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chi pagaPerdite per 160 miliardi di euro. Tanto ci sarà costata al 2013 la Grande Recessione secondo la Corte dei Conti che nel Rapporto 2011 per il Coordinamento della finanza pubblica indica «una perdita permanente di Prodotto, calcolata a fine 2010 in 140 miliardi e prevista crescere a 160 miliardi
nel 2013». L’Italia, dicono i giudici, potrebbe aver bisogno di un forte aggiustamento dei conti, una maxi manovra da 46 miliardi di euro.
Mentre ad aprile si registra il nuovo record nel livello del debito pubblico Italiano, con un rialzo di oltre 22 miliardi rispetto ai 1.868,265 miliardi registrati a marzo (+4,14% rispetto ad un anno fa), per rispettare i vincoli europei l’Italia dovrebbe varare una manovra di correzione dei conti pubblici paragonabile a quella da 46 miliardi di euro realizzata nel 1992 (dichiarazione di Luigi Mazzillo, presidente della sezione giurisdizionale della Corte dei conti). Il ministero dell’Economia ha delineato nel Documento di economia e finanza (Def) il percorso di risanamento per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014: alle manovre già varate nel 2008 e nel 2010, il Def aggiunge una nuova correzione da 2,3 punti di Pil tra 2013 e 2014.

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