image_pdfimage_print

La resistenza dei capi ed il suo arcano.

 A commento delle ultime decisioni aziendali.

Quelle filiali che già si trovano in condizioni penose per spazi ristretti e/o carenza di personale avranno a che fare coi soliti livelli di disorganizzazione che indubbiamente aumenteranno la tensione.

Perché turneranno solo le filali sopra i 12? Pare persino che qualche Capo non voglia applicare le turnazioni in filiali con più di 12 persone “tanto più di 10 non siete mai!!”

C’è forse un accordo che non conosciamo fatto con i rappresentanti del Covid 19 che esclude la presenza del virus nelle filiali sotto i 12.

Possibile che le filiali di nuova concezione con i loro spazi comuni non siano destinatarie di provvedimenti mirati?

Nel profondo est della Lombardia, come nell’Italia intera, soffiano forti venti commerciali; alcuni capi, famelici soggetti si aggirano, incuranti di ciò che accade intorno, ripetendo i soliti mantra ai propri colleghi: agenda-vendi-piazza!!! Gli obiettivi assegnati per novembre appaiono ancora più fuori da ogni logica se si tiene conto delle indicazioni di diminuzione di tempi e numero di presenze in filiale; i dati economici del Gruppo a settembre, che paiono ottimi, suonano come contraddittori rispetto ad una quotidianità fatta di affannose ricerche di prestazioni commerciali come se il bilancio fosse in rosso.

Mentre ci si sgola sul termine resilienza, l’arcano è quello della resistenza di alcuni capi alle disposizioni aziendali: i colleghi riportano “a voce ci dicono di lavorare come prima”, nella zona rossa come ovunque. Alcuni stanno addirittura sollecitando appuntamenti commerciali con i clienti come se nulla fosse! Cosa nasconde quindi la catena di comando di Intesa Sanpaolo: l’incapacità di far rispettare le regole oppure il malcelato fastidio di una BDT che non macina utili a suon di miliardi oppure l’iniquo gioco di chi riesce a sfruttare ancora di più il proprio misero potere sui colleghi?

Per porre un primo argine a questa deriva chiediamo da subito lestensione dei turni in tutte le filiali l’applicazione di essi ove già previsto, la sospensione del servizio in presenza in quelle che non hanno i numeri per gestirlo in sicurezza (es. filiali con spazi e areazione ridotti), la sospensione ovunque dellattività di cassa al pomeriggio, un consistente potenziamento del servizio di steward.

Suggeriamo inoltre un alleggerimento delle politiche commerciali se si vuole davvero migliorare clima sul posto di lavoro, a partire dall’assegnazione degli obiettivi che rappresentano la matrice dei famelici soggetti sopra citati.

Sarebbe opportuno l’avvio di un costante processo di monitoraggio delle criticità anche alla luce dell’aggregazione con UBI, già foriera di problemi a vari livelli: organizzativo e della comunicazione ai nuovi colleghi sul che fare.

Dai! Chi si dichiara il migliore poi lo deve dimostrare e sul terreno sopra descritto c’è tanto da fare.

FISAC CGIL INTESA SANPAOLO AREA LOMBARDIA EST -11/2020-

X