image_pdfimage_print

Nella giornata del 02 luglio u.s. si è tenuto l’incontro trimestrale di Direzione regionale riservato all’Area Liguria.
Per l’Azienda erano presenti il Direttore Regionale, Andrea Perusin, il Direttore del segmento commerciale Exclusive, Luca Roccalberti, i Responsabili RPAR e CTPAR, Fabio Cravena e Andrea Facchini, lo Specialista Assistenza Rete di DR, Paolo Rofi, la Delegazione delle relazioni industriali.
Il Direttore regionale ha, come di consueto, illustrato l’andamento economico dei vari segmenti commerciali nel territorio, ma non ha fornito risposte risolutive per le criticità rassegnate dalle OO.SS.
In particolare:

• La carenza degli organici sulla rete filiali rimane il principale problema irrisolto. L’organico complessivo dell’Area è ulteriormente sceso a 1014 unità, dalle 1057 dello scorso anno. Da 896 a 851, invece, il personale
nei 5 segmenti commerciali della BdT. Le assunzioni promesse a seguito dell’accordo esodi non sono state confermate. Gli unici inserimenti ad ora effettuati riguardano gli stagisti (11) che, se supereranno l’esame, entreranno in Azienda come global advisor. La figura del gestore base è in via di estinzione, non viene rimpiazzata ma risulta essere sempre necessaria per i servizi di cassa / accoglienza e amministrativi.

• Sono in aumento i fruitori dello smart working. I dati sulla formazione flessibile (1,4 giorni medi per dipendente), però, confermano le difficoltà all’esercizio di un diritto che sulla carta viene garantito ma che nella realtà si scontra con i dinieghi dei responsabili delle strutture con le motivazioni più disparate. Il Direttore Regionale ha richiesto, anche negli incontri delle altre aree, i nominativi dei capi che si ostinano a non ottemperare all’accordo, omettendo ed ignorando la principale e reale causa della mancata concessione: la carenza di organici già sopra evidenziata.

• Le pressioni commerciali non sono sparite ma continuano ad avvelenare l’esistenza dei colleghi spingendoli, a volte, a forzare la mano con pericolose conseguenze. Continuano le intromissioni nelle agende dei gestori da parte di responsabili e direttori di area – alimentando in tal modo tra i colleghi un fastidioso senso di inadeguatezza – condizionando altresì la concessione della formazione flessibile al riempimento dell’agenda stessa.

• L’osservanza della normativa aziendale risulta sempre più difficile se non a volte impossibile. A fronte degli 11 provvedimenti disciplinari del 2023 abbiamo segnalato l’ondata in arrivo per l’anno 2024, conseguenza soprattutto delle situazioni critiche createsi con la gestione delle banconote L2, a causa di una normativa farraginosa che non ha compiutamente rappresentato il procedimento operativo.

• Critica anche la situazione nei cantieri immobiliari. Troppe le segnalazioni dei RLS necessarie al rispetto della normativa aziendale e di legge. Manca un adeguato e costante controllo sull’operato delle ditte esecutrici da parte delle competenti funzioni della Direzione immobili, anche nell’ interesse della stessa Azienda. La carente pulizia dei locali, più volte evidenziata, resta poi una delle principali criticità irrisolte.

Di fronte alle stesse difficoltà, che ormai si ripetono costantemente da anni sul territorio, non possiamo che manifestare il nostro sconforto ma nel contempo anche la nostra determinazione a voler mutare le cose.
Vogliamo nell’Area Liguria un clima e un’organizzazione del lavoro che rispecchi quelli che sono i principi e i valori che sono propri del Gruppo Intesa Sanpaolo e che sono declinati a livello centrale. Vigileremo sull’evoluzione degli eventi.

FAI CLICK QUI PER SCARICARE IL COMUNICATO UNITARIO

X