Berlusconi 4 18
9 Ott 2014 | Documenti dalle Segreterie Nazionali | 13 commenti
13 Commenti
Invia commento Annulla risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.
9 Ott 2014 | Documenti dalle Segreterie Nazionali | 13 commenti
Devi essere connesso per inviare un commento.
Prossime Scadenze
settembre 2023
30setalldayalldayTermine Richiesta Assegni Di Studio Per I Figli Scuole Medie Inferiori E Superiori
Fino al 30 settembre i colleghi potranno inserire in #People > Servizi Amministrativi > Richieste > Borse di studio figli, le richieste relative alle classi della scuola media inferiore e
more
Fino al 30 settembre i colleghi potranno inserire in #People > Servizi Amministrativi > Richieste > Borse di studio figli, le richieste relative alle classi della scuola media inferiore e superiore frequentate e superate nell’anno scolastico 2022/2023.
Nel form “Borse di studio figli” è disponibile un supporto online per ottenere informazioni utili alla compilazione, è inoltre presente la funzione Riepilogo richieste all’interno della quale sono visualizzabili tutte le domande pregresse relative al familiare, per il quale si sta inserendo la richiesta.
Si ricorda che nella sezione “Servizi Amministrativi“, è disponibile l’elenco di tutte le richieste inserite: accedendo alla singola richiesta si potranno visualizzare i contenuti e monitorare lo stato di avanzamento della pratica attraverso una Timeline.
Nella sezione Intranet Persona > Presenze e Retribuzioni > Borse di studio figli sono disponibili la Normativa di riferimento e le FAQ.
I colleghi che non hanno accesso a #People – come le persone assenti dal servizio – possono presentare la domanda trasmettendo il modulo cartaceo reperibile al percorso: Persona > Presenze e retribuzioni > Borse di studio figli > Normativa > Regole per l’erogazione delle borse di studio a favore dei figli dei dipendenti.
Per approfondire le questioni degli Assegni di Studio potete consultate la nostra Guida ASSEGNI DI STUDIO PER I FIGLI DEI DIPENDENTI e comunque i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti) sono a vostra disposizione per ogni chiarimento.
novembre 2023
Si informa che, dal 11 ottobre al 11 novembre compreso, sarà attiva – all’interno della propria Area Riservata, alla voce “Coperture Assicurative” – la procedura web di adesione alle prestazioni assicurative accessorie contro il rischio
more
Si informa che, dal 11 ottobre al 11 novembre compreso, sarà attiva – all’interno della propria Area Riservata, alla voce “Coperture Assicurative” – la procedura web di adesione alle prestazioni assicurative accessorie contro il rischio Premorienza o Premorienza ed Invalidità Permanente.
Durante questo periodo:
Gli iscritti già assicurati che, invece, non intendono variare la propria copertura, non sono chiamati ad alcuna incombenza ed il rinnovo avverrà tacitamente.
IMPORTANTE: La richiesta di variazione del capitale assicurato e/o della tipologia di copertura, una volta inserita in procedura, comporta l’automatica disdetta delle garanzie dell’anno precedente, SENZA POSSIBILITÀ DI RIPRISTINO, anche se la Compagnia non consentisse, sulla base dell’esame del Questionario Anamnestico (da presentarsi obbligatoriamente per le coperture oltre i € 250.000), la variazione richiesta, o nel caso l’Iscritto non accetti l’eventuale sovrappremio comunicato dalla Compagnia stessa.
Si evidenzia, inoltre, che la procedura web delle prestazioni accessorie non ha funzione di preventivo ed una volta confermato l’inserimento, la richiesta di attivazione è presa in carico con immediata disdetta di eventuali garanzie già in essere.
Per conoscere il premio corrispondente ai diversi massimali e tipologia di assicurazione, potete consultare la Guida alla Previdenza Complementare aggiornata dal nostro Esperto Giampiero Reccagni.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Giampiero è a vostra disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti).
30novalldayalldayTermine Assegni Di Studio Per I Figli: Università Immatricolazione 1° Anno
I colleghi che non hanno ancora inviato le richieste per i figli che si sono immatricolati per la prima volta al primo anno (anno accademico 2023/2024) potranno inserirle in #People > Servizi
more
I colleghi che non hanno ancora inviato le richieste per i figli che si sono immatricolati per la prima volta al primo anno (anno accademico 2023/2024) potranno inserirle in #People > Servizi Amministrativi > Richieste amministrative > Borse di studio figli fino al 30 novembre 2023
Successivamente al 30 novembre p.v., eventuali richieste non potranno più essere prese in considerazione.
La normativa di riferimento è disponibile in #People a questo link
I colleghi lungo assenti dal servizio possono presentare la domanda trasmettendo il modulo allegato al Regolamento alla casella e-mail: dc_ap_serv_amm_pers.71029@intesasanpaolo.com
È importante ricordare che:
– è possibile presentare unicamente la domanda relativa all’iscrizione al primo anno di università (immatricolazione) qualora non già precedentemente richiesta ed erogata;
– è utile verificare periodicamente lo stato della propria richiesta in #People > Servizi Amministrativi (nella parte alta della pagina è presente l’elenco di tutte le richieste):
Per chiarimenti o richieste di supporto è possibile accedere a #People > Assistenza, scegliendo la categoria “Borse di studio figli”.
Per gli importi e per approfondire la temtica generale degl iassegni di studio potete consultare la nostra Guida Assegni di Studio.
dicembre 2023
23dicalldayalldayTermine Ultimo per Esercizio Opzione "Banca Ore"
I colleghi delle Aree professionali a tempo pieno possono effettuare l'operazione in Intesap entro il 23 dicembre 2023 Entrando in #People > Servizi Amministrativi > Intesap > Employee Self-Service > Riepilogo
more
I colleghi delle Aree professionali a tempo pieno possono effettuare l’operazione in Intesap entro il 23 dicembre 2023
Entrando in #People > Servizi Amministrativi > Intesap > Employee Self-Service > Riepilogo > Gestione Adesione Banca ore, i colleghi delle Aree professionali a tempo pieno possono decidere se destinare in “banca ore” tutte o quota parte delle maggiori prestazioni oltre il limite delle 50 ore annuali.
In assenza di nuove opzioni si intendono confermate quelle già in essere. In caso di variazione rispetto all’opzione in essere, il responsabile sarà informato con email.
Anche i colleghi delle Aree professionali a part time possono optare per il versamento a “banca ore” delle eventuali prestazioni aggiuntive, effettuate oltre il normale orario individuale di lavoro:
In questi casi devono inoltrare a Retribuzioni e Processi Amministrativi HR, in via Lorenteggio 266 – 20152 Milano, l’apposito modulo di richiesta disponibile in Arco nelle “Regole in materia di prestazione di lavoro a tempo parziale”.
Per supporto operativo in fase di scelta dell’opzione si rimanda al documento “InteSAP – Guida pratica per il dipendente” accessibile da #People > Servizi Amministrativi > News amministrative > DOCUMENTI E MANUALI.
31dicalldayalldayTermine Ultimo Utilizzo Permesso Frazionato (PCR)
Termine ultimo per l’utilizzo del permesso frazionato; qualora non utilizzato si perde e non viene monetizzato. Per approfondire l’argomento, consulta la nostra Guida FERIE, EX FESTIVITÀ,
Termine ultimo per l’utilizzo del permesso frazionato; qualora non utilizzato si perde e non viene monetizzato.
Per approfondire l’argomento, consulta la nostra Guida FERIE, EX FESTIVITÀ, FESTIVITÀ CIVILI CADENTI DI DOMENICA E PERMESSO FRAZIONATO (PCR)
Dal 1° al 31 dicembre 2023 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° gennaio 2024. L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno
more
Dal 1° al 31 dicembre 2023 sarà disponibile l’applicativo per modificare la percentuale di contribuzione volontaria, che avrà decorrenza 1° gennaio 2024.
L’applicativo sarà disponibile per i colleghi iscritti a uno dei seguenti Fondi:
– Fondo Pensione a contribuzione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo
– Fondo Pensioni Cariplo.
Ecco il percorso per accedere all’applicativo tramite #People:
#People > Servizi Amministrativi > Richieste > Previdenza Complementare > “Variazione Percentuale contributo volontario a fondo pensione”.
Una volta effettuata la variazione sarà possibile stampare una ricevuta da conservare.
Per annullare la variazione già inserita sarà necessario seguire il medesimo percorso e annullare la pratica.
Per modificare quanto già inserito, si dovrà procedere all’annullamento come sopra descritto e riproporre la variazione come desiderato.
Sono esclusi dalla compilazione online, e dovranno quindi utilizzare i moduli cartacei disponibili sui siti del Fondo di competenza, da inviare all’Amministrazione del Personale entro il 18 dicembre 2020:
Per approfondire le questioni della Previdenza Complementare potete consultate la Guida alla PREVIDENZA COMPLEMENTARE e comunque i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovi tutti i loro riferimenti) sono a tua disposizione per ogni chiarimento.
Si è tenuta a Roma martedì 19 settembre 2023, presso la Sala Santi della CGIL Nazionale, la riunione dei Referenti Fisac delle Filiali Digitali di Intesa Sanpaolo, alla presenza del Segretario Nazionale Giacomo Sturniolo e della Segreteria di Gruppo Intesa Sanpaolo.
L’incontro si è aperto con il Segretario di Gruppo Roberto Malano che ha tracciato una fotografia dello stato attuale delle Filiali Digitali, rappresentando alcune prospettive future di scenario che, nei prossimi due anni, dovrebbero prevedere un consistente aumento di lavoratrici e lavoratori impiegati nelle sale in tutta Italia e alcune importanti evoluzioni anche nel modello di servizio e nell’organizzazione del lavoro.
L’attività dei gruppi di lavoro durante l’incontro ha portato ad una preziosa condivisione delle criticità diffuse nelle sale digitali, a partire dalla gestione della turnazione, con particolare riferimento all’assegnazione dei turni estremi, per arrivare alle preoccupazioni verso le recenti iniziative aziendali sul tema “miglioramento della soddisfazione della clientela”, passando per tematiche sentite e delicate come la qualità della formazione dei Gestori Digitali e la concessione delle singole giornate di ferie nel periodo estivo.
Particolare risalto è stato poi dato allo stato della rappresentatività della Fisac nella Filiale Digitale, valutando assieme le azioni da intraprendere per valorizzarla e rafforzarla.
I gruppi di lavoro hanno infine portato a fattor comune per tutti i partecipanti le strategie condivise per affrontare al meglio le tante sfide, presenti e future, legate all’ evoluzione organizzativa della Filiale Digitale in tutte le sue articolazioni.
A chiudere la Riunione l’intervento di Giacomo Sturniolo, Segretario Nazionale Fisac CGIL con delega al Gruppo Intesa Sanpaolo, ha sottolineato l’importanza di questi momenti di incontro per rendere l’attività sindacale nelle sale sempre più efficace, mantenendo alta la tutela di lavoratrici e lavoratori coinvolti soprattutto in fasi di rapida evoluzione organizzativa come quella che stiamo vivendo in questi anni.
Coordinamento Nazionale Filiale Digitale Fisac CGIL Gruppo Intesa Sanpaolo
A distanza di due mesi dalle ultime notizie sui Lavoratori Misti, non solo l’azienda non dà cenno di voler ripristinare il diritto alla trasformazione per gli assunti a partire da febbraio 2023, ma inventa nuovi modi per complicare ulteriormente la vita a tutti i colleghi con Contratto Misto. Ha infatti deciso di collegare il sistema di incentivazione per la parte autonoma – cosiddetti KPI – a tre nuovi indicatori, tra i quali non passa inosservato quello per cui almeno il 15% dei clienti in portafoglio deve possedere almeno un prodotto in ognuno dei tre ambiti previsti da cross selling: investimento – transazionale – assicurativo.
Fino all’anno scorso erano previsti 9 parametri che certificavano la correttezza operativa negli ambiti della formazione del collega (corsi di formazione obbligatoria), della profilatura dei clienti (rinnovo dei profili scaduti), adeguatezza dei portafogli ed, infine, assenza di recesso da polizze cpi nei trenta giorni successivi alla loro sottoscrizione. È importante evidenziare come ognuno di questi indicatori faccia riferimento a norme di legge che prevedono la tutela del consumatore rispetto all’operato di un istituto di credito (si ricordi la sanzione inferta ad ISP a seguito di comportamenti anomali nella sottoscrizione di polizze facoltative, ritenute obbligatorie).
Se l’inserimento del parametro relativo alla consegna dei mandati ai clienti può ritenersi strettamente connesso ad un comportamento normato, i parametri che prevedono il possesso dei prodotti e il numero dei clienti che hanno ricevuto almeno un’offerta a distanza, fuori sede, a mezzo canali self vanno ricollegati senz’altro ad una logica puramente commerciale. Con l’obbligo di perseguire la percentuale che consentirebbe ai colleghi di andare a premio, sorgono seri dubbi sulla sostenibilità etica dei parametri stessi.
Il collega, difatti, potrebbe trovarsi nella situazione o di sentirsi scoraggiato dall’intraprendere un’azione volta all’espansione della propria attività lavorativa (aprire un nuovo conto corrente non comporta come automatismo la sottoscrizione di investimenti o polizze) oppure, in senso opposto, darebbe vita a logiche di forzatura della propria attività commerciale. Nei fatti i colleghi potrebbero trovarsi nella spiacevolissima situazione di dover scegliere se “forzare” delle vendite oppure rinunciare al proprio premio.
Intesa Sanpaolo procede nel suo incomprensibile obiettivo di peggiorare non solo le condizioni di vita, ma anche quelle più strettamente lavorative ai Lavoratori Misti, sui quali ricade un rischio di impresa a differenza dei colleghi full.
L’introduzione dei parametri rappresenta solo l’ultima di una serie di iniziative che vanno in questa direzione. È davvero difficile spiegare altrimenti come l’azienda si ostini a non fornire risposte a tutte le proposte concrete e argomentate che le abbiamo sottoposto più volte:
La condizione e i problemi dei Lavoratori Misti hanno assunto tali proporzioni da trovare attenzione e solidarietà da parte di moltissimi colleghi anche nel corso delle assemblee che si sono appena concluse. È necessario, come richiesto nelle assemblee per tutti i temi emersi, che anche la questione dei Lavoratori Misti torni ad essere argomento di trattativa e che in assenza di adeguate risposte aziendali, si valutino le diverse iniziative da intraprendere.
.
Il 31 dicembre 2023 termina il contratto con il Service, fornitore del FSI attualmente in essere. In base allo statuto, il Consiglio di Amministrazione del Fondo ha stabilito di organizzare una RFI (Request for Information) per l’affidamento del servizio di gestione dei servizi amministrativi e sanitari del Fondo.
La selezione è stata finalizzata all’individuazione di un Third Party Administrator (TPA) per il servizio di gestione delle pratiche di rimborso, delle richieste di autorizzazione diretta nonché per l’utilizzo da parte degli assistiti del Fondo del network delle strutture sanitarie convenzionate.
In base ai criteri stabiliti l’aggiudicatario della RFI è InSalute Servizi S.p.A che diventerà operativa a partire dal 1° gennaio 2024.
Segreterie di Gruppo Intesa Sanpaolo
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA -UNISIN
Il 28/06/2023 si è tenuta l’Assemblea dei Delegati per l’approvazione del Bilancio consuntivo al 31.12.2022 del Fondo pensione a contribuzione definita del Gruppo ISP.
Durante l’Assemblea il Presidente Graziano, Il Direttore Botta e il Vicepresidente Bossola hanno illustrato i punti principali che hanno caratterizzato lo scenario generale, le attività del Fondo e le prospettive future.
Le relazioni hanno riguardato principalmente i seguenti punti:
Al termine delle relazioni e dell’analisi delle voci principali del Bilancio, l’Assemblea dei Delegati lo ha approvato all’unanimità.
Come Delegati della FISAC in particolare abbiamo ritenuto apprezzabili gli sforzi del Consiglio di Amministrazione per gestire una fase congiunturale particolarmente avversa, così come gli impegni a migliorare la qualità e l’accessibilità delle informazioni a disposizione degli Aderenti, nonché delle procedure per la gestione della propria Posizione Previdenziale. Naturalmente, proprio perché la fase macroeconomica continua a presentare forti incertezze e rischi, raccomandiamo al CdA la massima attenzione nella ricerca di investimenti che garantiscano il miglior equilibrio tra redditività e sicurezza degli investimenti.
Proprio perché la Previdenza Complementare è uno degli strumenti fondamentali per garantirsi nel tempo un adeguato tenore di vita, cogliamo l’occasione per ricordare a tutti i colleghi l’importanza di seguire da vicino e con continuità le informazioni sulla propria posizione, di consultare il sito e verificare gli andamenti, di procedere con le scelte di investimento più adeguate per il proprio orizzonte temporale (la distanza dal momento del pensionamento), di approfondire le varie possibilità di anticipazione e così via. Vi ricordiamo che siamo a disposizione di tutti voi per eventuali dubbi o richieste: non esitate a contattarci. Cliccando sui nostri nomi verrete reindirizzati alla nostra mail.
I componenti FISAC dell’Assemblea dei Delegati:
Abbiamo completamente aggiornato e rivisto la Guida PVR alla luce delle novità introdotte per il 2023 (ad esempio inserimento del SET in Quota eccellenza) e abbiamo anche aggiunto un nuovo capitolo dedicato agli altri sistemi incentivanti.
Come sempre i nostri esperti sono vostra completa disposizione per chiarimenti e consulenze personalizzate.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
Il nostro esperto Nazario Luciani ha aggiornato la GUIDA al passaggio da AP a QD e da Q2 a QD3.
Nella Guida completamente rivista e aggiornata troverete tutte le informazioni relative a stipendio, scatti di anzianità, orari, straordinari e banca delle ore, indennità.
Nazario è a vostra completa disposizione per chiarimenti e consulenze personalizzate.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio qui trovate tutti i loro riferimenti).
.
La nostra esperta Marianna Broczky ha aggiornato la GUIDA ALL’ORARIO DI LAVORO alla luce dell’Accordo “Evoluzione Organizzazione del Lavoro” del 26 maggio 2023.
Come sempre le parti variate sono evidenziate in giallo in questo modo e Marianna è a vostra completa disposizione per chiarimenti e consulenze personalizzate.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
La nostra esperta Marianna Broczky ha completamente rivisitato la Guida al Lavoro Flessibile, alla luce dell’Accordo “Evoluzione Organizzazione del Lavoro” del 26 maggio 2023.
Marianna è a vostra competa disposizione per chiarimenti e consulenze.
Vi ricordiamo che potete contattare anche i nostri sindacalisti sul territorio (qui trovate tutti i loro riferimenti).
Da oggi 26 giugno è possibile aderire allo SW secondo le regole dell’accordo del 26 maggio.
L’azienda, a questo proposito, ha comunicato che i colleghi già autorizzati al Lavoro Flessibile ai sensi dell’accordo del 2014 o al Nuovo Lavoro Flessibile riceveranno una comunicazione con le modalità di adesione. L’accordo dovrà essere visto e firmato digitalmente entro il 31 luglio 2023. In caso contrario, dal 1° agosto 2023 decadrà la possibilità di prestare la propria attività lavorativa in Lavoro Flessibile. I colleghi non ancora autorizzati possono aderire al lavoro flessibile da #People > Servizi Amministrativi > Richieste Amministrative e selezionando il box “Adesione Lavoro Flessibile”.
Con l’occasione pubblichiamo la nostra nuovissima Guida Pop interamente dedicata a SW, 4×9 e altre flessibilità di orario.
Come funziona concretamente lo SW? A quanti giorni ho diritto e per quali periodi? Ci sono maggiorazioni per casi particolari? E in Rete come funziona? Posso fare il 4×9 tutte le settimane? Posso cambiare i giorni di riposo? Posso entrare in orari diversi da quelli standard? Nella nostra Guida Pop tutte le risposte a queste e molte altre domande.
Qui il video
Nei giorni scorsi è stato sottoscritto il nuovo Accordo Evoluzione del Lavoro.
Nella nostra Infografica puoi trovare le informazioni principali in forma chiara e sintetica. E poi potrai eventualmente approfondire questi e altri temi nella Guida completa che pubblicheremo a strettissimo giro. Stay tuned…
Clicca qui per scaricare la nostra Infografica in pdf
Categorie
Avete rotto le palle con ste vignette… e anche con l’art 18! Ci sono migliaia di cose da fare in sto paese e di proposte per il lavoro: incentivare le assunzioni nel turismo con contratti stagionali, riduzione degli orari di lavoro, abbattimento della pressione fiscale sulle paghe e sui redditi d’impresa, incremento della pressione fiscale sulle concessionarie dello stato (autostrade in primis…), razionalizzazione delle normative sull’agricoltura con incentivi fiscali ed amministrativi per le creazione di occupazione giovanile nel settore… abbattimento della burocrazia in ogni settore, riforme del sistema carcerario (pene meno lunghe, ma certe e dure con una fase di recupero solo nell’ultima parte della pena per preparare i detenuti al rientro nella società civile), riforme del sistema sport (cancellazione del coni e delle federazioni, creazione di un solo ministero dedicato, sport a livello giovanile affidato ad un sistema scolastico efficiente)….. altro che vignette………………..
MARIO A RGIONE!!!!!
Quoto Mario parola per parola.
Che c’entra lo sport? Che c’entra il carcere? Sono pannicelli caldi quelli che vuole introdurre il collega e non affrontano il problema alla radice. Un sindacato deve tutelare i diritti dei lavoratori e non fare proposte che spettano ai partiti. Si difendano i diritti dei lavoratori e si potranno fare anche iniziative di più ampio respiro. Solo la forza dei lavoratori può consentire la ripresa di questo paese
concordo anch’io con mario, siamo già in 4 fondiamo un movimento….
Come darti torto Mario.
E’ vero le cose da fare sono tante, proprio per questo a che serve concentrarsi sulle modifiche all’art 18? Solo per eliminare qualche residuo di tutela? Un principio di equità recita: non si possono trattare realtà diverse con le stesse regole. Paragonare la gestione delle risorse dei datori di lavoro italiani a quella che si vive in altri paesi dove la flessibilità in uscita è un vantaggio reale al mercato e non un arma/minaccia per annullare ed appiattire tutti i diritti verso il basso, non è proprio equo.
Che bello! Finalmente una discussione vera e non stereotipata, in cui ognuno non si parla addosso o PEGGIO parla solo a quelli che la pensano come lui.
Vediamo se riusciamo a portarla avanti davvero e, magari, senza trascendere. Non insultare è obbligatorio e cancelleremo commenti offensivi o volgari (N.d.R. “avete rotto le palle” passa una volta sola 🙂 ), ma anche toni non aggressivi in genere aiutano a discutere davvero.
Tutto ciò premesso, ecco il mio pensiero. In pillole:
– L’art. 18 è sostanza, ma è anche un simbolo. E gli esseri umani hanno bisogno di simboli per vivere, per cui lottare o contro cui combattere. E’ un fatto e in attesa che la nostra razza evolva per il meglio (o magari si estingua), con questo dobbiamo fare i conti. E la CGIL ha un’idea di sindacato e di rappresentanza del lavoro di cui l’art. 18 è un simbolo potente, su cui ritiene di doversi spendere. Né più e né meno di coloro che altrettanto idealmente (o ideologicamente) lo attaccano.
– L’art. 18 è un simbolo, ma è anche sostanza. E’ vero che oggi le cause per licenziamento illegittimo non sono moltissime, ma è ovvio che uno dei motivi è che i licenziamenti illegittimi sono sanzionati pesantemente, fino appunto alla reintegra. Davvero qualcuno di voi pensa che depenalizzare il furto (o la rapina, lo stupro, l’omicidio) ridurrebbe i reati nel nostro paese, o piuttosto non li farebbe crescere? Perché se è così, allora com’è che “depenalizzare” i licenziamenti illegittimi non dovrebbe farli crescere?
– Un sindacato dovrebbe fare il sindacato, anche se troppo spesso se ne dimentica e tende a fare anche altro. Ovvero dovrebbe occuparsi eminentemente di questioni del lavoro e molto in subordine del resto. E’ già molto difficile provare a rappresentare bene il mondo del lavoro con le sue mille sfaccettature e contraddizioni (e per contro con le proprie – del sindacato – rigidità), che spero proprio non ci venga in mente di occuparci di sistema carcerario e politiche sportive. Sono cose importanti, di civiltà e anche concrete, ma tocca ad altri occuparsene.
– Il lavoro stagionale nel turismo e in agricoltura è già previsto e la CGIL non vi si è mai opposta, anzi. Quanto alla sburocratizzazione collegata, anche qui non credo che siamo secondi a nessuno nel chiederla.
– Aumentare la pressione fiscale sulle concessionarie di servizi non mi sembra una grande idea. La pressione fiscale (in ogni caso, ma tanto più in caso di servizi semimonopolistici come le autostrade) si scarica sempre e completamente sull’utente finale.
– Abbattere l’IRAP (e in generale le tasse sulle aziende produttive, realmente produttive NON sui redditi non reinvestiti) come volano per l’occupazione è un tema dal tutto all’ordine del giorno del dibattito sindacale e non è certo un tabù. Giusto ieri su questo sito abbiamo pubblicato (appunto per portarle al dibattito) una serie di proposte che vanno pesantemente in questa direzione.
– La riduzione generalizzata dell’orario a parità di salario è un bellissimo slogan e indubbiamente un obiettivo piacevole. Ma credo che in questo contesto economico sia un obiettivo molto più velleitario e ideologico di quello di difendere il tanto vituperato Art. 18. Se invece parliamo di riduzione di orario attraverso varie forme di contratti di solidarietà è un’altra cosa. Tant’è che di questo non solo ne parliamo, ma già li stiamo facendo…
– E in fondo, ma proprio in fondo, a molti queste vignette NON piacciano. Ma a molti altri si (molti di più in verità, applicando un metodo statistico che rapporta i commenti negativi a quelli positivi e alle “condivisioni”). E in ogni caso hanno avuto il merito, come dicevo all’inizio, di suscitare una discussione. Credo quindi che ne pubblicheremo ancora, confidando nella pazienza – e soprattutto nel rispetto delle posizioni altrui 😉 – da parte di tutti…
Poiché in questo momento tutto è da contestare qualsiasi contestazione viene condivisa. Però anche io personalmente sono stanca delle vignette che pur essendo ironiche non ci alleviano i patimenti che questi politici disonesti e senza scrupoli ci fanno sopportare (teniamo comunque conto che ce li hanno messi gli italiani a sedere su quelle poltrone!). Io penso ai nostri figli che sopravvivono (non si sa per quanto) grazie ai genitori che hanno ancora un lavoro o una pensione, perché il nostro paese non dà nessuna opportunità ai giovani e non possono permettersi una casa, una famiglia e figuriamoci dei figli. Ma la cosa che mi fa veramente arrabbiare è che loro hanno ancora meno tutele come lavoratori dei loro genitori. Quando riescono a trovare uno schifo di lavoro sono supersfruttati, spessissimo non retribuiti, non hanno nessun diritto perché subiscono i ricatti dei datori di lavoro (o così o te ne vai!), non possono permettersi di assentarsi dal lavoro per nessun motivo pena il licenziamento, alle donne la prima cosa che viene richiesta in un colloquio di lavoro è se hanno intenzione di fare figli, è frequente l’obbligo di far firmare le dimissioni in bianco all’atto di una assunzione anche se è a tempo determinato, e tanti altri comportamenti lesivi dei diritti dei lavoratori e non solo. Dov’è il sindacato quando deve tutelare questi ragazzi? Non è pensabile che ognuno di loro si rivolga personalmente ad un sindacato per difendersi perché non farebbe in tempo neppure a tornare a casa che si ritroverebbe licenziato! Ma questo comportamento da parte dei datori di lavoro è ormai divenuto consuetudine proprio perché i sindacati sono completamente assenti! E la scuola? Dalla padella alla brace! La scuola pubblica ormai è allo sfascio e non offre neppure l’ombra di una degna preparazione professionale! Tutti licei sono diventate le scuole superiori, con riduzione o totale scomparsa delle attività formative! Allora non è più l’ora delle vignette e neppure dei commenti e delle lamentele. E’ l’ora di agire!!!
L’art 18 PILASTRO DI CEMENTO ARMATO, SE SI SPOSTA O LO SI ELIMINA COME IN UNA CASA…CADE TUTTO!!
Comparso quasi per caso 45 anni fa, l’articolo 18 ha resistito a tutti gli attacchi, compresi 2 tentativi di referendum (entrambi falliti per mancato quorum dei votanti):
1)nel 2000 promosso dai Radicali per abrogarlo;
2)nel 2003 da Rifondazione comunista per estenderlo alle piccole imprese.
Il governo era guidato dal democristiano Mariano Rumor. In materia di reintegro nel posto di lavoro lo Statuto prevedeva solo l’articolo 10 che, richiamando l’articolo 4 della legge 604 del 1966 che stabiliva la nullità dei licenziamenti discriminatori (per ragioni di credo politico o fede religiosa, o per l’appartenenza al sindacato), aggiungeva «l’obbligo del datore di lavoro di reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro».
L’articolo 18 dello statuto dei lavoratori, nel diritto del lavoro italiano fa riferimento all’art. 18 della legge 20 maggio 1970, n. 300, “Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale, nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento”, nota appunto come statuto dei lavoratori.
Esso costituisce applicazione della cosiddetta tutela reale disciplinando in particolare il caso di licenziamento illegittimo (ovvero effettuato senza comunicazione dei motivi, ingiustificato o discriminatorio) di un lavoratore.
Credo invece che sia sempre il tempo delle vignette, dei commenti e delle lamentele. Credo che parlare, confrontarsi, litigare, proporre soluzioni (anche le apparentemente meno praticabili) sia il prerequisito di ogni momento in cui un individuo cessa di essere solo un individuo e cerca di comunicare, di diventare comunità (l’etimologia è la stessa, non a caso: mettere in comune), di provare ad affrontare insieme problemi che sono troppo grandi e complessi per essere risolti da soli.
Ma credo anche, che – giustamente – dopo (secondo me meglio in contemporanea) il tempo della discussione ci debba essere anche un tempo dell’azione. E non necessariamente le azioni devono essere eclatanti o violente, ma ci devono essere. Ed essere visibili e partecipate. Parlare o scrivere dietro una tastiera, inventarsi una vignetta o criticarla non solo non fa male, ma è proprio utile. Però non basta.
Io, nel mio piccolo e come 12 anni fa, un venerdì sera verso fine mese prenderò un pullman piuttosto scalcinato da Torino e attraverserò più di mezza Italia per esserci il sabato mattina, insieme a moltissimi altri (mi piacerebbe trovarmi anche con tutti quelli che pensano che non si debba parlare, discutere, attirare l’attenzione con battute sceme, ma che si debba agire) a Roma per provare a cambiare le cose. Per provare a fare la differenza. Nel mio piccolo, appunto. Non nel mio nulla…
siccome in questo paese siamo tutti allenatori della nazionale e quindi anche….. primi ministri mario è legittimato a rivendicare un programma politico-economico-sociale che risolve praticamente una tal miriade di problemi che lo farebbero diventare, se li risolvesse come vorremmo tutti, 1° ministro della galassia!
però restiamo con i piedi per terra e cominciamo da poco!
ognuno un poco altrimenti si finisce come è finita oggi tanta politica; tante grida, tanti proclami, cambiare tutto per non cambiare niente!
cominciamo dal partecipare alla manifestazione del 25/10 che non bisogna ridurre all’art. 18, che è solo un pezzo minimo di quello che è in gioco cioè una serie di norme e richieste che riguardano la dignità di chi lavora e anche di chi non lavora!
abbiamo purtroppo tutti figli, parenti ed amici precari,disoccupati e poveri in canna!
ciò che è assente e da cui bisogna però ripartire sono la solidarietà e la tolleranza tra simili!
l’isolamento e la solitudine nell’affrontare i problemi è il male del nostro tempo che conduce alla disperazione!
trovo le vignette un po’ stucchevoli ma ciò non toglie che rispetto coloro a cui piacciono e apprezzo il fatto che ognuno decida in proprio cosa fare e come giudicarle!
questo è il bello della democrazia e della libertà di pensiero!anche una vignetta se stimola e favorisce la discussione con legittimità di intervento di chiunque rispetti le opinioni altrui, pur criticabili, è benvenuta!
se vogliamo che le cose cambino, anche il sindacato, bisogna partecipare invece oggi deleghiamo tutto ad altri!
la critica è legittima ma se abbinata all’azione altrimenti è sterile! ciao e grazie a tutti per l’occasione di…parlarsi!
Perché i licenziamenti per i politici disonesti non sono previsti? Abbiamo casi di personaggi collusi con mafia e camorra, bancarottieri, condannati, evasori e gaglioffi vari che continuano a stare al loro posto e nessuno li licenzia o che comunque continuano a prendere il vitalizio. Per non parlare di quei manager che dopo aver portato il paese e aziende intere alla rovina con le loro scelte discutibili se ne vanno via con liquidazioni milionarie e si “riciclano” nel sistema -perché sono sempre gli stessi-e te li ritrovi magari a capo dell’ABI o a fare i ministri dei governi tecnici- e nessuno li licenzia!! E’ triste leggere alcuni commenti di lavoratori come tutti noi che evidentemente non avvertono la gravità di una situazione ben più grossa e grave del problema dell’art. 18 che è solo la punta dell’iceberg: abbiamo un presidente del consiglio che NON abbiamo eletto a capo di un governo che NON abbiamo eletto a IMPORRE un programma che NON abbiamo votato. Abolizione del Senato???? E’ sparita l’opposizione che ha fatto fronte comune col governo: MA QUESTA E’ DITTATURA!!!!!!!!!!!!!!! SVEGLIA!!!!!!!!!! DIFENDERE L’ART 18 E’ COME LA DIFESA DI STALINGRADO. Se cade l’art. 18 ci sarà il prossimo obiettivo e poi un altro e un altro ancora!Sarà una lenta e inesorabile morte della Democrazia. E attenzione a non farci fare il lavaggio del cervello dai media e dai talk show! Cerchiamo di pensare con la nostra testa e difendiamo i NOSTRI interessi e non quelli dell’europa dei banchieri e dei massoni!!!!