Nell’ambito del processo di razionalizzazione dei regimi previdenziali all’interno del Gruppo il 5 dicembre 2017 le Fonti Istitutive (Azienda / Organizzazioni Sindacali) hanno siglato l’accordo di integrazione della Cassa di Previdenza nel Fondo Banco di Napoli che, con effetto 1 gennaio 2019, assumerà la denominazione di Fondo Pensione a prestazione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Avviato quindi il processo, il CdA dopo aver preso atto dell’operazione, ha incominciato i lavori di sua competenza. Da inizio anno ci stati due importanti Consigli di amministrazione il primo in data 9 marzo che ha avuto come punto principale all’ordine del giorno l’incontro di approfondimento con lo Studio di consulenza attuariale e il secondo in data 22 marzo per l’approvazione del Progetto di bilancio 2017.
In sede di incontro con l’attuario ci è stata presentata la relazione relativa alle valutazioni tecnico-attuariali al 31/12/2017 secondo il principio contabile internazionale IAS19 degli oneri relativi alle prestazioni del trattamento pensionistico aziendale a prestazione definita e hanno provveduto ad illustrare le metodologie che verranno utilizzate per dare corso ai calcoli relativi alle offerte di capitalizzazione individuale.
Per gli iscritti in servizio e gli esodati, il capitale sarà determinato prendendo come anzianità di riferimento quella maturata al 31/12/2017 e verrà comparata la prestazione prevista statutariamente dalla Cassa (aliquota del 2,25% dell’ultima retribuzione per ogni anno di iscrizione) con la prestazione INPS alla stessa anzianità contributiva.
Nel progetto di Bilancio 2017, ancora una volta, abbiamo raggiunto un ottimo rendimento complessivo e che ammonta al 3,90%. In quasi 8 anni il rendimento annuo medio è stato del 5,90% ed è stato tale da permettere di erogare pensioni per 370 milioni di euro (di cui 52 milioni nel 2017) senza intaccare il patrimonio della Cassa.
Per saperne di più, potete consultare la newsletter che è stata pubblicata il 10 aprile
Vi comunico inoltre che il calendario dei lavori per arrivare alla data in cui verranno inoltrate le offerte (entro il 30 giugno 2018) è fitto di incontri fra Commissioni mobiliari, immobiliari e Consigli di Amministrazione.
L’impegno, che non è mai venuto meno, in questo periodo vede coinvolti tutti gli Organi Statutari per consentire quel presidio costante di tutte le fasi che accompagneranno l’operazione di integrazione e le relative offerte individuali di capitalizzazione.
La FISAC in particolare è sempre a vostra disposizione per chiarimenti ed approfondimenti personalizzati in materia di Previdenza. A questo proposito vi ricordo che abbiamo già pubblicato una sezione di FAQ relative al percorso di Offerta Individuale di Capitalizzazione (vi raccomando di consultarla: molto probabilmente lì ci sono già le risposte a molti dei vostri dubbi) e vi confermo che procederemo con ulteriori aggiornamenti tempo per tempo.
Maria Antonietta Martino
Vicepresidente Cassa di Previdenza San Paolo
maria.martino@intesasanpaolo.com
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BUON GIORNO , DOMANDA TECNICA, LA SOMMA DI NOSRA COMPETENZA DELLA CASSA DI PREVIDENZA, CHE CONFLUIRA’ NEL FONDO PENSIONE, QUANDO SARA’ POI LIQUIDITA’, PER ME A BREVE VISTO CHE SONO IN ESODO, A QUALE ALIQUOTA VERRA’ TASSATA.. CURIOSITA’ GRAZIE
Come specificato in una della FAQ a cui rimandiamo nella news, il versamento della quota di capitalizzazione sul Fondo Pensioni è fiscalmente neutro (non si pagano tasse). La tassazione delle prestazioni del Fondo farà riferimento ai vari periodi di permanenza nella Cassa applicando le diverse aliquote tempo per tempo vigenti e dettagliate nella nostra Guida alla Previdenza Integrativa.
Vorrei, se potete, che faceste un esempio se potete.
La misura della tassazione e’ importantissima nella decisione se farsi liquidare l’importo oppure no. La tassazione e’ secondaria solo all’importo erogato.
Mettiamo che mi sia liquidata la somma di 50.000 euro.
Io sono stato assunto l’1 aprile 1975.
Sono andato in esodo l’1 ottobre 2011 e in pensione l’1 agosto 2017.
Mi potete dire le aliquote di tassazione nei vari periodi ?
Scusate il disturbo, ma con gli esempi si capisce molto bene di che morte si deve morire.
Grazie
Ho sbagliato una data. In esodo sono andato l’1 ottobre 2012. Scusate
Innanzi tutto condivido i giudizi – precedentemente espressi da altri intervenuti – sulla validità della iniziativa e sulla tempestività delle risposte rilasciate!
Vorrei proporre un quesito in merito al fatto che la Cassa interviene – salvo errore – unicamente in presenza di emolumenti pensionistici inps calcolati almeno in parte con il sistema retributivo (come sinora accade).
Quindi – sempre salvo mio errore interpretativo- qualora una innovazione legislativa dovesse in futuro comportare il calcolo o la rimodulazione delle pensioni unicamente sulla base del sistema contributivo (un tema ricorrente e che di recente sembra aver ripreso vigore!) gli aderenti alla Cassa e i loro superstiti perderebbero ogni diritto?
Si pensa per coloro che non aderiranno alla liquidazione e saranno posizionati nel nuovo veicolo (ex fondo Banco Napoli) di superare questo vincolo?
grazie
Si, in quel caso certamente occorrerà provvedere a una modifica staturia. Come peraltro già avvenuto in passato: l’attuale versione dello statuto della Cassa (che appunto include tra i beneficiari anche coloro che vanno in pensione con sistema “misto”) è frutto di una variazione statutaria intervenuta nel momento in cui è stata “creata” tale fattispecie di pensionamento.
vista la rilevanza dell’impegno economico che si potrebbe determinare per la Cassa (e conseguentemente per la Banca che è contemporaneamente coobbligata e fonte istitutiva), i rappresentanti in quota iscritti hanno valutato di attivarsi preventivamente?
grazie
Si, esattamente come appunto già avvenuto in passato.
Leggo che ‘In data 5 dicembre 2017 le Fonti istitutive della Cassa hanno sottoscritto l’Accordo per l’integrazione della stessa nel Fondo Banco Napoli (che cambierà denominazione in “Fondo pensione a prestazione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo”, con sede a Torino)’.
Chi sono le ‘fonti istitutive’ perché non c’è stato un referendum fra gli iscritti alla Cassa come avvenuto in altri casi?
Lo statuto di questo fondo sarà lo stesso di quello della Cassa? Attualmente non lo è.
Chi deciderà i cambiamenti allo statuto? Le prestazioni ivi previste saranno le stesse di quelle previste dalla Cassa?
Con il cambio di fondo la fideiussione individuale sarà ancora valida? A tale proposito sarebbe opportuna una riconferma personalizzata.
Alcune risposte a questi quesiti erano già statre fornite in coda a questo articolo.
In ogni caso riprendiamo qui brevente i concetti:
Le fonti istitutive sono l’Azienda e le Organizzazioni sindacali che a suo tempo “istituirono” (fondarono) la Cassa di Previdenza, nel 1962.
Non è stato istituito un refetrebndum presso gli iscritti alla Cassa sia perchè lo Statuto della Cassa non prevede un referendum per le variazioni statutarie /accorpamenti, sia perché la capitalizzazione è un’opzione individuale che non muta innessun aspetto né di diritto né di fatto la condizione di coloro che non dovessero aderirvi.
I cambiamenti statutari (intervenuti in modo innumerevole nella ormai ultracinquantennale storia della Cassa) vengono stabile tramite intese collettive tra le fonti istituive (art. 4 dello Statuto).
Le prestazioni previste in capo agli aderenti alla Cassa sono garantite in modo del tutto invariato presso il Nuovo Fondo in cui confluirà la Cassa.
La garanzia fidejussoria non è prestata dalla Cassa, ma dalla Banca (San Paolo prima e Intesa Sanpaolo poi) e non è collegata all’essitenza dfella Cassa in quanto tale, ma all’essitenza dell’individuao (collega) in capo al quale sono i diritti previdenziali stabiliti dalla Cassa. Così come non è stata necessaria la “novazione” della Fidejussione nel momento della fusione trea San Paolo e Intesa, così non è necessaria nel momento dell’integrazione della Cassa nel Fondo pensione a prestazione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Un sindacalista mi ha detto che per noi pensionati la tassazione sara’ all’aliquota marginale. Quindi, se non mi sbaglio, daremo allo stato il 42% della somma. Ma la tassazione non doveva essere separata ? Se cosi’non fosse penso ci convenga tenere l’importo mensile con la speranza che Dio ci faccia vivere ancora un po’. Grazie di una risposta.
Ti è stata data un’informazione errata. Ai pensionati verrà applicata la tassazione che viene applicata a tutti i cittadini nel momento in cui chiedono la liquidazione di un proprio Fondo Pensioni. E’ una tassazione differenziata per fasce sulla base del proprio periodo di permanenza al lavoro. I periodi sono:
Montante accumulato fino al 31/12/2000
Tassazione separata con aliquota TFR (a titolo puramente indicativo, l’aliquota TFR è 25% – 28%) sul montante maturato al netto dei contributi versati dall’iscritto fino al 4% della retribuzione annua, e dedotti i rendimenti ottenuti nel periodo che sono tassati con aliquota del 12,50%.
Montante accumulato dal 1/1/2001 al 31/12/2006
Tassazione separata con “aliquota interna” sul montante maturato dal 1/1/2001 dedotti eventuali contributi già tassati e, dal 2017, l’eventuale contribuzione aggiuntiva da utilizzo del Conto Sociale. Il calcolo per determinare l’aliquota interna è il seguente: si divide l’importo da tassare per il numero degli anni di contribuzione e si moltiplica per 12, ottenendo così il reddito di riferimento sul quale si applicano le aliquote degli scaglioni IRPEF; dividendo poi l’ammontare dell’imposta per il reddito di riferimento si ottiene l’aliquota interna. A titolo puramente indicativo, l’aliquota interna è 27% – 35%. Vengono ritassati con “aliquota interna” anche i rendimenti già tassati, salvo il caso in cui la conversione dei due terzi del montante maturato dal 1/1/2001 produca una rendita esigua.
Montante accumulato dal 1/1/2007 fino al momento del pensionamento
Tassazione d’imposta a titolo definitivo del 15%, riducibile fino al 9%, sul montante maturato, dedotti i rendimenti, eventuali contributi già tassati e, dal 2017, l’eventuale contribuzione aggiuntiva da utilizzo del Conto Sociale.
GRAZIE MOLTO PER LA RISPOSTA ESAUSTIVA