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Le dichiarazioni dei vertici aziendali a partire dal Direttore della nostra Direzione Regionale Dott. Monceri sin dall’inizio del progetto “Vivaldi”, ed in ogni occasione di incontro, ci hanno raccontato di una volontà aziendale che approcciava ad una gestione dell’incorporazione, e alle conseguenti ricadute sulle “persone”, con criteri di trasparenza lontani dalle vecchie logiche e clientele che negli anni hanno caratterizzato la gestione del personale di Banca Nuova.

I fatti che si sono succeduti in questi mesi ci appaiono ben lontani dal dichiarato.

Che l’incorporazione di Banca Nuova in Intesasanpaolo avrebbe visto, e vedrà, molti colleghi perdere il ruolo fin qui occupato era prevedibile, i tanti ruoli di Sede di una Banca che non esiste più, oltre il 60% delle Filiali da chiudere entro l’anno ed il nuovo piano industriale che annuncia altre chiusure ci prospettano un futuro in cui la perdita del ruolo si coniugherà probabilmente con la trasformazione che la nostra Azienda, ma anche tutto il settore, stanno attuando.

Nuovi modi di fare banca come ad esempio la Filiale on line (FOL) che nel nostro territorio verrà utilizzata per mitigare il ricorso alla mobilità nelle due provincie dove maggiormente si verificano le eccedenze di personale e cioè Palermo e Trapani.

Non possiamo non rilevare che alle dichiarazioni di trasparenza non è seguita ne’ alcuna disponibilità aziendale alla condivisione dei criteri usati con le OO.SS. come richiesto unitariamente dai coordinamenti regionali ne’ una effettiva modalità operativa da parte dell’Ufficio del Personale.

Di che parliamo? …..Giusto per fare alcuni esempi……….

Consulenti disconosciuti nel ruolo sebbene gestissero portafogli a 9 cifre; Direttori di Filiale (QD4 con esperienza ventennale) consegnati al semplice ruolo di gestore par peraltro nella stessa filiale accorpata dove erano direttori (anche se i numeri in ogni caso avrebbero generato almeno il coordinatore); Direttori che pur perdendo il ruolo per chiusura della loro Filiale si ritrovano Direttori di Filiali ex ISP; Consulenti Imprese che hanno seguito la stessa sorte;  Specialisti Estero assegnati alla FOL quando ci dicono che è stata fatta richiesta di tale ruolo nella Filiale Imprese  e di Specialisti Crediti confermati (a scapito di colleghi più anziani ed esperti che hanno fatto solo quello nella loro carriera). Colleghi con handicap o disabilità documentate assegnati in ruoli non congrui. Uffici di Direzione Regionale “riempiti” con professionalità pregresse ben distanti dai nuovi ruoli.

I nuovi ruoli aziendali comunicati a voce dai gestori del personale, sono risultati indiscutibili fino a ricevere risposte del tipo “posti per voi non ce ne sono”, “eravate falliti”.

Ci rendiamo conto dell’immane lavoro che i colleghi dell’Ufficio del Personale hanno svolto in questi mesi svolgendo anche 8 o 10 colloqui al giorno per conoscere le persone ed il loro bagaglio professionale ed impiegarlo al meglio nella nuova realtà………. ma è stata forse solo una formalità??

Le fusioni con incorporazione come la nostra si portano in dote diverse criticità, non tutto può essere a posto, non capiamo però come si possano avere scrivanie poggiate sulle risme di carta perché i nuovi cash-in sono più alti dei precedenti, o i corridoi della ex Sede di via Cusmano ridotti a discarica di materiali pericolosi (toner, cartucce etc) da ormai parecchie settimane nonostante le ripetute segnalazioni.

In questi giorni comincia la fase operativa e teniamo a sottolineare che certe scelte operate con le loro “particolarità” –CI SONO STATE SEGNALATE DAI LAVORATORI DELLE DUE EX RETI– e sembrano ancora una volta celare maldestramente già vieppiù conosciute  appartenenze (pseudo-sindacali, “parentali”, politiche o peggio massoniche) allora forse, ancora una volta, nella terra dei gattopardi Tutto cambia affinché nulla possa cambiare????

Forse usando i criteri della trasparenza e della condivisione invocati e non concessi l’Ufficio del Personale della nostra regione non sarebbe stato lasciato solo in balia delle “pressioni” o forse si è più semplicemente scelto di usare la tecnica dell’accondiscendenza.

Le logiche “Inopportune” che abbiamo visto applicare suscitano in noi “Sospetto” e generano “Preoccupazione”, perché ci sembra di rivedere ancora una volta una gestione clientelare (di cui purtroppo qualcuno si vanta anche pubblicamente tra i colleghi) e una miopia operativa che non condividiamo e che non pensavamo possibile in una “Grande Azienda” come la nostra…….. Ma forse  siamo solo “un’azienda grande”.

PALERMO, 09/04/2018

Volantino in versione pdf

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