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Care colleghe e cari colleghi,
La scorsa settimana il Parlamento ha approvato la proroga dello stato di emergenza per Covid19 al mese di ottobre e questo dovrebbe farci capire che è necessario tenere alta la guardia.
In qualità di Rappresentanti Sindacali Aziendali di tutti i lavoratori, non abbiamo mai abbassato la guardia, infatti, pur consapevoli di quanto fatto fino ad ora dall’azienda, il 6 luglio le abbiamo posto alcune domande per chiedere chiarimenti su come i colleghi dovessero operare in assenza di una normativa di riferimento e di disposizioni aziendali, quesiti reiterati il 15 luglio u.s. vista la mancanza di riscontro.
Finalmente il 23 luglio abbiamo ricevuto una “risposta” dall’azienda, tramite una comunicazione certamente cortese nella forma, ma completamente elusiva nel contenuto, se non in quelle poche righe in cui si mette in discussione il ruolo delle RSA, cosa che porterebbe inevitabilmente a valutare iniziative a difesa delle nostre prerogative che ricordiamo sono volte alla tutela di noi tutti all’interno delle unità aziendali.
Secondo voi l’azienda ha risposto ai nostri quesiti?!? Ovviamente NO!!!
Siamo amareggiati e dovrebbero esserlo tutti i dipendenti di questa azienda, il cui management si vanta di essere – ancor di più dopo il successo dell’OPAS Intesa UBI – un punto di riferimento non solo in Italia, ma in tutta Europa. Quando noi colleghi veniamo sottoposti a richieste e quesiti, l’azienda pretende sollecite e minuziose risposte, dettagliate relazioni anche quando contrattualmente non previste.

INAUDITE le pressioni psicologiche se qualcuno si azzarda a non rispondere o non lo fa celermente.

Ci dispiace constatare che quando sono i colleghi o chi li rappresenta a porre delle semplici domande, inerenti tra l’altro la salute e la sicurezza di tutti noi, è tutt’altra faccenda.

Questo dovrebbe farci meditare tutti…

Tra le domande che avevamo posto c’era quella relativa agli “accessi”, che tanto sta a cuore ai colleghi in filiale: l’azienda ha fatto una repentina retromarcia ripristinando gli appuntamenti per l’operatività di cassa, dopo la scellerata e insensata decisione di tornare “alla vecchia maniera” per un certo periodo di tempo.

Riteniamo, che per tutto il perdurare di questa emergenza sanitaria, sia indispensabile che gli accessi siano contingentati secondo le regole già note e solo previo appuntamento e che, per le filiali ubicate in zone a forte vocazione turistica, sia necessario un servizio di gestione degli accessi in filiale tramite steward anche al fine di evitare eccessivi assembramenti. In merito a pulizie straordinarie, impianti di condizionamento e barriere di plexiglas l’azienda ha preferito non esprimersi; stiamo seguendo con interesse alcuni RLS, i quali si sono rivolti direttamente all’Azienda Sanitaria competente per fare chiarezza.

Come sempre monitoreremo con attenzione l’evolversi della situazione e all’occorrenza non esiteremo a esercitare il nostro importante e delicato ruolo, a nostra e vostra tutela.

Imperia, 4 Agosto 2020

RR.SS.AA FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL PROVINCIA DI  IMPERIA

click qui per leggere le NON risposte dell’azienda

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