Come anticipato negli ultimi incontri, sono stati comunicati i nuovi portafogli e sono iniziati i colloqui per le risorse ritenute in esubero.
Nonostante le richieste di chiarimento non è facile individuare i principi generali che abbiano portato a questa lista di prescelti.
Da una parte le filiali e i colleghi colloquiati presentano situazioni differenti e talvolta critiche e le soluzioni appaiono contradditorie soprattutto quando parliamo di colleghi ai quali, dopo aver espresso la volontà di rimanere in Banca Prossima viene prospettato un distacco presso le filiali di BdT.
Dall’altra parte invece rileviamo un malcontento generale fondato sulla creazione di portafogli attribuiti ai gestori restanti sempre su criteri non esplicitati che rappresentano un nuovo rimescolamento dei clienti che già hanno mal sopportato il conferimento da BdT creando un decadimento nella fidelizzazione con il cliente.
Ancora una volta saranno i colleghi a dover ricucire rapporti e fidelizzazioni con l’Istituto che sembra non voler “ascoltare” le voci di noi colleghi.
E io che ho partecipato alla Fondazione di Banca Prossima che devo dire? Dove sono finiti i sogni e i sognatori? Ammazzati (metaforicamente) dalla dura realtà.
Io sono entrato l’anno successivo alla creazione della Banca…veramente perche’ mi attraeva il bellissimo modello di servizio..che a mia avviso andava leggermente ritoccato, ma non rivoltato. Un modo di fare banca “unico in Europa” che gia’ stava dando i suoi frutti…Belle soddisfazioni professionali. Un forte valore aggiunto per ISP….Forse eravamo tutti alti due metri, convincenti, bella presenza, occhi azzurri e capelli biondi.. (Un modo di dire per fare la differenza…e’ chiaro…) Cosa e chi siamo diventati oggi? Forse solo venditori!!!