Pubblicato il – 22 Febbraio 2018


Car Pooling: per chi?

Nel corso dell’incontro di Comitato Welfare che si è svolto ieri, l’azienda ci ha illustrato il progetto di Car Pooling (già presente sulla Intranet aziendale) che verrà esteso a tutti i colleghi della Sede di Bisceglie (Milano), per poi valutarne l’estensione su altre piazze.

Si tratta certamente di un progetto molto interessante, in quanto va nella direzione di una mobilità sostenibile. Purtroppo però il mancato coinvolgimento sindacale nella fase preparatoria del progetto non ha permesso il pieno sviluppo di tutte le sue potenzialità. Il comitato Welfare deve diventare sempre di più un luogo di ascolto e di proposta e sempre di meno un luogo di pura “ratifica”.

Ad esempio, in occasione di un confronto preventivo, la FISAC avrebbe proposto la sperimentazione di questo strumento non solo in una grande città del Nord ma su un campione più ampio e significativo di realtà territoriali.

La mobilità nel nostro paese vede infatti una pluralità di problematiche molto diverse, fra le quali sono certamente significative quelle che si riscontrano nelle grandi città, in termini di traffico, stress, inquinamento e così via. Altrettanto gravi sono però i problemi che si riscontrano in altre realtà del Paese, dovuti alla conformazione geografica, al dissesto delle vie di comunicazione e non ultimo allo stato di degrado del trasporto pubblico.

Ogni giorno moltissime colleghe e moltissimi colleghi sono impegnati, spesso per anni, in una estenuante lotta con queste condizioni di trasporto, che non giova certo né al loro benessere né alla loro “freschezza” una volta raggiunto il luogo di lavoro.

La digitalizzazione, che è uno dei “driver” fondamentali del Piano di Impresa, deve consentire anche di intervenire sulle strutture produttive attraverso, ad esempio, la creazione di hub di lavorazioni, l’apertura più diffusa di Filiali On Line anche di piccole dimensioni ed una estensione dello smart working in linea con le richieste dei colleghi.

Infine non è accettabile l’andamento della Formazione Flessibile in orario di lavoro che è stata attivata sulla Rete, in quanto al momento non sta raggiungendo né obiettivi formativi né l’obiettivo intrinseco di “staccare” il lavoratore dai carichi dell’attività commerciale.

La FISAC/CGIL perseguirà l’obiettivo del benessere psico-fisico dei colleghi del Gruppo nel corso di tutti i confronti che si svilupperanno per la realizzazione del Piano di Impresa.

qui il documento in pdf

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