Si è tenuto oggi il primo incontro relativo alla procedura riguardante l’incorporazione di ISGS in Capogruppo e l’operazione di cessione a Intrum degli Npl mediante la creazione di una NewCo denominata Tersia.
L’Azienda ha illustrato le caratteristiche tecnico-giuridiche dell’operazione e le sue motivazioni previste dal Piano d’Impresa.
Il perimetro della cessione Npl definito con l’acquirente è costituito dall’intera Direzione Recupero Crediti (eccetto l’Ufficio supporto tecnico amministrativo che svolge attività non riconducibili all’attività di recupero crediti o di supporto alla stessa) e da tutto il personale e tutte le attività di Provis e Reoco.
L’Azienda ha confermato che la NewCo conferirà mandato di rappresentanza all’ABI e conseguentemente non è messa in discussione l’applicazione del Contratto Collettivo Nazionale del Credito. Inoltre ha manifestato la disponibilità a inserire nell’accordo sindacale anche l’applicazione del contratto di secondo livello e la partecipazione al Lecoip per tutto il periodo.
In previsione del prosieguo della trattativa abbiamo chiesto ulteriori dati in merito alle domande di adesione all’esodo nel perimetro di cessione e alla struttura operativa di Intrum in Italia.
Abbiamo ribadito lo stato di forte preoccupazione fra i colleghi coinvolti e la necessità di raggiungere tutele e garanzie occupazionali anche di prospettiva futura nella nuova società.
Il prossimo incontro in cui entreremo nel vivo del confronto è previsto per la metà di giugno.
Si comunica la convocazione dell’ASSEMBLEA ON LINE di tutto il personale in servizio presso: 
La nostra esperta Marianna Broczky ha aggiornato la 
Vi comunichiamo che a seguito dell’introduzione delle nuove flessibilità e l’applicazione dell’articolazione oraria 4×9 la nostra esperta Marianna Broczky ha aggiornato la 
Il nostro esperto Giampiero Reccagni ha provveduto ad aggiornare la 
La nostra Esperta Marianna Broczky ha aggiornato la guida al 
A gennaio prende il via l'”Autovalutazione“, una delle 5 fasi in cui si articola UpPER, il sistema valutativo di ISP
Buongiorno, vorrei un’informazione… Certa del fatto che in occasione del primo incontro con l’azienda, una delle prime cose rese note, data la sua importanza quale solido fondamento su cui si dovrebbe basare tale operazione, sia stata la palese violazione ed elusione dell’art.6 dell’accordo del 23/3/09 (secondo il quale in caso di operazioni societarie, ad esempio cessioni, il personale rientra in Isp) da voi stessi firmato e di cui avete parlato nelle svariate assemblee tenute considerandolo una grande vittoria che il sindacato all’epoca riuscì ad ottenere… vorrei sapere come l’Azienda ha giustificato una tale mancanza di considerazione nei confronti dei Sindacati e di un accordo sottoscritto.
L’incontro in oggetto costituisce l’apertura della prevista Procedura ed è stato interamente dedicato all’illustrazione del progetto, quanto a motivazioni e decisioni industriali. Le domande che abbiamo posto all’Azienda come FISAC sono state tese essenzialmente a chiarire il cosiddetto “perimetro” dell’operazione, ovvero quali lavoratori e quali attività vi sono coinvolte, in quanto questo è il primo passo di ogni Procedura di cessione. Per espressa volontà di entrambe le Parti non è quindi iniziata alcuna fase di trattativa che vedrà l’avvio nel prossimo incontro da fissare a metà del mese di giugno. Stiamo ovviamente analizzando la valenza giuridica delle risposte fornite dall’Azienda e, date le caratteristiche preliminari dell’incontro, ci siamo astenuti per il momento dal dare qualsiasi giudizio di natura politica.
Se posso esprimere un mio parere, credo che l’art.6, quale clausola di salvaguardia inserita nel precedente accordo, sarebbe dovuto essere oggetto di discussione nell’immediato ancor prima di trattare e chiarire qualsiasi altro dettaglio non essendo esso stesso oggetto di trattativa ed essendo invece un prerequisito fondamentale… questo sia per tutelare il lavoratore che sulla base di tale clausola non avrebbe in alcun modo potuto/dovuto subire una cessione e sia per dare credibilità agli accordi firmati e a chi li firma anche in considerazione di quelli che avverranno in futuro. Ad ogni modo, spero che almeno nei prossimi incontri venga chiarito ai Sindacati ma soprattutto a noi Lavoratori in che modo e perché un precedente accordo non sia stato rispettato. Attendiamo riscontro a riguardo. Grazie.
Da quello che leggo nel vostro comunicato, però, c’è una cosa che non capisco, l’unica struttura esclusa, cito testualmente, “l’Ufficio SUPPORTO tecnico amministrativo svolge attività non riconducibili all’attività di recupero crediti o di SUPPORTO alla stessa”…….a parte che mi domando perché un ufficio che non fa attività di SUPPORTO si chiama “Ufficio SUPPORTO tecnico amministrativo” ??? mah….a parte questo….segnalo che ci sono altre strutture che svolgono attività non direttamente riconducibili all’attività di recupero crediti, eppure sono state incluse nella cessione a costo di spostare le attività che svolgono o parti del processo relativo allo svolgimento di tali attività …. C’è qualcosa che mi sfugge……. spero che nei prossimi giorni possiate approfondire anche la questione MIGRAZIONE “CASUALE” DELLE ATTIVITA’ o di “porzioni del processo” relativo allo svolgimento di tali attività dalle strutture che devono essere cedute…….ad altre……
Nel corso dell’incontro abbiamo iniziato la discussione con l’azienda rispetto ad alcuni trasferimenti di lavorazioni fra diversi poli che, in qualche caso, determinano conseguenze sul perimetro di cessione e sui lavoratori coinvolti. In questi giorni stiamo analizzando le spiegazioni che ci ha fornito l’azienda, unitamente ad altre segnalazioni di situazioni dubbie che ci stanno arrivando da diverse città. Si tratta di un’attività essenziale per chiarire la validità giuridica dell’intera operazione. Saremo molto grati a tutti i colleghi che ci faranno pervenire, tramite i canali sindacali sul territorio, le loro segnalazioni in maniera circostanziata.