Come avevamo già fatto qui, anche l’Azienda lancia un appello per le donazioni alla Banca del Tempo. Donare anche solo 15 minuti è fondamentale per continuare a garantire ai colleghi i difficoltà l’aiuto di cui hanno estremamente bisogno. E che che in qualsiasi momento potrebbe servire a ciascuno di noi. Con l’occasione vi ricordiamo che tramite la nostra Guida alla Banca del Tempo è possibile approfondire non solo come donare, ma anche come chiedere Tempo.
La Banca del tempo, importantissimo elemento del Contratto Collettivo di Secondo Livello di Gruppo, sin dal 2015, è una riserva di ore messa a disposizione dall’azienda e dalle persone del Gruppo per essere più vicini ai colleghi che hanno necessità di tempo per gravi ed accertate situazioni personali e/o familiari. L’azienda contribuisce alla Banca del Tempo versando annualmente 65.000 ore e “raddoppiando” le donazioni fatte dai colleghi. Per poter continuare a supportare i colleghi nel fare fronte alle straordinarie esigenze la dotazione di tempo messa a disposizione dall’azienda per quest’anno è stata integrata da un anticipo della dotazione prevista per il 2025.
Sono molti i colleghi che hanno potuto contare sull’aiuto della Banca del Tempo trovando una particolare attenzione alle loro esigenze in una fase difficile della loro vita.
Per sostenere la Banca del tempo è possibile donare anche solo 15 minuti e dare così un segno concreto di vicinanza verso chi sta vivendo gravi difficoltà personali o familiari.
Ogni gesto di generosità e solidarietà rafforza il senso di appartenenza delle persone del Gruppo a una comunità che si dimostra sempre più sensibile nel supportare le esigenze eccezionali di cura e assistenza. Il tempo donato è valorizzato anche dall’ulteriore stanziamento aziendale che “raddoppia” le donazioni pervenute.
La sezione per donare è Dona tempo nella sezione #People > Servizi Amministrativi > Consuntivazione Presenze e Assenze > Ferie e Permessi residui > Donazioni Banca del tempo.
Si possono devolvere:
– ferie dell’anno di competenza eccedenti i 20 giorni previsti per legge;
– ferie fruibili a ore nella misura minima di 15 minuti (fermo il limite di 20 gg di cui sopra);
– permessi “ex festività”;
– permesso contrattuale retribuito (PCR) nella misura minima di 15 minuti;
– “banca ore” maturata e non ancora scaduta nella misura minima di 15 minuti. La validità della banca ore, donata e in scadenza in corso d’anno, viene prolungata fino alla fine dell’anno di donazione.
Offrire il proprio tempo consente di dare un aiuto concreto ai colleghi in difficoltà
Per saperne di più è possibile consultare la sezione dedicata su #People al seguente percorso: Normativa HR > Contratto collettivo di secondo livello 2022-2025 > Conciliazione tempi di vita e lavoro > Banca del tempo (accesso rapido), oppure tramite #People (Servizi alla Persona > La Vetrina dei Servizi > Solidarietà e volontariato).
Donerei molto volentieri, siccome però i controlli sono praticamente nulli, conosco diversi casi di colleghi senza scrupoli che chiedono ore per farsi gli affari propri a discapito di coloro che ne hanno veramente bisogno
I permessi della Banca del Tempo vengono riconosciuti solo a fronte della presentazione di documentazione specifica che viene vagliata attentamente. Questo se da un lato consente di riconoscere i permessi solo a fronte di situazioni reali e documentate, ovviamnete non impedisce che la singola persona possa farne un uso distorto, nel concreto della sua vita privata. A quanto ci risulta si tratta comunque di casi statisticamente limitati e che in nessun caso inficiano il valore e l’efficacia di questo strumento che ha consentito e continua a consentire di alleviare moltissime situazioni davvero pesanti quando non drammatiche.
Buongiorno. Si, avete ragione che l’incidenza statistica dell’uso “distorto” può essere non particolarmente rilevante, ma mi brucia constatare alcuni casi davvero senza scrupoli e vorrei sapere come si potrebbero debellare. Grazie per la collaborazione.
La Banca del Tempo è un istituto che si basa sulla solidarietà e fiducia reciproca. Non è possibile attuare misure di monitoraggio sulla vita privata di chi ne usufruisce: è tassativamente escluso dalle normative generali sulla privacy.