Archivio Lombardia Nord

SERVE CHIAREZZA !

La consulenza bancaria ai tempi del Covid 19

Con l’obbiettivo di adeguare l’attività della Banca a quanto stabilito dal DPCM datato 3 Novembre 2020, i responsabili aziendali della funzione Salute e Sicurezza hanno predisposto un documento indirizzato ai colleghi operanti in zona rossa. Il documento recita così: “Tutte le filiali ricevono esclusivamente per appuntamento e solo previo screening telefonico, per un set limitato di operazioni che trovate indicate in allegato”. Nell’allegato sono elencate tutte le operazioni che i clienti della Banca potranno effettuare previo appuntamento fino a nuova disposizione: si tratta di una lista limitatissima di operazioni di cassa alle quali si aggiunge la “stipula di atti di compravendita immobiliare e mutui”. Lo stesso documento precisa che: “Resta salva la possibilità per il Direttore di Filiale di valutare eventuali deroghe per casi eccezionali non diversamente gestibili e nel rispetto del distanziamento e della capienza massima dei locali”.

La Banca ha poi UFFICIALMENTE pubblicato orari e operazioni consentite direttamente sul sito internet  non solo i colleghi ma anche i clienti, dunque, conoscono bene quali sono le operazioni consentite nelle filiali. Tutte le altre operazioni sono ESCLUSE. E le funzioni aziendali competenti in materia hanno confermato ai sindacati che è proprio così a meno che, come ci è stato riferito, non siano i clienti ad insistere nel voler fissare un appuntamento per “presunte indifferibili” necessità.

Nonostante ciò, come se niente fosse, le pressioni commerciali non conoscono tregua: ai colleghi delle filiali ubicate in zone rosse continuano ad essere inviate mail nelle quali si invita a sviluppare i contatti con la clientela operando, per quanto possibile, con le offerte a distanza. Nessun accenno all’eccezionalità della situazione, alla obbligatorietà dei comportamenti da tenere, alle possibili conseguenze del mancato rispetto delle regole. Assurdo!!! Surreale!!! Alla luce di quanto prescritto dalla nostra Banca, semplicemente NON SI PUO’ contattare la clientela invitandola ad accedere ai locali delle filiali interessate: la proposta della sottoscrizione di una polizza, l’invito a valutare la sottoscrizione di un nuovo fondo comune non sono operazioni indifferibili e, soprattutto, non sono incluse nella lista delle operazioni effettuabili in presenza. Solo l’”Offerta a distanza” è il canale consentito per lo svolgimento dell’ordinaria attività commerciale e di consulenza. Ricordiamo ai colleghi che la responsabilità per le azioni intraprese è personale e purtroppo non ricade su chi, dalle sue stanze, anche ai tempi del COVID 19 richiede il raggiungimento di obbiettivi di vendita francamente inopportuni nella situazione che stiamo vivendo.

COORDINAMENTO RSA FISAC – LOMBARDIA NORD

MA QUALE VELOCITÀ?

Reattività, flessibilità, velocità”: Intesa Sanpaolo ci vuole così!

A ribadirlo è stato il Dott. Barrese nell’ultimo livecast del 24 Settembre, con riferimento all’auspicato modus operandi dei lavoratori della Banca. Quanto alla reattività e alla flessibilità, per ora ci limitiamo ad esternare un paio di riflessioni, ma ci ripromettiamo di entrare nei dettagli nel prossimo futuro.

Riteniamo arduo immaginare un lavoratore più flessibile e reattivo del dipendente Intesa Sanpaolo, il quale durante la sua giornata lavorativa deve: occuparsi di lavorare le liste dei clienti, contattare la clientela, programmare gli incontri (per i gestori di filiale almeno 5, secondo quanto “suggerito” dall’azienda), partecipare alle frequenti e spesso improvvise riunioni Skype, occuparsi di tutte le incombenze amministrative, spesso foriere di insidiosi pericoli di perdite patrimoniali (ci riferiamo a successioni, disconoscimenti carte, operazioni internet, risposte ai reclami in esponenziale aumento), rispondere al telefono (altrimenti il KPI soffre….), lavorare pratiche di mutuo o finanziamento, proporre investimenti, studiare il funzionamento dei prodotti che propone e delle procedure operative, leggere la normativa e “studiare” i corsi, e non farli scorrere senza ascoltarli o leggerli durante la giornata lavorativa perché, appunto, manca il tempo….. Il tutto, poi, in un ambito lavorativo in cui il personale è sempre più risicato, a seguito dei continui e cospicui tagli (la solita e più volte ribadita CARENZA DI PERSONALE).

Reattività e flessibilità, però, possono ben poco quando manca la velocità (ovviamente il Dott. Barrese si riferiva a quella dei dipendenti….. Ça va sans dire!).

Ci sfugge quale tipo di credibilità possa avere una Banca nel parlare di velocità quando i suoi dipendenti sono costretti a barcamenarsi tra procedure che si bloccano in continuazione, tempi biblici di risposta dei programmi, rotelle che girano all’infinito sullo schermo fino a quando l’immancabile faccina rossa dall’espressione dispiaciuta segnala la mancata conclusione delle procedura….il tutto con la clientela che assiste impotente e rassegnata alle falle tecnologiche del gruppo bancario più importante d’Italia.

Abbiamo invitato i lavoratori a segnalare le disfunzioni tecnologiche all’Help Desk con apertura ticket seguendo il percorso: La mia scrivania – Applicazioni – Applicazioni Web oppure La mia scrivania – Postazione di lavoro – PC fisso. 

I colleghi del supporto tecnologico fanno ciò che possono e, dopo aver provveduto all’inutile pulizia del pc dai files non utilizzati e dai cookies, rispondono immancabilmente che “il problema della lentezza dei pc è in analisi”, in alcuni casi riferiscono espressamente che il modello del pc utilizzato dai colleghi è obsoleto, e poi chiudono il ticket – naturalmente senza risolvere il problema – con l’immancabile frase che l’azienda ha disposto di utilizzare: “A seguito di analisi effettuate il pc ha evidenziato un rallentamento con conseguente degrado delle performance legato alla necessità di innalzare i requisiti di sicurezza dei sistemi. Si stanno valutando delle soluzioni atte a mitigare il degrado da applicare all’intero parco PC”.

In un quadro generale di riduzioni continue di organico, la Banca ci chiede di essere reattivi, flessibili e veloci ma ci lascia andare allo sbando di fronte alle richieste dei clienti, facendoci lavorare con macchine che, allo stato attuale, risultano più somigliare a vecchie caffettiere che a moderni PC funzionanti.

“Una Banca “campione d’Europa per valore di borsa e per capacità di generare utile netto” (Messina dixit!), non può far lavorare i propri dipendenti con mezzi inadeguati soprattutto quando la stessa Banca pretende velocità e si affida a società di consulenza per sminuzzare l’operatività quotidiana del dipendente, analizzarla ed assegnare ad ogni attività una presunta tempistica massima di esecuzione. Che senso ha programmare nel dettaglio un insieme di attività e procedure se il presupposto del corretto funzionamento delle attività (ovvero il funzionamento dei PC) viene meno?

Verrebbe da chiedersi se non sia il caso che i vertici aziendali, prima di occuparsi della velocità dei dipendenti, operino  un’attenta analisi sulla propria reattività e velocità nel risolvere le fondamentali problematiche che non ci permettono il normale espletamento dell’attività lavorativa: dal problema tecnologico all’inopportuna introduzione di nuove  procedure (NAG, NUOVO ABC, CRUSCOTTO POTERI tanto per fare degli esempi), dal funzionamento delle task force al gestore remoto, dalla rivalutazione del ruolo degli specialisti all’inadeguatezza dei presidi sanitari (ricordate la vicenda PLEXIGLASS?), dalle pressioni commerciali alla programmazione della formazione, fino ad arrivare all’ormai improcastinabile carenza di personale.

 

COORDINAMENTO RSA FISAC – LOMBARDIA NORD

 

TRIMESTRALE AREA LOMBARDIA NORD — 25/10/2018 IL MALESSERE E’ QUOTIDIANO

Giovedì 25 ottobre u.s., a Bergamo in Via Camozzi, 27 si è svolto l’incontro Trimestrale dell’Area Lombardia Nord ai sensi dell’art. 6 del Protocollo delle Relazioni Industriali 15 dicembre 2017.

In rappresentanza dell’azienda presenti:
Stefano Tura, dell’Ufficio di Direzione Centrale Risorse Umane Relazioni Industriali; Lorena Mantica, Responsabile Personale e Assistenza Rete Lombardia; Fabio Vavassori, Coordinatore Territoriale Personale e Assistenza Rete di Bergamo, Sondrio e Lecco; Cristina Basei, Direttore Commerciale Personal Lombardia; Massimo Marra, Responsabile della unità DC IM PI Lombardia; Gianluca Soldati, della Progettazione Sicurezza Fisica.

L’incontro è iniziato con l’intervento del Direttore Commerciale Personal Lombardia che ha sottolineato, come se fosse una novità e non fosse evidente a tutti, che stiamo attraversando un momento particolarmente difficile e che la funzione commerciale è impegnata a fornire assistenza e ad affiancare tutti i gestori per aiutarli nell’attività di consulenza e di gestione della clientela.

Con fermezza abbiamo espresso tutta la nostra perplessità su queste dichiarazioni: non rileviamo un reale supporto a chi lavora in prima linea, ma, al contrario, continuiamo ad assistere a una predominante e non giustificata attività di raccolta dati facilmente estraibili, in tempo reale, dalle procedure di cui l’azienda si è dotata da tempo.

Nell’Area Lombardia Nord, così come nel resto d’Italia, l’ossessione per il raggiungimento dei risultati si manifesta in un monitoraggio continuo che è diventato insostenibile per chi lo subisce.

Vogliamo che le lavoratrici e i lavoratori di Intesa Sanpaolo sappiano che abbiamo denunciato all’azienda il malessere che quotidianamente vivono sul proprio posto di lavoro.

Grazie alle vostre segnalazioni, abbiamo avuto la possibilità di consegnare all’azienda uno dei tanti prospetti excel che circolano in rete: siamo rimasti esterrefatti per lo stupore del Direttore Commerciale Personal Lombardia di fronte a questo documento che ha dichiarato di non aver mai visto prima. E’ evidente che si tratta di comportamenti censurabili da attribuire all’iniziativa di qualche singolo manager/responsabile, facilmente individuabile, e per il quale abbiamo chiesto all’azienda di fare chiarezza.

E’ opportuno ricordare che l’articolo 2104 del codice civile prevede che il lavoratore debba usare, nell’esercizio della sua attività, la diligenza richiesta dalla natura della prestazione per l’interesse dell’impresa e di quello generale della nazione. Uno dei requisiti fondamentali della prestazione lavorativa è rappresentata dal fatto che il dipendente deve lavorare in maniera diligente, vale a dire secondo standard che siano, dal punto di vista quantitativo e qualitativo, quantomeno minimi. Un’altra regola generale che riguarda il rapporto di lavoro, specie quello bancario, è che l’obbligazione che si pretende in capo al lavoratore non sia di risultato, ma sia un’obbligazione di mezzi. In altre parole non è richiesto al lavoratore di raggiungere un determinato standard o un determinato numero minimo di “pezzi” prodotti, ma si richiede che il lavoratore, nell’esercizio della sua attività, utilizzi la normale diligenza, cioè metta in pratica le regole che il datore di lavoro si è dato. Quindi: pretendere che vengano contatti minimi con la clientela, è lesivo delle norme generali in quanto trasforma, da parte del datore di lavoro, in maniera surrettizia, l’obbligazione di mezzi in una obbligazione di risultato.

Un’azienda è fatta e gestita da persone. Sono le persone, le loro competenze, il loro senso di responsabilità, la loro dedizione a determinarne il successo o l’insuccesso.

Il vero valore di Intesa Sanpaolo, non ci stancheremo mai di dirlo, sono le persone e per questo, richiamando quanto dichiarato nel Codice Etico aggiornato nel dicembre 2016 e adottato da tutte le banche e le società del Gruppo Intesa Sanpaolo in Italia e all’estero, crediamo vadano valorizzate e certamente non continuamente mortificate, accusate di non impegnarsi abbastanza, di non stare al passo, messe in competizione le une con le altre oppure minacciate di essere trasferite o adibite a ruoli diversi.

Ogni giorno le colleghe e i colleghi lavorano in una situazione di vera e propria emergenza, con organici ridotti al minimo e con molteplici richieste che rendono impossibile comprendere quali siano le vere priorità.

La maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori di Intesa Sanpaolo dell’Area Lombardia Nord ha superato il limite massimo di sopportazione con gravi ripercussioni sulla salute e sulla serenità familiare. Per molti di loro fermarsi durante la pausa pranzo o terminare le attività ben oltre il normale orario di lavoro è diventata una prassi consolidata, inevitabile per garantire l’operatività della propria unità. Quindi abbiamo chiesto all’azienda di poter verificare le maggiori prestazioni non riconosciute (NRI) ribadendo che il lavoro straordinario, se effettuato, deve essere riconosciuto.

Invitiamo tutti le colleghe e i colleghi a non fermarsi per portare a termine le proprie attività senza preventiva autorizzazione. Assolutamente inopportuno inserire di propria iniziativa il giustificativo NRI: inseriamo la richiesta di straordinario lasciando che sia il proprio Responsabile a valutarla. Interessante quanto espresso dai giudici in una recente sentenza dove è emerso che l’autorizzazione può essere esplicita o risultare da comportamenti concludenti ed essere, quindi, implicita (cfr. Tribunale di Roma sent. n. 2368/05).

Un’altra annosa criticità riguarda la formazione. Per le scriventi OO.SS. la migliore modalità formativa è quella che viene svolta in aula e che consente un costruttivo confronto con il docente e tra i partecipanti al corso. La fruizione dei corsi a distanza in ufficio/filiale non andrebbe svolta tra una telefonata e l’altra o tra un cliente e l’altro: è impossibile. I colleghi devono potersi formare in modo adeguato ed efficace in ambienti idonei, pianificando le giornate dedicate alla formazione e ricorrendo anche a quelle flessibili, ovviamente sempre in orario di lavoro.

In merito al tema del part-time ci è stato comunicato che il numero di contratti in essere è di 318, circa il 25% della forza lavoro dell’Area Lombardia Nord. Un terzo dei part-time è a tempo indeterminato. Nonostante l’elevata percentuale siamo stati rassicurati che le domande delle colleghe o dei colleghi interessati verranno accolte, modificate o rifiutate sulla base di quanto richiesto. La funzione Risorse Umane della Regione Lombardia non impone due o tre rientri pomeridiani e sta concedendo durate superiori ai 12 mesi: ogni caso deve essere valutato in considerazione delle effettive esigenze di servizio.

Come sempre restiamo a vostra completa disposizione e attendiamo eventuali vostri commenti e considerazioni.

Bergamo, 30 ottobre 2018

Rappresentanze Sindacali Aziendali
Area Lombardia Nord

 

Dati sull'esodo al 31/12 e Progetto 8.000

Si e’ tenuto il giorno 29/11/2011 l’incontro trimestrale di Area Lombardia Nord.
Vi forniamo il dettaglio degli argomenti trattati:
 
– adesioni accordo 29 luglio e uscite al 31 dicembre 2011
– progetto 8,000 e nuovo modello di servizio
– Centro Domus Bergamo
– Filiale Superflash
– Part-time/tempi determinati/straordinari/formazione 
 

Area Lombardia Nord: Risposte poco soddisfacenti…

In data 7 ottobre 2011 si è tenuto il secondo incontro di informativa trimestrale con le funzioni di Area Lombardia Nord, Direzione Regionale e Relazioni Industriali. Dopo l’esposizione da parte del Capo Area dell’andamento dei dati positivi al 30 settembre, le preposte funzioni hanno illustrato i dati in relazione a:

  • ORGANICI
  • PART-TIME
  • FORMAZIONE
  • FERIE
  • SICUREZZA

Nel proseguo della riunione le OO.SS. hanno di nuovo evidenziato la scarsa sensibilità’ ed attenzione che l’Azienda ripone alle problematiche di ambiente e sicurezza.

Fare click qui per scaricare il file: INCONTRO TRIMESTRALE OTTOBRE 2011

Il 12 e 13 ottobre si vota per gli RLS (Lombardia)

In questi giorni i colleghi hanno ricevuto una mail che annuncia l’indizione delle elezioni dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) per il 12 e 13 ottobre. Presto riceveranno un'altra con l’illustrazione delle procedure di voto.
 
Il RLS riveste un ruolo particolarmente importante e la FISAC/CGIL ha scelto di candidare persone che siano competenti e interessati ai temi della sicurezza.
Per Intesa Sanpaolo Lombardia il nostro candidato è:
 
SAPORITA VINCENZO

Incontro trimestrale Lombardia Nord

trimestrale lombardia nordIn data 4/7/2011 si è tenuto l’incontro di informativa trimestrale con le funzioni di Area Lombardia Nord, Direzione Regionale e Relazioni Industriali.

La Capo Area ha riferito che l’Area è in linea con il budget.

Questa è la dimostrazione dell’ennesimo sforzo, senso di responsabilità e disponibilità da parte dei colleghi anche in questi momenti difficili di mercato e crisi del paese, sforzi profusi spesso, a fronte di insistenti pressioni commerciali esercitate in maniera alquanto discutibile.

*

ISP: “Nuova Area Lombardia Ovest”

Dal 10 gennaio 2011 è operativa la nuova Area Lombardia Ovest a cui sono attribuite le Filiali delle province di Como e Varese (click qui).
I documenti relativi a questo territorio precedenti a tale data sono reperibili nella raccolta della precedente Area Lombardia Nord (click qui). La raccolta di Lombardia Nord continua peraltro a pubblicare i documenti relativi alle filiali delle province di Bergamo, Lecco e Sondrio che le sono ora attribuite

I risultati delle assemblee Fondo sanitario a Varese e provincia

ln2 E’ terminata in provincia di Varese la tornata assembleare che ha impegnato le OOSS nell’illustrazione dell’ accordo sul  FONDO SANITARIO INTEGRATIVO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE DEL GRUPPO INTESASANPAOLO.
Nel ringraziare tutte le colleghe/i che hanno partecipato numerosi e con grande interesse alla discussione qui di seguito vi esponiamo in maniera dettagliata l’esito delle votazioni che evidenziano come la stragrande maggioranza dei lavoratori si è espressa a favore dell’accordo.

votanti

favorevoli

contrari

astenuti

TOTALE GENERALE

471

458

6

7

Click qui per il dettaglio dei risultati

Lombardia Nord: “Meglio tardi che mai…”

ln1 Si è tenuto in data 8 luglio 2010 a Como presso l’Area Lombardia Nord l’incontro di Informativa Semestrale, nel quale l’Azienda ci ha fornito i dati relativi al secondo semestre 2009.
I temi trattati sono stati:

  • Organici
  • Sistema incentivante
  • Formazione
  • Ferie e banca ore
  • Distribuzione territoriale
  • Sicurezza

Tutti i temi affrontati hanno evidenziato criticità forti e in alcuni casi anche molto gravi.
Continuiamo ad auspicare un cambiamento nella gestione delle relazioni sindacali decentrate a cominciare dalla prossima convocazione di semestrale che chiederemo all’Azienda in autunno dopo un giro di assemblee tra i lavoratori.
Click qui per i dettagli

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