L’Accordo del 19 ottobre 2012 è stato approvato dai lavoratori nelle 346 assemblee già svolte su tutto il territorio nazionale e che hanno già coinvolto 14.351 colleghi del Gruppo.
Devono essere effettuate ancora alcune assemblee, in particolare in Umbria dove verrà illustrato anche l’accordo per la costituzione delle Casse di Risparmio dell’Umbria, firmato il 19 dicembre 2012.
Considerando il numero esiguo dei lavoratori interessati nelle prossime assemblee, l’approvazione dell’Accordo è da considerarsi comunque definitiva.
L’Accordo sottoscritto dalle Organizzazioni sindacali di Gruppo in data 6 marzo consente l’applicazione della tassazione agevolata su premi di risultato e in alternativa la possibilità di destinare il PVR 2022 a “Conto Sociale”.
Il nostro esperto Emanuele FIORINO ha aggiornato la 
La nostra esperta Marianna Broczky ha aggiornato la 
Vi comunichiamo che a seguito dell’introduzione delle nuove flessibilità e l’applicazione dell’articolazione oraria 4×9 la nostra esperta Marianna Broczky ha aggiornato la 
I bancari sono sottoposti a moltissimi Obblighi e Divieti: non solo nella vita lavorativa, ma anche in quella privata. Non rispettarli può avere conseguenze anche davvero molto serie.
Grande risultato, ora si punta alle 87 ore settimanali coi turni di notte.
http://keynesblog.com/2012/04/27/john-maynard-keynes-spiega-le-conseguenze-economiche-di-mario-monti/
… a proposito di crisi, in corso o prospettate, poco cambia, nascono tutte per la stessa finalità e chiedono il cono sempre agli stessi; va bene difendere, poco altro si può fare nell’immediato, ma se continuiamo solo a difendere, senza cambiare, non avremo più nessuna difesa da fare !
Io sono strutturalmente un pacifista convinto e quindi non amo le metafore militari. Tuttavia questi sono indubbiamente tempi di guerra (sociale ed economica)e vanno affrontati come tali. Difendersi e consolidare le proprie posizioni è il primo imperativo quando le condizioni esterne (e le volontà delle controparti!) ti mettono sotto attacco. Qualunque altra strategia sarebbe strutturalmente folle e perdente. Questo accordo aziendale consolida la difesa dell’occupazione e la contrattazione di secondo livello senza intaccare il CCNL (che peraltro è a sua volta sotto attacco da parte dell’ABI che vorrebbe rivederlo prima della scadenza del 2014!). da qui si può ripartire per difendersi dagli attacchi che ancora verranno e per ripartire appena le condizioni lo permetteranno. Credo che queste considerazioni (non allegre, ma realistiche e di sostanza) siano alla base della scelta dei colleghi che hanno scelto di sostenere le ragioni dell’accordo. Per chi volesse, ho provato a ragionarne un po’ più dettagliatamente in un mio articolo apparso nell’ultimo numero del “Tasso”, il giornale della FISAC di Gruppo della Direzione regionale Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Ecolo qui http://www.fisac.net/tasso/017/art-01.php
…..siamo come in politica …si stringono sempre gli stessi (cittadini , lavoratori)…e chi ha il comando trova sempre via di uscita dicendo le solite cose che ormai hanno stancato il mondo!!!La cosa incredibile è che ha partecipato a queste assemblee si e no il 20 % dei Lavoratori!!!! 14.000 su 70.000 circa…e hanno detto che è stato fatto un bell’accordo poco più del 10% dei colleghi del gruppo ….questo è il dato terribile ,oltre al fatto di far votare accordi già diventati circolare!!!! e c’è poco da sbandierare sti dati come un successo…Lavoratori sveglia!!!
Non riprendo gli argomenti di merito: al momento non sarei in grado di aggiungere nulla a quanto ho già detto e non ho la presunzione (e nemmeno l’interesse) di convincere chi ha le sue salde convinzioni. Replico solo perprecisare che gli aventi diritto al voto sono poco più di 60.000 (i dipendenti in Italia del gruppo con contratto credito). I votanti sono stati quindi quasi il 25%. I favorevoli sono solo il 14%, ma del resto i contrari il 9%. Le assemblee invece sono state del tutto capillari, (350 e oltre), preavvisate in largo anticipo e tutte in orario di lavoro con permessi retribuiti. Quella di non partecipare è una scelta del tutto legittima. Le motivazioni che portano a tale scelta sono personali e ascrivibili alle più diverse motivazioni. Il distacco o l’insoddisfazione rassegnata possono essere una di queste, ma può esserlo anche la tendenza a “muoversi” quando si vuole contestare mentre si delega (nel senso di non partecipare) quando si ritengono accettabili (non entusiasmanti, ma ccettabili si) la cose in discussione. Sono certo che entrambe quste motiviazioni (e molte altre, tra cui le assenze) sono presenti nel 75% dei colleghi che non ha votato. Tali motivazioni (e tutte le altre questioni legate al lavoro) peraltro sono sempre oggetto di confronto con tutti i colleghi da parte nel quotidiano rapporto che la FISAC ha individualmente con loro: sul posto di lavoro, via mail, al telefono, sul sito e su FB.
Quanto alla votazione di accordi già applicati, si è trattato di una scelta legata all’opportunità di garantire la continuità del pagamento dei buoni pasto pieni (una piccola cosa, ma di un certo significato per tutti) e per permettere la riassunzione immediata e interrompere il licenziamento degli apprendisti in scadenza (una cosa che riguarda pochi, ma del tutto fondamentale per qui pochi). Se poi l’accordo fosse stato bocciato non c’era problema a non applicarlo più dal termine delle assemblee. La recente esperienza ci dovrebbe aver insegnato come basti una nuova circolare a cancellare le previsioni della precedente…
Infine nessuno “sbandieramento di dati come successo”. Piuttosto il semplice (e doveroso) resoconto numerico di quanto avvenuto.
Con l’occasione, auguri a tutti di buon anno.