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Le cronache di queste ultime settimane, come succede ormai da diversi anni, ci consegnano le consuete scene di disastri metereologici ed i relativi lutti, accompagnati da incalcolabili danni a strutture e comunicazioni.
Nella nostra Liguria, già duramente provata da quanto avvenuto con il crollo del Ponte Morandi, i cui effetti si faranno ancora sentire per anni prima di un ritorno alla normalità, ogni evento atmosferico si trasforma, anche a causa della fragilità del territorio, in un pericolo drammatico.
Sappiamo che – al nostro livello – non possiamo fare nulla sulle cause di fondo di questi fenomeni, legate al riscaldamento globale, ai mutamenti del clima ed alla devastazione del territorio perpetrata negli anni, specialmente sulle nostre coste.
Possiamo invece, anzi dobbiamo, agire sugli effetti di questi eventi per ridurre al minimo i rischi per dipendenti e clienti della nostra Banca ogni qualvolta si ripresenterà in futuro una nuova emergenza climatica.

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