Pubblicato il – 22 Ottobre 2013


AREA LAZIO: NUMERO SPECIALE DI PUNTO A CAPO SULLO SCIOPERO DEL 31 OTTOBRE

Rottamare i lavoratori più anziani, tagliare i salari, introdurre la cassa integrazione nel settore.

Il progetto presentato dall’ABI alle organizzazioni sindacali lo scorso 16 settembre, subito dopo la disdetta del contratto di categoria, non lascia margine a errori: il conto per la crisi lo pagheranno i lavoratori!

L’associazione dei banchieri, nelle 18 pagine consegnate, fornisce la propria visione, cinica e disincantata, sulla situazione di difficoltà vissuta dalle aziende italiane, indicandone poi, in modo assolutamente spregiudicato, la facile via d’uscita.

Il pensiero dell’ABI rispetto al salario (il documento parla di “concessione”) rappresenta una posizione da inizio ‘800; evoca immagini di lavoratori in processione, in attesa della paga, che, ritirando le poche monete loro spettanti, baciano deferenti la mano del padrone.

Se davvero è indispensabile ridurre i costi, allora, forse, sarebbe opportuno intervenire prima in altri ambiti, partendo, magari, dai troppi consigli di amministrazione presenti nei gruppi, dalla poca trasparenza sugli appalti, dall’introduzione di un tetto ai compensi dei manager, da rivisitazione approfondita delle consulenze.

I dipendenti del credito sono troppo vecchi? I dirigenti del credito lo sono ancora di più! Per ricoprire i loro incarichi, spesso di pura “testimonianza”, percepiscono remunerazioni faraoniche e, a volte, anche più di una, data la concentrazione di più incarichi sugli stessi soggetti.

Sono grandi economisti, analisti, strateghi? Non si direbbe, vista la situazione di difficoltà vissuta dal settore, l’ammontare preoccupante raggiunto delle sofferenze, la perdita di valore dei titoli in borsa. Per molti di loro, sarebbe il momento di andare in pensione.

L’appuntamento del 31/10 rappresenta solo il primo momento di un confronto che ci dovrà trovare tutti presenti, consapevoli e impegnati.

Le banche hanno gettato la maschera e sono decise, per i propri interessi, a sacrificarci tutti, con assoluta indifferenza; noi dobbiamo essere pronti a rispondere con fermezza e coraggio.

Cliccare qui per visualizzare l’edizione integrale del giornale