Pubblicato il – 28 Aprile 2014


AREA LAZIO: E ALLORA PARLIAMO DI VAP!!!!!!

Dopo gli incontri svolti nel tentativo di trovare un accordo sul VAP, sono ancora grandi le distanze con l’azienda in merito al riconoscimento, per il 2013, del premio aziendale ai dipendenti.

Le perplessità manifestate dalla cotroparte datoriale sull’opportunità del riconoscimento stridono evidentemente con le dichiarazioni ufficiali, sino ad oggi formulate, sull’andamento economico del gruppo.

 13 novembre 2013 – Dichiarazione del Ceo, Carlo Messina: – Voglio ringraziare tutti i colleghi per il difficile lavoro svolto. Le persone sono il nostro asset più grande. Complessivamente abbiamo registrato una solida performance economica in un contesto difficile con un utile di 640 milioni di euro.

28 marzo 2014 (dal comunicato stampa sui risultati consolidati al 31 dicembre 2013):- Stato patrimoniale molto solido, già in linea con i requisiti di Basilea 3 per patrimonializzazione e liquidità. COME DICHIARATO NEL PIANO INDUSTRIALE 2014/2017 , QUESTA LIQUIDITA’ NON SARA’ UTILIZZATA PER LA CRESCITA BENSI’ DISTRIBUITA EVENTUALMENTE AGLI AZIONISTI IN AGGIUNTA AI DIVIDENDI FUTURI; proposta di dividendi cash in linea con l’esercizio precedente: 822 milioni di euro (distribuzione a valere sulla Riserva straordinaria).

Il risultato netto consolidato, escludendo le rettifiche di valore dell’avviamento e delle altre attività intangibili è pari a 1.218 mln. di euro; le partite negative straordinarie contabilizzate, invece, ammontano a 5.797 mln. di euro, rispetto al dato nullo del 2012. Il risultato economico consolidato diventa così negativo per 4.550 mln. di euro e, in presenza di un dato negativo, il Contratto Nazionale non prevede l’erogazione di premi!

L’azienda decide di lasciare invariato il dividendo agli azionisti (attingendo alle riserve), ma tentenna sul VAP; se la condizioni economiche impongono sacrifici, siamo fermamente convinti che questi debbano essere equamente ripartiti tra tutti: azionisti, top manager e lavoratori. Senza premio ai dipendenti, non si possono distribuire riserve alle Fondazioni, né speciali elargizioni ai dirigenti. Il lavoro svolto esige rispetto: non bastano le belle parole o le mance!

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