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piantiamolaLa numerosa partecipazione allo sciopero del 2 luglio che, lo ripetiamo, è stato un clamoroso successo sia in termini di adesioni individuali, sia per l’alta percentuale di chiusura degli sportelli e degli uffici centrali, ha anche l’obiettivo di spingere la Capogruppo ad affrontare con maggiore senso di responsabilità la questione della riduzione dei costi.
Intesa Sanpaolo fino ad oggi appare invece sorda a questo richiamo e continua nelle sue attività, anche “collaterali”, a far finta che nulla sia accaduto.
Anzi, in un momento di grande tensione con i lavoratori, il Gruppo Intesa Sanpaolo si esercita nella distribuzione via e-mail di un questionario inteso a raccogliere informazioni in merito allo stato di soddisfazione del proprio lavoro da parte di tutti i 64.000 lavoratori, ancora furiosi dello stato vertenziale in atto, aggravato dalla cattiva vicenda del mancato riconoscimento del sistema incentivante sui risultati commerciali raggiunti, erogato in modo discrezionale e per nulla trasparente.

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