image_pdfimage_print

Lunedi scorso abbiamo partecipato a una cosa divertente che probabilmente non
faremo mai più.
Per la prima volta in vita nostra abbiamo fatto ricorso al Comitato di Consultazione, un organismo di natura contrattuale che ha un nobile scopo che difficilmente raggiunge, ovvero quello di “individuare possibili soluzioni a controversie che emergessero a livello locale”.
E siccome di controversie ne avevamo fatte emergere diverse senza mai risolverne mezza, abbiamo provato a portare le nostre istanze a tale livello.
Da questa esperienza siamo usciti sicuramente arricchiti, apprendendo dalla Controparte che :
• non tutto quello che il sindacato chiede l’azienda deve per forza farlo
• l’azienda non fa necessariamente incontri con tutti quelli che glielo chiedono
• se l’azienda dovesse confrontarsi in tutte le 1500 piazze dove esistono RSA questo metterebbe in  difficoltà il Gruppo
• se la gestione nelle Filiali è stata caotica e poco omogenea è responsabilità delle strutture che non hanno recepito correttamente le indicazioni centrali
• forse non ci rendiamo conto in quale Gruppo lavoriamo
• i Segretari Generali delle OO.SS. hanno stabilito che nel periodo dell’emergenza l’Azienda è legittimata a non parlare con le RSA
• non possiamo pensare di scrivere all’Azienda e che questa sia costretta a risponderci
• se pensiamo che Relazioni industriali ci risponda sui problemi della provincia di Imperia, viviamo su pianeti diversi.
• l’azienda ha necessità di standardizzare
• non si vede come possiamo pensare di ottenere obiettivi che l’Azienda nega alle delegazioni di Gruppo
E’ inutile negarlo, nonostante le tante cose imparate siamo usciti dall’incontro un pò delusi, con addosso la sensazione di essere il popolino alle prese col Marchese del Grillo
E come forse avrete già indovinato non abbiamo portato a casa nessuno degli obiettivi che ci eravamo posti: risposte alle tante domande su come viene organizzato il lavoro, una sede di informativa e di confronto nella quale affrontare tempestivamente i problemi quotidiani, dotazioni di sicurezza per
tutti noi che lavoriamo “In prima linea”, come ha riconosciuto la responsabile delle Relazioni Industriali del Gruppo Intesa San Paolo, che è stata la nostra interlocutrice di parte aziendale.
Coerentemente con le nostre posizioni non abbiamo accettato alcuna conciliazione rimanendo pertanto liberi di intraprendere altre iniziative.
Poichè come tutti i liguri siamo maledettamente testardi, ci siamo dati un termine molto ravvicinato per fare una valutazione: subito dopo l’incontro Trimestrale che si svolgerà in Area il prossimo 13 novembre, chiederemo alle altre Organizzazioni presenti in provincia di fare insieme una valutazione dei risultati ottenuti in tale sede
Se per quella data il nostro paniere sarà ancora vuoto, decideremo con voi cosa fare.

fai click qui per leggere il comunicato della Provincia di Imperia

X