Pubblicato il – 18 Maggio 2011


Cariromagna: “Botta risposta sul CCNL”

cariromagna su ccnlLe banche devono avviare un processo di contenimento dei costi e in questa situazione non si può pensare ad aumenti salariali se non strettamente correlati a interventi sugli strumenti contrattuali che agevolino l’aumento di produttività del lavoro e la redditività complessiva delle imprese". E’ quanto ha sottolineato l’Abi in occasione del sesto Convegno annuale Le banche italiane, spiega l’associazione bancaria, sono "alle prese con la necessità di un nuovo modello di politiche gestionali, in un’ottica di competitività globale. Razionalizzazione, trasparenza, contenimento dei costi sono le vie per recuperare spazi di crescita e rafforzare le imprese bancarie".
Pronta la risposta del segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, secondo il quale "La tesi sostenuta dall’Abi secondo cui gli aumenti salariali devono essere supportati da aumento di produttività e di redditività non può dimenticare che nel 2010 i compensi dei lavoratori dipendenti del settore sono cresciuti dell’1,9%, praticamente come l’inflazione, pari a 700 euro lordi, mentre i compensi dei banchieri e dei top manager sono aumentati dell’8,5%, pari mediamente a 241 mila euro annui pro capite”.
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