Pubblicato il – 18 Giugno 2020


Area Liguria: La normalità che non c’è

La progressiva riapertura del Paese identificata con la Fase 2 dell’emergenza ha portato
novità nell’organizzazione del lavoro della nostra azienda.
Come OO.SS. riteniamo doveroso segnalare le criticità evidenti di questi giorni che non
consentono alle lavoratrici e ai lavoratori di svolgere le attività in sicurezza.
La scelta di consentire ai clienti, nelle filiali grandi, di accedere ai servizi di cassa senza
appuntamento sta causando gravi disagi e continui assembramenti alle porte delle filiali. Si
è reso necessario, con cadenza quotidiana, l’intervento delle forze dell’ordine presso
moltissimi punti operativi al fine di tutelare i colleghi che sono spesso uno dei bersagli del
disagio sociale crescente nel nostro Paese, ma con dedizione e senso del dovere si
espongono al confronto con i clienti anche al di fuori delle filiali laddove non sono stati
assegnati gli steward, svolgendo di fatto una mansione non prevista.
E’ indispensabile incrementare il servizio di guardiania fornendolo a tutte le filiali
con maggior afflusso di pubblico e per tutto l’orario di lavoro facendo cessare la
scorretta prassi di impiego delle colleghe e dei colleghi.
Dobbiamo nuovamente sottolineare che all’interno dei locali della banca il servizio di
pulizia è rimasto carente e se non viene incrementato l’orario delle addette e degli addetti
al servizio non arriveremo mai ad una soluzione efficace.
Non sono ancora presenti gli schermi in plexiglass e attendiamo la distribuzione dei kit per
la sanificazione delle postazioni di ricevimento del pubblico, tranne laddove i colleghi
hanno provveduto con interventi “fai da te” impiegando come sempre la buona volontà e il
buon senso per adeguare il layout della filiale alla situazione di emergenza. Peraltro
queste due misure erano già presenti nelle linee guida per la riapertura delle attività
individuate dalla Conferenza delle Regioni a metà Maggio.
Chiediamo quindi, la verifica del corretto posizionamento dei presidi anti-Covid
all’interno delle filiali e degli uffici e di vigilare sul loro corretto utilizzo.
Oltre a queste mancanze denunciamo che l’approvvigionamento di mascherine e guanti
non è tempestivo come dovrebbe e che l’utilizzo degli schermi facciali, ancor più se
abbinato agli occhiali, rende improbabile visualizzare correttamente i monitor dei pc.
L’estate è alle porte, con i presidi di sicurezza che stiamo indossando è impensabile
continuare a lavorare con temperature elevate nelle filiali, il ricambio e la corretta
filtrazione dell’aria sono requisiti previsti da tutte le disposizioni di legge e, purtroppo, le
pessime esperienze degli anni passati ci destano forti preoccupazioni.
L’assetto organizzativo delle filiali con la presenza massima consentita del 75%
dell’organico vede la sua applicazione in maniera disomogenea nelle singole realtà:
riteniamo fondamentale garantire la rotazione delle presenze coinvolgendo tutte le
colleghe e tutti i colleghi in maniera equa e nel rispetto dei diritti derivanti
dall’accordo per il sostegno a genitorialità e famiglie.
In questa situazione in cui si ostenta un rapido ritorno alla “normalità” i colleghi continuano
ad affrontare carichi di lavoro crescenti e repentini cambi procedurali che rendono
ulteriormente difficoltosa la relazione con i clienti.
Per le attività legate ai finanziamenti covid manca ancora una risposta dall’azienda in
merito alla “lettera di manleva”, che sarebbe una doverosa tutela per tutte quelle lavoratrici
e tutti quei lavoratori coinvolti nel processo di erogazione, e che sono fortemente sollecitati
dai clienti e indebitamente pressati dall’azienda.
Sono assolutamente deprecabili i tentativi di alcuni capi di riproporre indegne modalità di
pressione nella gestione del lavoro, prospettando il ritorno ad una “normalità” di cui
nessuno ha nostalgia.
Le competenze e il senso del dovere delle colleghe e dei colleghi, fin qui dimostrate,
sono un adeguato supporto al rilancio dell’economia e incarnano lo spirito del
servizio essenziale che la Banche sono state chiamate a prestare nell’emergenza.
Visto l’impegno profuso per sostenere il Paese in questo difficile momento,
riteniamo doveroso, da parte dell’Azienda uno sforzo maggiore per garantire la
salute e la sicurezza in tutti i luoghi di lavoro.

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