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post it o dipacciE chi se lo sarebbe mai aspettato?
Abituati alle citazioni su Francesco Alberoni o alle interpretazioni su antiche virtù della cultura greco – ellenistica contenute in alcuni “post – it”, ci era già sembrato poco decoroso il linguaggio “da caserma” che ci riferiscono sia utilizzato da dirigenti della Banca in qualche riunione.
Anche l’appellativo di “capo” che i nostri manager utilizzano spesso per riferirsi ai Direttori di Filiale o ad altri responsabili (e per proprietà transitiva anche a se stessi, evidentemente) non ci sembra in linea con il tono degli editoriali dei “Post it”.
In questa Azienda infatti, mentre da un lato veniamo intrattenuti in dotte disquisizioni filosofiche sul significato di “dipendente” o di “collaboratore” dall’altro – nelle circolari, nelle policy, nei post-it e nel linguaggio utilizzato nelle riunioni – per indicare Direttore, Titolare, Preposto si utilizza il termine “Capo”, parola forse più corta (si scrive prima e consuma meno inchiostro) ma che richiama immediatamente, a nostro avviso, una struttura gerarchica, verticistica, militare.
Oltretutto, ci viene in mente di osservare che in un’organizzazione l’esistenza di un “capo” e, quindi, di una testa presuppone che ci siano nella stessa anche dei “piedi” od anche una “coda” … e non è esattamente un bel concetto da esprimere!

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