Pubblicato il – 23 Gennaio 2020


ANCORA UNA CESSIONE: AVVIATO IL CONFRONTO SULLA PROCEDURA MONTE PEGNI

Si è svolto oggi il primo incontro della procedura di cessione Monte Pegni con la presenza del Gruppo Banca Sistema e dell’acquirente Pronto Pegno.

È stato presentato il Gruppo, che occupa 215 persone e l’attuale struttura di Pronto Pegno, la cui rete è costituita oggi da 6 filiali con un organico complessivo di 16 persone.
Il ramo d’azienda che verrà ceduto da Intesa Sanpaolo (ISP) è costituito da 6 filiali per complessive 61 persone. Le filiali oggetto di cessione non si sovrappongono territorialmente a quelle di Pronto

Pegno, con l’eccezione di Napoli dove, a detta dell’acquirente, la filiale di Pronto Pegno sarà accorpata logisticamente nell’attuale sede del Monte Pegni ISP. ISP ha dichiarato che l’attività del credito su pegno non rientrava più nelle strategie di business del Gruppo.

Abbiamo ribadito la nostra contrarietà alle operazioni di esternalizzazione tanto più di una realtà profittevole quale quella del credito su pegno, che vanta una storia secolare che in molti casi ha costituito l’origine stessa delle banche che sono confluite nel Gruppo ISP.
Per assicurare ai colleghi coinvolti dalla cessione tutele più ampie di quelle previste dall’art. 2112 del codice civile, affronteremo comunque la trattativa così come previsto dalle norme di legge e contrattuali.
Abbiamo altresì evidenziato la forte tensione e le preoccupazioni dei colleghi coinvolti che richiedono chiarezza sulla natura dell’operazione e sulle prospettive dell’Azienda acquirente, newco di recente costituzione, anche alla luce del fatto che il ramo ceduto è di dimensioni maggiori della rete filiali di Pronto Pegno.

Abbiamo richiesto pertanto che venga chiarito il modello organizzativo con il quale si svilupperà l’Azienda anche al fine di salvaguardare nel tempo l’occupazione e la professionalità di colleghe e colleghi.

In via preliminare alla trattativa abbiamo sollecitato l’iscrizione all’ABI di Pronto Pegno quale elemento di garanzia rispetto all’applicazione del Contratto Nazionale del Credito, insieme a tutti gli ulteriori istituti caratteristici della contrattazione di settore, quali – per esempio- il Fondo di Sostegno al Reddito e la Contrattazione di Secondo Livello.
Il confronto riprenderà nei prossimi giorni entrando nel vivo della disamina dell’operazione e delle nostre richieste di adeguate tutele normative, contrattuali ed occupazionali.

Milano, 23 gennaio 2020

Delegazioni Trattanti Gruppo Intesa Sanpaolo
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA -UNISIN