GESTORI REMOTO
- RICADUTE SUL TERRITORIO DEL NUOVO MODELLO DI SERVIZIO
- FORMAZIONE: MODALITA’ CORRETTA DI FRUIZIONE
- SICUREZZA SUL LAVORO
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22 Gen 2020 | Firenze E Prato |
In seguito alle assemblee svolte nei mesi scorsi in alcuni territori toscani e dal confronto con l’Azienda in occasione dell’ultima trimestrale del 23 dicembre 2019, è emersa una criticità molto importante in merito all’Offerta Fuori Sede. Dalle verifiche effettuate, si è riscontrato che la gran parte dei Gestori per cui è prevista l’Offerta Fuori Sede tra le attività commerciali da svolgere, non sono ancora in possesso di tutti i requisiti necessari, ovvero
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- essere in regola con gli obblighi formativi previsti
- essere iscritti nella sezione E del RUI (per proposta di Prodotti Assicurativi)
- aver ricevuto la specifica lettera d’incarico dall’Aziendaessere iscritti all’Albo dei Consulenti Finanziari (per proposta di servizi di investimento)
In assenza di tali requisiti, si opera a rischio di sanzioni da parte delle Autorità di Vigilanza e a possibili denunce da parte della Clientela.
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23 Set 2019 | Firenze E Prato |
Ex Banca Prossima: a Firenze i lavoratori e le lavoratrici esprimono preoccupazione per un lavoro ben fatto, fonte di buoni risultati, che rischia di essere vanificato da inefficienze organizzative e procedurali e carenze di organico a fronte di nuove incombenze lavorative.
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29 Lug 2019 | Firenze E Prato |
Facciamo finta che … tutto vada bene!
Incontro trimestrale con Azienda a Firenze
Abbiamo sottolineato le numerose storture messe in atto, come l’utilizzo dei dati di ABC per mettere in competizione fra di loro colleghi anche di filiali diverse, le richieste di raggiungimento degli obiettivi di budget tali da compensare i legittimi periodi di assenza per ferie, la ridondanza di report artigianali per monitorare la produzione, le Lync commerciali con il solo scopo di premere per la vendita dei prodotti, le richieste di lavorazione delle liste dei clienti da contattare degli assenti per ferie.
……
L’Azienda ha ribadito che non si vive di solo budget, ma allora perché le pressioni commerciali, nonostante le continue segnalazioni ed interventi sindacali, continuano a essere esercitate, magari solo a voce, per non lasciare prova delle indicazioni date??
…..
Per queste Organizzazioni Sindacali quanto girato, non è ancora sufficiente per poter affermare che la strada del cambiamento culturale – peraltro auspicato dall’Azienda stessa – sia stata correttamente intrapresa. Un cambiamento culturale per il quale abbiamo chiesto un ruolo attivo e di protagonismo anche da parte del servizio Risorse Umane, in cui troppo spesso colleghi e colleghe paiono costretti a recitare un ruolo di subordinazione rispetto alle funzioni commerciali, generando sfiducia fra lavoratrici e lavoratori che invece devono sapere di potersi affidare a un gestore del personale libero di svolgere con professionalità il proprio lavoro.
Sarà importante monitorare anche il corretto uso dell’agenda di ABC, su cui l’Azienda ha ribadito che è giusto inserire la pianificazione delle attività amministrative (che non devono finire dopo l’orario di lavoro) e della formazione (che non deve essere considerata elemento cancellabile a seconda delle emergenze commerciali ma lavoro a tutti gli effetti) cosi come valuteremo se la formazione flessibile da casa sarà ostacolata o viceversa incentivata.
Per quanto riguarda la lavorazione delle liste prioritarie, l’Azienda ha ribadito le indicazioni già fornite in merito, che prevedono contatti da svolgere gradualmente nel corso delle settimane, in modo da pianificare e realizzare gli appuntamenti nell’arco del mese: quindi nessuna indicazione aziendale di lavorazione e contatto di tutto in tempi ancora più stringenti.
Abbiamo nuovamente denunciato l’ampio utilizzo della causale NRI per giustificare le numerose ore di straordinario non retribuito fatte dai colleghi.
….
L’autorizzazione a rimanere nel luogo di lavoro, da normativa, compete al Responsabile, che è l’unico organo Aziendale preposto in quel momento (anche per la responsabilità che gli/le compete in tema di salute e sicurezza), a valutare e autorizzare la permanenza, mentre la successiva approvazione della Funzione del Personale ha finalità regolatoria e di controllo del processo; non esiste più l’ALIBI del “il personale non me lo ha concesso”.
Nel caso, invitiamo prontamente a segnalare alle Organizzazioni Sindacali.
Ricordiamo dunque alle colleghe e colleghi di far sempre richiesta preventiva tramite mail al proprio responsabile ed a non trattenersi al lavoro qualora il preposto valuti non necessario il lavoro straordinario. Se non siamo autorizzati al lavoro straordinario siamo OBBLIGATI ad andare a casa!!!
Abbiamo sollevato nuovamente il problema dei ricorsi alle note di valutazione, processo che per uniformità di applicazione in Intesa Sanpaolo non prevede più la verbalizzazione.
….
Abbiamo stigmatizzato non solo che l’esito del ricorso è sempre e solo il mancato accoglimento, ma anche il fatto che la comunicazione avvenga senza alcuna spiegazione circostanziata del perché l’Azienda non abbia accolto le motivazioni del ricorso.
….
Ricordiamo che le responsabilità in tema di salute e sicurezza sono del preposto e che è preferibile scegliere talvolta un intervento incisivo (chiusura al pubblico, trasferimento temporaneo delle persone) piuttosto che rischiare malori e interventi delle Autorità.
Anche con riferimento agli accorpamenti di prossima attuazione, come fatto anche in passato, abbiamo invitato l’Azienda a ulteriori riflessioni sulle tempistiche di alcune scelte che potrebbero ingenerare forti disagi per i colleghi e il servizio alla clientela
…..
Abbiamo evidenziato che sussistono ancora criticità nell’applicazione del nuovo modello, in particolare nel funzionamento dei team estero, in cui la formazione di colleghe e colleghi non è avvenuta nei tempi previsti generando picchi di lavoro e carichi non distribuiti equamente, ma soprattutto con impatti che ci preoccupano implicando il rischio che la clientela, a fronte dei numerosi disagi, possa rivolgersi altrove determinando perdita di lavoro in termini di volumi e operazioni.
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24 Lug 2019 | Firenze E Prato |
L’obbiettivo delle misure introdotte all’appendice “Conciliazione tempi di vita e di lavoro” dal rinnovato contratto di secondo livello, sottoscritto il 3 Agosto 2018, era quello di confermare, promuovere e valorizzare tutte quelle azioni che agevolano “L’EQUILIBRIO” fra vita professionale e personale in un’ottica di conciliazione, a nostro giudizio sempre più indispensabile, dei tempi di vita con quelli di lavoro, dati anche i ritmi accresciuti del lavoro quotidiano.
Tutte queste norme, unite a collaborazione e buon senso di tutti, assicurano che la programmazione e la fruizione delle ferie possa avvenire senza alcun divieto relativo a periodi particolari (“ponti”, festività e periodi estivi) e nel pieno rispetto di quanto fissato nel piano ferie. In caso di problematiche “eccezionali”, potranno essere adottate soluzioni di comune intesa di cui al citato punto 4. Inoltre, eventuali cambiamenti di quanto programmato sono oggetto di richiamo normativo, sempre nell’art 55 (punto 7), dove viene previsto l’eventuale rimborso di spese già sostenute.
È bene ricordare che anche se l’Azienda ha facoltà di richiamare l’assente prima del termine delle ferie per URGENTI necessità di servizio, NON VI È NESSUN OBBLIGO DI REPERIBILITÀ in capo al dipendente e anche i nuovi strumenti Aziendali, come il telefonino, non sono forniti con la finalità di essere reperibili.
In merito allo SMARTPHONE Aziendale, con tanto di numero personale, dobbiamo sottolineare come NON ESISTE ALCUN OBBLIGO DI TENERLO ACCESO fuori dall’orario di lavoro, né tantomeno durante i periodi di ferie, come peraltro l’Azienda stessa ha in più occasioni confermato e ribadito.
Le recenti indicazioni aziendali sono da intendersi come, appunto, mere indicazioni relative ai costi, che possono lievitare particolarmente quando ci troviamo all’estero, ma solo nel caso che, volontariamente, si decidesse di utilizzare lo strumento aziendale. Se poi lo lasciamo al sicuro a casa, non corriamo nemmeno il rischio di perderlo o che ce lo rubino!!!
Ricordatevi che il Sindacato è sempre al vostro fianco e, in caso di problemi, non esitate a chiamarci!
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10 Lug 2019 | Firenze E Prato |
Sulla Direzione Toscana Umbria è di questi ultimi giorni la richiesta diffusa su tutta la rete, di rilevare ben due volte al giorno, ad orari cadenzati, il monitoraggio del lavoro svolto. Come se senza i monitoraggi non si lavorasse!!
Abbiamo immediatamente chiesto la sospensione di questa pratica scorretta, che è in completa distonia con quanto affermato dall’accordo sulle politiche commerciali sottoscritto da Azienda e Sindacati, e con la reputazione che l’Azienda tende a difendere rispetto alla sua immagine pubblica.
Se è vero quanto afferma oggi in un’intervista sulla web tv uno dei massimi dirigenti del Gruppo, e cioè che “il benessere dei colleghi viene prima dei risultati”, è allora senz’altro vero che certe pratiche smentiscono i massimi dirigenti. Di fronte a una tale schizofrenia, rimane per fortuna la solidità e il buon senso dei lavoratori e delle lavoratrici, che quotidianamente suppliscono anche a inefficienze e carenze tecnico-organizzative.
Ricordiamo ai colleghi di continuare a segnalarci questi comportamenti difformi alle regole. che hanno evidentemente il solo scopo di “pressare” lavoratrici e lavoratori.
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2 Lug 2019 | Firenze E Prato, Pistoia E Lucchesia, Toscana Sud |
In calce trovate il link al volantino unitario sul tema in oggetto.
Come Fisac Cgil aggiungiamo che sarà nostra cura, già a partire dalla prossima imminente trimestrale di Area, ribadire quanto segue:
– riteniamo che il livello di relazioni industriali di questo Gruppo dovrebbe implicare una comunicazione tempestiva (e rispettosa del rapporto con le oo.ss.) nel momento in cui sui territori si avviano le implementazioni dei progetti illustrati a livello nazionale, mentre invece dobbiamo constatare che si è arrivati in grave ritardo rispetto alla realtà dei fatti nel caso della prospettata apertura di un polo Pulse a Viareggio, senza dare risposte esaustive alle persone ingaggiate in termini di date, luoghi e tipologia di attività
– questo modo di operare rivela una superficialità disarmante nel momento in cui non si tiene conto delle conseguenze che un colloquio di lavoro può avere, sulle persone e sulle loro vite, quando si prospetta un importante cambiamento di ruolo, sapendo che tutto ciò è collegato anche a un obiettivo ben preciso: smontare la rete commerciale territoriale con chiusure e accorpamenti di filiali, e costituire nel contempo poli come Filiali On Line, Pulse o Remediation che implicano uno stravolgimento delle professionalità acquisite
– a questo punto l’ Azienda dia le risposte che spettano ai lavoratori e alle lavoratrici coinvolte, e fornisca ai Sindacati un’ informativa completa in merito a tempi, sede, organici e ricadute occupazionali sulla rete coinvolta dal progetto Pulse nella nostra Regione.
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30 Mag 2019 | Firenze E Prato, Pistoia E Lucchesia, Toscana Sud |
Recentemente l’azienda ha ricordato ai colleghi come i clienti meritassero di essere considerati persone, anche quando venivano accompagnati in bagno.
La pagina di “ottomila”, scomodando addirittura Nelson Mandela, ha rinforzato il concetto enunciando che MAI dobbiamo trattare male la persona, fino a porci una domanda :
………….. “e tu, sulla base delle tue esperienze e sensibilità personale, quando hai dato o ricevuto considerazione, gentilezza e cura nelle tue relazioni?” ……………
La stessa domanda noi la poniamo ai responsabili del personale che hanno convocato numerosi colleghi, con una certa urgenza, per informarli del loro “potenziale” coinvolgimento nell’avvio di una nuova filiale PULSE su Viareggio.
Peccato che nel successivo incontro con i responsabili della DC gli stessi colleghi abbiano scoperto che la loro partecipazione non era assolutamente su base volontaria e che il luogo ed i tempi di realizzazione erano per giunta ancora incerti.
Ed allora ci chiediamo come ci si possa sentire persone quando si viene definiti “ 1 dei 5.000 esuberi “; oppure quando un nuovo mestiere (perché di questo si tratta) ci viene proposto come soluzione unica per scongiurare i licenziamenti; o quando si riceve comunicazione di un trasferimento senza però sapere quando avverrà e dove; o ancora, quando a motivazione dell’ingaggio si porta una mancanza di ruolo dovuta a scelte esclusivamente aziendali; od infine quando, perché a part-time, vengono messe in discussione le necessità familiari.
Trattamento simile, prendere o lasciare, è stato rivolto ai colleghi trasferiti nella FOL di Prato ed a quelli selezionati per andare a fare i gestori remoti.
In una intervista a Mosaico il responsabile del Job Center, con un certo orgoglio, rivendica come elementi distintivi di NEXT (che si occupa del ricollocamento dei famosi 5.000) l’attenzione alle persone, la cura della relazione, l’ascolto dei colleghi, la completezza delle informazioni sulla struttura e sulla nuova attività.
NIENTE DI TUTTO QUESTO
Denunciamo invece l’assenza di trasparenza verso i colleghi in una fase delicatissima di cambiamento, che crea ansie ed incertezze, e la mancata informativa ai rappresentanti dei lavoratori territoriali su tempistiche, numero dei lavoratori coinvolti, luogo di lavoro e qualità dello stesso.
Prendiamo atto che i tanto decantati principi di considerazione, gentilezza e cura contenuti nelle slide aziendali sono per l’azienda solo parole prive di sostanza: se queste sono le relazioni con l’azienda sapremo come attrezzarci per tutelare con forza i legittimi diritti delle Lavoratrici e dei lavoratori.
I COORDINAMENTI RR.SS.AA ISP
AREE FIRENZE E PRATO-TOSCANA SUD-TOSCANA NORD
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN
Firenze, 29 maggio 2019
5 Mag 2019 | Firenze E Prato, Pistoia E Lucchesia, Toscana Sud, Umbria |
+22
Questi sono i giorni passati dall’ultimo incontro che abbiamo avuto con l’Azienda.
In quell’occasione, come riportato nel nostro comunicato del 10 aprile, il Direttore Regionale ebbe a dichiarare che i dipendenti di Intesa Sanpaolo “sono consulenti e non venditori”.
Adesso ci aspettiamo che tale dichiarazione diventi realtà:
LE PAROLE NON BASTANO
ciò che fa la differenza, che contraddistingue la serietà dell’interlocutore sono
I COMPORTAMENTI
L’Azienda il 10 aprile ha affermato che:
- non è previsto un numero minimo di appuntamenti in agenda
- non sono previsti budget individuali.
Ad oggi i COMPORTAMENTI non sembrano essersi adeguati alle dichiarazioni fatte.
E allora iniziamo a CONTARE quanti giorni saranno necessari all’Azienda per allinearsi ai comportamenti che lei stessa asserisce dover esser la normalità.
Il tempo è un importante parametro per misurare l’efficienza di una organizzazione (i risultati di budget ci risulta infatti debbano esser immediati).
Invitiamo tutti i lavoratori a continuare a segnalarci ogni comportamento indebito di cui dovessero essere testimoni.
Firenze, 2 maggio 2019
I COORDINAMENTI RR.SS.AA ISP
AREE FIRENZE E PRATO-TOSCANA SUD-TOSCANA NORD-UMBRIA
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN
11 Apr 2019 | Firenze E Prato, Pistoia E Lucchesia, Toscana Sud, Umbria |
Le domande del Sindacato:
“È previsto un numero minimo di appuntamenti con i clienti in agenda?”
“Sono previsti budget individuali?”
“Fuori orario di lavoro (la sera, il fine settimana, durante ferie, malattie, congedi…) l’Azienda richiede che i colleghi restino connessi (cellulare, tablet e mail) e/o svolgano attività lavorative o formative?”
La risposta univoca dell’Azienda: NO
“La formazione deve essere pianificata e in orario di lavoro?”
“L’Azienda tiene in debita considerazione eventuali rischi operativi derivanti dalla riorganizzazione in atto?”
La risposta univoca dell’Azienda: SI
Tutto il resto sono… PRESSIONI COMMERCIALI!!!!
Queste in sintesi le risposte importanti ottenute nella giornata del 10 aprile 2019 durante il primo incontro annuale con l’Azienda dopo la fusione dei marchi nella nostra Direzione Regionale.
Alla illustrazione del contesto economico attuale fatta dal Direttore regionale Luca Severini sono seguite le richieste del tavolo sindacale e l’evidenziazione delle criticità in cui versa in particolare la Rete dopo gli interventi di riorganizzazione e di applicazione della ennesima revisione del modello di servizio.
Abbiamo ribadito la necessità di consentire lo svolgimento della formazione in modalità flessibile per tutti i colleghi affinché ne sia garantita la corretta fruizione.
Abbiamo richiesto un adeguato supporto ai nuovi ruoli, fra cui quello dei gestori aziende retail.
Abbiamo ottenuto che sia data adeguata attenzione e trovate le soluzioni più appropriate rispetto ai team estero gravati da condizioni lavorative che a oggi ne impediscono un corretto funzionamento rispetto al modello, e in prospettiva la valutazione della creazione di nuovi distaccamenti.
Abbiamo ottenuto la disponibilità dell’Azienda a tenere in debita considerazione – ai fini della valutazione di circostanze che possano implicare contestazioni disciplinari – le condizioni di lavoro estremamente gravose e di eccessivo carico. Raccomandiamo comunque a tutto il personale la massima attenzione al rispetto della normativa aziendale e di legge.
Consapevoli che la realtà che si vive nel quotidiano e che abbiamo puntualmente rappresentato all’Azienda è ben diversa, invitiamo tutte le colleghe e i colleghi a segnalarci ogni comportamento difforme dalle dichiarazioni ufficiali dell’Azienda, in modo da consentire a queste OO.SS. di intervenire affinché tali comportamenti siano immediatamente riallineati a quanto dichiarato.
Firenze, 10 aprile 2019
I COORDINAMENTI RR.SS.AA ISP
AREE FIRENZE E PRATO-TOSCANA SUD-TOSCANA NORD-UMBRIA
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN
7 Mar 2019 | Firenze E Prato, Pistoia E Lucchesia, Toscana Sud |
In questa prima fase del post migrazione e del nuovo modello di servizio emerge in tutta evidenza l’improvvisazione con cui si è gestita una fase delicatissima di cambiamento: la pessima organizzazione del lavoro e la mancata pianificazione su trasferimenti e carichi di
lavoro si sta scaricando sui colleghi sempre più oberati dai soliti processi inefficaci, rallentati dalle difficoltà tecniche, e dalle solite, continue e inarrestabili priorità commerciali.
Denunciamo i ritardi nello svolgimento dei colloqui con i colleghi coinvolti nel cambiamento, e l’avvio di soluzioni organizzative che appaiono improvvisate e poco lungimiranti, come i poli estero sottodimensionati, la presenza di decine di gestori senza portafoglio e marginalizzati, i lavori di ristrutturazione delle filiali accorpanti ancora non definiti.
Nel frattempo l’azienda ci dice che non è stato raggiunto per la Bdt il budget 2018, a fronte dell’utile miliardario, per cui nessuna filiale accederà al sistema premiante dell’eccellenza, e si provvederà a modificare in modo sostanziale e peggiorativo il sistema di valutazione Performer, rifiutando di accogliere le richieste sindacali.
Non meravigliamoci ai road show se l’indice di gradimento interno precipita.
“Vogliamo rendere la nostra azienda il posto più bello in cui essere dipendenti, clienti, azionisti” è il mantra di Intesa Sanpaolo.
Certo lo è per i nostri azionisti, che vedranno remunerato lautamente il loro capitale, molto meno lo è per i nostri clienti, vittime dello stalking quotidiano spacciato per metodo commerciale, meno ancora lo è per una parte cospicua dei dipendenti – non certo dei
manager – schiacciati da continue richieste, processi inefficaci, impossibilità di reale formazione, ritmi insostenibili, in un caos giornaliero che ha il solo effetto di indebolire le nostre competenze e renderci meno consapevoli del ruolo che la legge ci impone.
Chiediamo risposte concrete alle questioni irrisolte, prima fra tutte la mancata applicazione dell’accordo sulle politiche commerciali, esigiamo un ascolto reale e non di facciata, una reale volontà di risoluzione dei problemi e il riconoscimento fattivo dell’impegno dei colleghi tutti, che sono il vero motore di questa azienda.
La credibilità si guadagna con i fatti concreti, non con slogan ipocriti e frasi a effetto.
Fisac Cgil Intesa Sanpaolo Toscana
8 Gen 2019 | Firenze E Prato, Pistoia E Lucchesia, Toscana Sud, Umbria |
Non abbiamo neanche fatto in tempo a riporre le decorazioni natalizie, con il loro portato luccicante di obiettivi raggiunti, che l’alba del nuovo anno vede senza soluzione di continuità le truppe cammellate della filiera commerciale schierate all’attacco del budget 2019.
Come buon auspicio per l’anno che ci aspetta vogliamo ricordare alcuni principi alla base degli accordi nazionali e aziendali sul tema delle politiche commerciali, soprattutto a quei capi area e direttori commerciali che stentano a tutt’oggi a capirne la portata:
- “le comunicazioni aziendali siano improntate al rispetto della normativa vigente, senza messaggi fuorvianti, vessatori o lesivi”. Una mail scritta in maiuscolo neretto, con svariati punti esclamativi o interrogativi alla fine di una frase non è una buona idea se si sta comunicando fra persone legate da un rapporto di lavoro professionale. Si parla di lavoro, appunto, non di sentimenti feriti. L’emotività lasciamola nell’ambito che le compete.
- “le riunioni di orientamento commerciale siano effettuate nel rispetto delle norme sulla prestazione lavorativa”. L’azienda non è casa nostra, la permanenza al di fuori dell’orario deve essere autorizzata e di conseguenza remunerata.
- “il monitoraggio per la verifica degli andamenti commerciali sia attuato tramite modalità strutturate, al fine di inibire, ai vari livelli, condotte improprie e indebite pressioni”. Strutturate vuol dire che è l’azienda che mette a disposizione i mezzi, il singolo non può inventarsi a suo piacimento uno strumento di controllo al di fuori di quelli già in dotazione, come se gestisse la sua contabilità familiare. Non sono ammessi budget personali, ma solo per unità operativa che si organizzerà, tramite il lavoro di squadra, per raggiungerli.
- ”la rilevazione dei dati commerciali sia effettuata, di norma, attraverso l’utilizzo degli strumenti approntati e messi a disposizione dall’azienda, evitando gli abusi, l’eccessiva frequenza e le inutili ripetizioni”. Idem come sopra. Oppure pensiamo che Intesa Sanpaolo non abbia i mezzi informatici per avere, nell’istante in cui uno qualunque dei manager decidesse di farlo, ogni dato possibile sui prodotti collocati e sui contratti stipulati? Se i dati non sono aggiornati non è un problema del singolo lavoratore, non spetta a lui/lei supplire a una lacuna riempendo un file o una mail o un pizzino di carta, ma è l’azienda che a livello informatico deve provvedere a risolverla.
Possiamo e dobbiamo rifiutarci di compilare reportistica manuale su dati messi a sistema dall’azienda.
Facciamolo, tutti insieme.
Ribadiamo inoltre l’ennesima precisazione sul metodo: il metodo è un mezzo, non è di per sè contrattualmente regolato, nessun accordo sancisce l’obbligo di un numero minimo di appuntamenti in agenda né tanto meno l’obbligo di un numero minimo di vendite.
Chi impone questo infrange le norme. Dobbiamo rigettare l’idea di produzione come se si trattasse di cottimo. Non siamo in una fabbrica agli albori del 900. In Intesa si vendono servizi e assicurazioni, si fa credito, si intessono relazioni di fiducia,
non si produce oggettistica di lusso per pochi eletti al vertice, che beneficiano dei frutti del nostro lavoro con premi variabili non conoscibili ma sicuramente immensamente superiori a quelli dei loro sottoposti, anche se direttori di filiale, e con zero responsabilità amministrative e normative.
Ricordiamoci che l’unico faro, nel caos strumentale e funzionale dei processi che non funzionano, della normativa inaccessibile e delle continue priorità, che ci rende tutti più manipolabili, è lavorare per l’interesse del cliente e in sicurezza, evitando rischi di provvedimenti disciplinari e controversie varie.
Buon anno a tutti, all’insegna del rispetto e della dignità.
7/1/2018
Coordinamento Rsa Fisac Cgil Toscana Umbria
22 Nov 2018 | Firenze E Prato |
Martedì 20 novembre si è svolto il consueto incontro trimestrale con l’Azienda, iniziato con l’illustrazione dei risultati commerciali che vedono performance particolarmente positive del Retail e una tenuta di Imprese e Personal. Abbiamo evidenziato, rispetto alle condizioni di lavoro, il perdurare di una distonia tra la visione aziendale e la realtà rappresentataci dai colleghi. I risultati a dir poco eccellenti, conseguiti dal nostro territorio, soprattutto in tema di tutela, non trovano riscontro nella percezione dei colleghi che si sentono schiacciati dalle priorità giornaliere e dai mille monitoraggi, non sentendosi valorizzati nemmeno al raggiungimento – e spesso al superamento – degli obiettivi. Le nostre numerose segnalazioni, di comportamenti scorretti, spesso anche lesivi della dignità delle persone (per l’arroganza, le modalità, le ingerenze) e di reportistica inutile, che serve solo a tenere sotto pressione, dimostrano che il fenomeno non può essere derubricato a semplice eccezione o eccessività del singolo capo (come di norma ci viene risposto). Siamo in presenza di un modus operandi che distrugge la motivazione di colleghe e colleghi e impedisce – obbligando a una visione di breve periodo – di avere consapevolezza delle vere strategie e mission del Gruppo.
L’evoluzione del modello di servizio nelle nostre Aree (così come in Area CR Pistoia e Lucchesia) sarà applicato al completamento della fusione dei marchi prevista per febbraio 2019. L’Azienda procederà con le valutazioni rispetto all’impianto delle nuove figure di gestore aziende retail, coordinatore di relazione, gestore enti e rafforzamento del comparto estero nelle filiali imprese. Al momento, ha dichiarato l’Azienda, non sono ancora definiti i numeri di portafogli che si creeranno, né l’esito della riportafogliazione della clientela imprese, né elenchi di filiali in cui verranno creati i team di gestori imprese retail o di filiali imprese su cui verranno creati i team di addetti estero, ……
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9 Ott 2018 | Firenze E Prato |
In seguito alla lettera inviata ai colleghi in servizio dall’Associazione Pensionati della Cassa di Risparmio di Firenze in merito al progetto di confluenza del Fondo ex Esonerato, si rendono necessari alcuni chiarimenti onde evitare fraintendimenti e/o possibili strumentalizzazioni.
Nelle prossime settimane le delegazioni trattanti di FABI, FIRST/CISL, FISAC/CGIL, UILCA, UNISIN FALCRI SILCEA SINFUB saranno convocate per affrontare il tema della confluenza del Fondo di Previdenza ex Esonerato nel Fondo di Gruppo Intesa.
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28 Set 2018 | Firenze E Prato |
Al rientro dalle ferie assistiamo all’ennesima recrudescenza delle pressioni commerciali sui collocamenti di prodotti finanziari e assicurativi.
Riteniamo utile un rapido riepilogo dei nostri doveri professionali, a difesa della nostra stessa professionalità e per evitare eventuali future controversie con la clientela:
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28 Lug 2018 | Firenze E Prato |
Quello che abbiamo richiesto è un cambiamento significativo di passo che chiarisca alle figure di coordinamento che i dipendenti bancari non hanno un obbligo di risultato, aspetto di cui l’Azienda stessa è ben consapevole tanto più quando afferma che:
- il famoso metodo è appunto un metodo di lavoro da seguire, ma non è l’appuntamento o il successo in più o meno che rende sanzionabili!
- l’obiettivo è rendere i gestori sempre più autonomi e consapevoli nella gestione dei portafogli… – COME SI POSSA CONCILIARE L’AUTONOMIA CON I REPORT E LE CONTINUE “PRIORITÀ” ANCORA PERALTRO CI È IGNOTO!
- i risultati vanno osservati come processi e non “guardando al singolo fotogramma” e l’elemento distintivo è la qualità della relazione complessiva con il cliente
A tale proposito l’Azienda ha concordato circa il fatto che la corretta relazione con il cliente possa sì prevedere un contatto volto a saggiare il mero interesse per nuovi prodotti, ma che l’attività di proposizione avvenga sempre al momento in cui le specifiche tecniche dei prodotti siano disponibili e non si trasformi in una sorta di “prevendita”.
L’Azienda ha anche ammesso che i comportamenti dei ruoli di coordinamento necessitano ancora di interventi correttivi.
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22 Lug 2018 | Firenze E Prato |
UN ACCORDO VALE…SOLO SE VIENE RISPETTATO
Lunedì 23 luglio si terrà il consueto incontro trimestrale con l’Azienda. Stavolta vi scriviamo PREVENTIVAMENTE portando a conoscenza di quali sono, ancora, i problemi non risolti nella nostra realtà, che POTREBBERO TROVARE SOLUZIONE CON
L’APPLICAZIONE DELL’ACCORDO SULLE POLITICHE COMMERCIALI
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6 Lug 2018 | Firenze E Prato, Toscana Sud |
Uno dei compiti principali del sindacato è quello di negoziare accordi, rispettarli e farli rispettare con tutti i mezzi.
Diciamo allora con chiarezza che, anche se l’Azienda è naturalmente legittimata a fornire ai dipendenti mezzi e obiettivi, non esiste dal punto di vista contrattuale e legale alcuna norma che obblighi i colleghi ad inserire un numero minimo di appuntamenti in ABC, dal momento che in banca non esiste il lavoro a cottimo.
Esiste uno strumento di lavoro che è l’agenda elettronica che deve essere utilizzata in orario di lavoro per gestire al meglio le esigenze della clientela e l’organizzazione del lavoro, nell’interesse della clientela stessa e della banca per la quale lavoriamo.
Chiunque sostenga il contrario, per iscritto o anche solo verbalmente, dal vivo o in call conference, a qualsiasi livello della scala gerarchica aziendale si trovi, mente sapendo di mentire, trasformando un mezzo tecnico come l’agenda elettronica in strumento di pressione indebita, magari per assecondare le manie di grandezza di qualche zelante superiore gerarchico che spinge molto sui risultati immediati senza rendersi conto che non è nel breve che si fanno gli interessi dell’Azienda, tantomeno della clientela e dei lavoratori.
La stessa Azienda, in occasione dell’incontro trimestrale di aprile, a domanda precisa ha risposto che non esiste nessuna disposizione aziendale che stabilisca il numero minimo di appuntamenti, anche perché diversamente avrebbero palesato una violazione del ccnl, e sappiamo bene quanto il gruppo Intesasanpaolo rispetti le regole e chieda ai suoi dipendenti di fare altrettanto.
Il numero degli appuntamenti non può essere un parametro per quantificare la “collaborazione attiva e intensa” che ognuno di noi è tenuto a prestare. Il “metodo” è un modo di lavorare e non un mezzo per perseguitare i lavoratori: non può trasformarsi in obiettivo a prescindere.
Invitiamo tutti voi a farci pervenire le segnalazioni inerenti a comportamenti come questi che non sono conformi ai contratti vigenti.
Non tollereremo ulteriori forzature alle verità sancite dal contratto nazionale e dagli accordi firmati. Chi avesse ancora l’ intenzione di farle sappia che se ne assume personalmente la responsabilità.
Il Coordinamento delle RSA FISAC CGIL Gruppo Intesasanpaolo Toscana
5 LUGLIO 2018 FISAC
CLICK QUI PER IL VOLANTINO IN FORMATO PDF
28 Giu 2018 | Firenze E Prato |
A oggi, dopo l’ultimo incontro con l’Azienda avvenuto il 16 aprile scorso e alle soglie della trimestrale di Area che si terrà il 23 luglio, non abbiamo registrato alcun miglioramento nei comportamenti di moltissimi capi né il rispetto degli impegni presi e degli accordi sottoscritti.
Un esempio evidente è stata la pressante richiesta fatta ai colleghi in occasione di emissioni di obbligazioni in dollari di previsioni di vendita. Peccato che il contatto della clientela non potesse realizzarsi con il supporto di adeguata informativa circa le specifiche tecniche e la rischiosità del prodotto, né tanto meno il corretto codice ISIN!
A ciò si aggiungano i tempi risicatissimi in cui i colleghi avrebbero dovuto contattare la clientela, procedere ai collocamenti e tutto ciò letteralmente smontando la programmazione del lavoro e degli appuntamenti già fissati in precedenza secondo i dettami aziendali!
Riteniamo che tutto ciò sia rappresentativo di quanto le modalità di lavoro richieste alle colleghe e ai colleghi siano poco rispettose della loro professionalità. Professionalità che in base al recente accordo Aziendale (8.02.17) indica che “Le parti si danno atto che il mancato raggiungimento degli obiettivi quantitativi commerciali di per sé non determina una valutazione negativa e non costituisce INADEMPIMENTO DEL DOVERE DI COLLABORAZIONE ATTIVA ed INTENSA ai sensi, rispettivamente, degli art 75 e 38, comma 2 del CCNL 31 marzo 2015”.
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17 Apr 2018 | Firenze E Prato, Toscana Sud |
Il 16 aprile le organizzazioni sindacali hanno avuto un confronto con i rappresentanti aziendali a Firenze in occasione dell’incontro annuale di Direzione Regionale Toscana Umbria.
Fra i temi trattati (e riportati nel volantino) ha prevalso quello delle pressioni commerciali, coadiuvate e aggravate da un metodo di lavoro (numero appuntamenti, lavorazione liste) che abbiamo denunciato come ulteriore strumento di stress e di inutile ansia che non facilita il raggiungimento dei risultati. Abbiamo poi parlato di carenza di organico anche in vista delle uscite per esodo, delle valutazioni delle prestazioni spesso agite non correttamente, della fruizione della sospensione volontaria dal lavoro spesso ostacolata, di piani ferie condizionati al raggiungimento di obiettivi (!!), poca chiarezza sul corretto utilizzo dell’iphone e tutto il resto che si trova sul volantino e di cui parleremo nelle imminenti assemblee.
Ma abbiamo anche a lungo parlato delle difficoltà (tecniche e organizzative) ancora presenti nell’ambito della incorporazione delle ex banche venete, in particolare nell’area pratese (ex Pop Vi): dopo una migrazione fra le più difficili, disorganizzate e frettolose a danno di colleghi e clienti (e ancora è un mistero il perché sia accaduto questo!!) le filiali ISP continuano ad avere serie carenze in termini di formazione (in particolare per chi da un giorno all’altro è passato dalla gestione di privati a quella delle imprese), possibilità reale di rispetto degli orari, cambio delle procedure che ha generato la perdita o il difficilissimo recepimento del pregresso delle posizioni clienti in particolare nella scadenza fidi). Sono stati pochi gli intrecci fra colleghi delle due banche e chi è stato distaccato da subito nelle nuove filiali è stato spesso lasciato solo a gestire situazioni particolarmente difficili. Abbiamo chiesto all’Azienda di intervenire con risorse, logistica e apparecchiature affinché la situazione si normalizzi e consenta ai nuovi colleghi di lavorare con la necessaria serenità.
Toscana Umbria Incontro 16 04 18
8 Mar 2018 | Firenze E Prato |
In questi ultimi mesi la cronaca ci ha raccontato come la violenza sessuale, fisica, psicologica non sia più grave della violenza economica, quella che come Cgil abbiamo modo di verificare quotidianamente:
- Differenze salariali di genere che dipendono ancora da una marcata e forte premialità della “presenza” al lavoro a scapito di chi si assenta per accudimento familiari, maternità (assenze che più facilmente interessano le donne), malattia. Lo sperimentiamo anche nella nostra Azienda dove la costruzione del PVR e dei percorsi professionali ha oggettivamente penalizzato molte madri e molti part time (che in stragrande maggioranza sono donne). E dove il part time è diventato sempre e solo un problema (nell’oggettiva carenza di organici e nell’adozione di algoritmi che non consentono flessibilità dei carichi di lavoro e degli obiettivi da raggiungere)
- Scarsità di posti di lavoro (l’occupazione femminile è pari a circa il 49% contro il 67% di quella maschile: entrambe ben lontane dal 75% fissato dall’UE per il 2020)
- Mancanza di servizi pubblici che aiutino a conciliare vita e lavoro e rigidità di molti datori di lavoro nel riconoscere forme di flessibilità nella gestione del tempo
- Precarietà, basse retribuzioni, indebolimento dei diritti che facilitano la ricattabilità di uomini e donne da parte dei loro superiori/datori di lavoro: nel caso delle donne la ricattabilità ha spesso a che vedere con richieste di disponibilità e favori sessuali che sfociano nel reato di stalking e di molestieVi invitiamo a partecipare alle iniziative di NonUnaDiMenoFirenze e Women’s March Florence
ore 15:30 in Piazza SS. Annunziata a Firenze con musica, spettacoli e microfono aperto
ore 18:00 corteo indecoroso per le strade della città fino a Piazza Santo Spirito
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8 Mar 2018 | Firenze E Prato |
Intesasanpaolo chiude per ferie!!
È questa la grande novità: l’Azienda ha deciso di sperimentare in alcune filiali la chiusura in giornate che fino allo scorso anno erano lavorative. Chi lavora nelle unità operative prescelte dovrà considerarsi forzosamente in ferie nei giorni di chiusura programmata. UNA DIFFERENZA NON DA POCO RISPETTO A QUANTO AVVENUTO IN PASSATO !!
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1 Mar 2018 | Firenze E Prato |
Lettera aperta all’Azienda sulla rigidità con cui sono stati gestiti i disagi relativi alla mobilità nella giornata del Primo Marzo 2018 e sulla mancanza di preventive indicazioni univoche e chiare in previsione dell’allerta meteo.
“Come rappresentanze sindacali, riteniamo assurdo, inutile e dannoso un tale comportamento delle gestioni del personale e chiediamo che sia data la possibilità di far lavorare i colleghi anche in altre agenzie, previa valutazione della concreta possibilità di raggiungerle in sicurezza, e per coloro che non sono riusciti a recarsi nella propria filiale sia riconosciuto un permesso retribuito che non comporti decurtazione di ferie…… Non vorremmo pensare che si ragioni una mera logica di anticipo del budget delle ferie.”
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16 Nov 2017 | Firenze E Prato |
IL NUOVO NUMERO DI FISAC SOSTIENE
“SPECIALE INTESASANPAOLO” TOSCANA
Gli argomenti di questo mese:
– ex banche venete: conosciamo i nuovi colleghi
– ivass: la farsa della formazione
– i video e le filiali: non chiudiamo il discorso
– 25 novembre: la violenza contro le donne e’ una sconfitta per tutt*
– bene sapere che: “il medico competente”
– il nostro saluto a Paolo e Fabio
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10 Ago 2017 | Firenze E Prato |
Ci sono filiali in cui sono state rilevate temperature altissime, con punte che hanno toccato più di 34°C, prive di ricambio d’aria a causa dell’assenza di finestre apribili sull’esterno e con livelli di umidità che rendono alcune di queste, veri e propri “rettilari”.
Appare del tutto evidente che le criticità non nascono solo dalla eccezionalità della situazione climatica, ma da impianti inidonei, o non adeguatamente manutenuti, e da interventi di ripristino della funzionalità degli impianti di condizionamento inefficaci, non tempestivi ed in alcuni casi non risolutivi.
RITENIAMO CHE QUANTO STA ACCADENDO SIA INACCETTABILE E CHE L’AZIENDA NON STIA AFFRONTANDO CON LA DOVUTA URGENZA IL RIPRISTINO DI IDONEE CONDIZIONI LAVORATIVE, nonostante l’impegno preso dall’Azienda stessa, in occasione dell’ultimo incontro trimestrale a seguito delle nostre segnalazioni, a monitorare l’efficacia degli interventi della ditta di manutenzione.
Abbiamo pertanto inviato all’Azienda una lettera in cui, stanti i precisi obblighi di legge (D. Lgs. n.81/2008) in capo al datore di lavoro riguardo alle condizioni in cui operano i dipendenti (temperature nei locali adeguate all’organismo umano durante il tempo di lavoro; obbligo di provvedere alla difesa dei lavoratori contro le temperature troppo alte o troppo basse mediante misure tecniche localizzate), abbiamo richiesto che sia assicurata la vivibilità degli ambienti di lavoro e sia valutata con la massima urgenza anche l’eventuale autorizzazione alla chiusura delle unità operative per le quali non sia possibile ripristinare le condizioni lavorative e di accoglienza della clientela in tempi brevi, nel rispetto dei criteri di salubrità previsti dalla normativa vigente, prevedendo lo spostamento dei colleghi in agenzie/uffici limitrofe.
Nel caso in cui non siano date celeri risposte, ci siamo altresì riservati, di segnalare le situazioni più problematiche agli uffici ASL locali per gli interventi di loro competenza.
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19 Lug 2017 | Firenze E Prato |
Nel recente incontro trimestrale con le organizzazioni sindacali L’Azienda ha riconosciuto la professionalità e capacità dei colleghi nel fronteggiare le varie problematiche quotidiane, continuando però, come scriviamo più avanti, a MINIMIZZARE STRESS DA LAVORO CORRELATO E SITUAZIONI LAVORATIVE SULLA RETE ORMAI DA TEMPO INSOSTENIBILI !!!
– clima e relazioni interne, aggravate da richieste esose di reportistica nonostante le funzionalità di ABC (criticità evidenziate anche dalle dimissioni dalla banca e nelle numerose certificazioni di malattie);
– carichi di lavoro aumentati anche nell’operatività (gli obiettivi commerciali creano il rischio di tralasciare scadenze che spesso sfuggono di mano): scrivania colma di pratiche da fare, ma contemporaneamente devono esser lavorate le liste su ABC come priorità. La confliggenza di compiti indicati tutti come prioritari genera stress, frustrazione con conseguente demotivazione e rassegnazione;
– formazione insufficiente perché incentrata su contenuti commerciali e poco efficace nel fornire alle persone gli strumenti per lavorare in sicurezza – compresa IVASS – .
Se davvero l’Azienda vuole coinvolgere i colleghi deve far loro capire quali sono gli obiettivi di medio-lungo termine e “dove stiamo andando” perché nella quotidianità questo sfugge. Campagne e liste mensili da lavorare prioritariamente nei primi quattro giorni del mese allontanano le persone dal contesto più ampio e dai processi in cui il loro lavoro si inserisce.
Un ulteriore disagio nasce dal “clima” atmosferico. Abbiamo segnalato che il cambio della ditta manutentrice di impianti condizionamento ha causato problemi grossi, in quanto la ditta non è stata in grado in alcuni casi addirittura di gestire i macchinari di alcune tipologie installate e ha sbagliato timing non conoscendo il territorio (filiali più vecchie e più esposte al sole dovevano magari partire prima nel rispetto dei termini di legge).
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7 Lug 2017 | Firenze E Prato |
Si sono svolte nei giorni scorsi le elezioni dei componenti di parte sindacale all’interno di ALI, Associazione Lavoratori Intesasanpaolo, associazione che dal 2017 ha sostituito e riunificato tutti i “cral” delle aziende appartenenti al Gruppo ISP.
Ali si articola sul territorio con 7 Consigli Territoriali, Gruppi e Sezioni tematiche. I soci, attivi e pensionati, e i loro familiari (ma c’è anche la possibilità di iscrivere soci esterni) possono usufruire di agevolazioni (scontistica e contributi diretti) per ogni attività del tempo libero ma anche per servizi alla persona, in particolare per i figli (dai libri scolastici ai centri estivi).
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15 Mag 2017 | Firenze E Prato |
Con questo numero del periodico Fisac Sostiene della Fisac Cgil Toscana, interamente dedicato a Intesasanpaolo Toscana, inauguriamo una serie di pubblicazioni monografiche che ci consentiranno di affrontare temi più specifici del nostro territorio, in modo più diretto e veloce. Speriamo di incontrare il gradimento di tutti e soprattutto di avere feedback, idee e proposte su argomenti trattati o da trattare.
Fisac Intesasanpaolo Toscana
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27 Feb 2017 | Firenze E Prato |
Lo scorso 22 febbraio si è svolto il primo incontro della Direzione regionale Toscana e Umbria alla presenza del Direttore Generale Luca Severini, dei direttori commerciali Lorella Spaccini, Vincenzo De Marino e Stefano Visone, e come di consueto delle Relazioni Industriali e della funzione del personale di regione e delle aree interessate.
L’incontro si è aperto con il saluto da parte del nuovo Direttore Generale, già noto sul nostro territorio per aver ricoperto ruoli operativi nell’area, e con l’illustrazione degli ottimi risultati ottenuti da inizio anno nella nostra Direzione Regionale: tra le dieci voci del focus in ben otto di queste abbiamo un andamento superiore alla media di Banca dei Territori.
Ai Direttori Commerciali abbiamo raccomandato di essere più attenti – anche tramite i Direttori di Area – alle problematiche dei Gestori nella lavorazione dei rispettivi portafogli, analizzando e confrontandosi con loro per le eventuali criticità rilevate, non limitandosi solo al controllo del raggiungimento dei risultati. Pur comprendendo la necessità di una focalizzazione sugli obiettivi e di una sana tensione al risultato, abbiamo ribadito come ciò continui a oggi a produrre in alcuni casi effetti distorsivi se non addirittura pressioni a nostro giudizio inaccettabili, soprattutto quando sfociano in vere e proprie malattie professionali dovute allo stress. Il sovrapporsi di numerose priorità rende troppo spesso ingestibile il lavoro quotidiano. L’invito dei responsabili a vari livelli a mettere solo contatti positivi (anche se non veritieri) pur di esitare una campagna, magari pure mettendo in competizione i colleghi fra loro o la rete con le filiali on line non aiuta certo ad alimentare un clima positivo e le dovute sinergie. Comportamenti tutti che allontanano nei fatti dal raggiungimento degli obiettivi e dalla loro condivisione. Il Direttore generale in proposito ci ha risposto sottolineando come l’attenzione debba esser posta sul contattare il cliente e non sul risultato ottenuto, attenendosi a quello che è il modello di servizio e non ad interpretazioni di altro genere
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18 Nov 2016 | Firenze E Prato |
Firenze 16 nov 2016. Una collega è stata oggetto di una vile e violenta aggressione da parte di un cliente per futili motivi costringendo la stessa a un immediato ricovero in ospedale per le cure del caso. L’intera vicenda, oggetto di indagine da parte delle forze dell’ordine, conferma quanto da noi più volte denunciato ossia la difficile situazione in cui si trovano a dover operare i colleghi. Situazione determinata da un contesto economico e da una rabbia sociale che le aziende del settore non possono non considerare fattore di rischio per lavoratrici e lavoratori.
Alla collega va tutta la nostra solidarietà.
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