Nell’incontro di Comitato Welfare di ieri si è fatto un primo bilancio dell’applicazione in questi due anni del Contratto Collettivo di Secondo Livello del Gruppo in merito alla normativa sulla Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Vi riportiamo qui di seguito le slide più rilevanti corredate di un breve commento per ciascuna di esse.
La slide sopra illustra la fruizione dei PVG (Permessi Visite Grave Infermità) e Permessi DSA (Distrubo Specifico dell’Apprendimento). la fruizione di queste tipologie di permnessi in entrambi i casi è al di sotto dei limiti massimi previsti: 12 giorni annui per i PVG e 5 giorni annui per i Permessi DSA.
La slide sopra illustra le donazioni effettuate alla Banca del Tempo. La slide non riporta questo dato, ma le donazioni dei colleghi sono diminuite da circa 8.000 ore del 2016 a circa 6.500 nel 2017. E’ ipotizzabile che questa diminuzione sia dovuta al fatto che durante il 2017 non ci siano state campagne di sensibilizzazione su temi specifici, a differenza di quanto avvenuto ad esempio nel 2016 con la campagna per l’Ospedale Infantile Regina Margherita.
La slide sopra illustra l’utilizzo della Banca del Tempo. E’ importante notare che l’indicazione “tempo richiesto” è fuorviante. Si tratta in realtà del “tempo effettivamente fruito”, che ovviamente è cosa ben diversa e non tiene conto delle richieste presentate, ma respinte. Abbiamo chiesto che durante il prossimo incontro ci venga fornito anche il dato delle richieste respinte. Abbiamo anche chiesto che ci venga fornita le disaggregazione della fruizione tra uomini e donne, per analizzare le eventuali implicazioni di “genere”. In ogni caso la fruizione è decisamente al di sotto del montante disponibile.
La slide sopra illustra l’utilizzo della Banca del Tempo per volontariato. Si registra un forte incremento percentuale di questo utilizzo, ma bisogna anche rilevare come il numero di piazze su cui esercitare questa opzione sia invece diminuito. Abbiamo chiesto di procedere invece ad un loro allargamento.
La slide sopra illustra l’utilizzo della Sospensione Volontaria. L’utilizzo complessivo è in crescita (corrisponde a circa 500 Full Time Equivalent), ma si registra una distribuzione fortemente asimmetrica tra i vari territori. E’ importante indagare se tale disomogeneità sia da attribuire a fenomeni prettamente “sociali” (ad esempio maggior presenza di famiglie monoreddito al sud), oppure se esista anche una diversa “disponibilità” aziendale all’inserimento nei piani ferie da territorio a territorio. Abbiamo chiesto all’azienda di fornirci i dati realtivi alle eventuali giornate non fruite per mancata approvazione del piano ferie. Infine, anche per questi utilizzi abbiamo chiesto una distinzione per genere.
La slide sopra illustra l’utilizzo del Congedo Parentale per i padri. Questo utilizzo è estremamente limitato. Anzi il numero di neopadri che hanno utilizzato il Congedo Parentale è inferiore al numero di neopadri che hanno usufruito di Giornate di Sospensione Volontaria. Sarà interessante indagare sulle cause di una scelta penalizzante sia dal punto di vista economico (la sospensione volontaria è retribuita al 35% contro il 40% del congedo) sia dal punto di vista dell’estensione (i giorni di sospensione sono al massimo 15, mentre il Congedo parzialmente retribuito è usufruibile fino a 6 mesi se ripartito tra entrambi i genitori). Una delle cause potrebbe essere la procedura burocratica collegata alla richiesta del Congedo, un’altra potrebbe essere una certa resistenza culturale (magari incoraggiata dai capi) alla fruizione del Congedo di Paternità. Bisogna comunque anche tenere conto che in caso di fruizione del Congedo parzialmente retribuito per il padre, si determina una proporzionale riduzione di quello a disposizione della madre.
La slide sopra è interessante perché evidenzia come l’uso della Banca del Tempo possa coprire fattispecie particolari, in molti casi non “supportate” da altre forme specifiche di permessi. E’ peraltro molto importante evidenziare come sia stata attivata una modalità “informale” di donazioni mirate da parte di di colleghi che si sono autocostituiti in gruppo a favore di uno specifico collega he era in momenti di particolare bisogno di tempo. Questa modalità informale può essere replicata e diffusa ogni volta che si renda necessario.
Al termine dell’illustrazione dei contenuti dell’incontro, vi ricordiamo che per apprfondire le caratteristiche dei vari permessi a disposione dei colleghi potete consultare le nostre Guide:
CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO (PERMESSI E ASPETTATIVE)
MATERNITÀ, PATERNITÀ E ADOZIONE
SOSPENSIONE VOLONTARIA DELL’ATTIVITÀ LAVORATIVA
Io sono tra quelli che ha usufruito dei permessi per grave patologia. Ne avrò bisogno anche quest’anno. E’ prevista una proroga o una conferma anche per il prossimo biennio?
Ciao Barbara,
i permessi per grave patologia sono previsti dal Contratto collettivo di II livello, che è stato prorogato al 30/06/2018.
Ti confermo quindi che puoi continuare ad utilizzare queste giornate di permesso retribuito anche per il 2018.
Il rinnovo del Contratto collettivo di II livello è uno dei nostri principali obiettivi, e sicuramente tutto il tema della Conciliazione Tempi di Vita e di Lavoro (e quindi i permessi per grave patologia, il bacino della Banca del Tempo, i permessi per i papà, i permessi per i figli affetti da DSA e molto altro) è al centro del nostro lavoro.
Ritengo anzi che tutto ciò che gravita intorno alla conciliazione debba non solo essere confermato, ma sempre di più ampliato per poter raggiungere un numero sempre maggiore di colleghi.
Un caro saluto,
Claudia (Responsabile Guide FISAC sulla Conciliazione)
“(la sospensione volontaria è retribuita al 35% contro il 40% del congedo)”
Scusate ma il congedo parentale è retribuito al 30%, non al 40%, quindi noi mamme abbiamo sempre optato per la sospensione come richiesta più conveniente per noi….?!??!
Ciao Patrizia,
in questo caso facciamo riferimento al congedo parentale facoltativo utilizzato dai papà: il congedo parentale, come scrivi giustamente tu, è retribuito dall’Inps al 30%.
Con il Contratto collettivo di II livello, per incentivare l’utilizzo del congedo parentale dei papà, l’azienda aggiunge ai dipendenti padri che ne fanno richiesta il 10% a quanto indennizzato dall’Inps (arrivando quindi al 40% riportato nella slide).
Buona domenica,
Claudia (Responsabile Guide FISAC sulla Conciliazione)
Ciao ragazzi, io sono tra quelli a cui è stata respinta la richiesta di ora di Banca del Tempo, per l’assistenza di genitore fuori sede: ….beh, venire a sapere ora che sono avanzate delle ore non fa che confermarmi ‘impressione iniziale, peraltro condivisa col dirigente sindacale che al tempo mi ha assistito nella richiesta, che permane da parte di chi ha potere decisionale in merito un atteggiamento “vagamente” e soprattutto inutilmente ostruzionistico….Chissà che a qualcuno i premi non vengano assegnati in base ad un target di ore risparmiate, quasi che fosse l’azienda a pagarle e non i colleghi ad offrirle!!! Non ho parole
Ah…per la precisione specifico che il genitore in questione ha un’invalidità documentata e riconosciuta del 100%, con aggravamento!
Ciao Gerardo,
le casistiche personali non possono essere trattate in questa sede (come da previsto dalla policy) ma seguite dalle varie strutture sindacali presenti sul territorio.
Rispetto al tuo commento, vorrei solo fare una precisazione: le ore donate dai colleghi (pari a 6.467) sono state ampiamente utilizzate nel bacino della Banca del Tempo (ore richieste 31.891 + 2.014 ore per casi specifici, per un totale di utilizzo pari a 33.905 ore).
L’azienda ha versato 50.000 ore + 6.467 ore (perché nell’accordo è specificato che la banca si impegna a versare, oltre alle 50.000 ore iniziali, in aggiunta un numero di ore pari a quelle donate dai colleghi nel corso dell’anno).
Un caro saluto,
Claudia (Responsabile Guide FISAC sulla Conciliazione)