Ogni anno l’azienda fornisce i dati analitici su alcuni parametri relativi al personale. Qui di seguito vi riassumiamo alcuni dati riferiti al 2023. Per eventuali raffronti storici, qui trovate i dati riferiti al 2022.
I DATI DEL 2023
Il personale del Gruppo (perimetro Italia) ammontava a 73.283 colleghi.
I colleghi risultavano così suddivisi tra le varie Divisioni:
Consuntivo al 31/12/2023 | Consuntivo al 31/12/2022 | |
ISP Capogruppo | 65.243 | 66.663 |
Società prodotto Banca dei Territori | 307 | 313 |
Società a riporto Funzioni Centrali | 103 | 96 |
Investment Banking | 17 | 18 |
Insurance | 1.399 | 1.361 |
Private Banking | 4.139 | 4.113 |
Asset Management | 738 | 719 |
Totale Perimetro Italia | 71.946 | 73.283 |
La popolazione del Gruppo ISP era così composta:
- 49,0% uomini e 51,0% donne (nel settore 52,1% uomini e 47,9% donne);
- i nuovi assunti sono per il 44,1% donne (45,2% nel settore);
- i cessati sono per il 38,3% donne (40,6% nel settore);
- i dipendenti sono per il 55,9% Aree professionali, il 42,5% Quadri Direttivi e l’1,6% Dirigenti (nel settore rispettivamente 55,4%, 42,2% e 2,4%);
- il Personale Direttivo (Quadri + Dirigenti) è di genere femminile per il 17,0% (16,1% di settore);
- il 100% dei colleghi è con Contratto a Tempo Indeterminato (nel settore 98,4% Tempo Indeterminato e 2,1% con altre forme contrattuali);
- l’84,0% a Full Time e il 16,0% a Part Time (nel settore rispettivamente 87,6% e 12,4);
- il 44,6% laureato, il 50,3% diplomato e il 3,3% con altri titoli di studio (nel settore rispettivamente 51,1%, 45,5% e 3,4%);
- ha un’età media di 49 anni (47,6 nel settore).
Il costo del lavoro è stato di 6.371.800.000€.
Sono state effettuate 5.119 promozioni (di cui 1.995 per ruolo).
I colleghi con abilitazione al Lavoro Flessibile (Smart Working) sono 56.587 e hanno fruito di un totale di 3.310.8712 giornate. Di queste giornate il 97,0% è stato svolto a casa, il 3,0% presso Hub e lo 0,04% presso Cliente.
I colleghi che hanno aderito al 4×9 sono 11.545 e hanno fruito di un totale di 44.797 settimane.
Le Giornate di Sospensione Volontaria (SVL) sono state fruite da 14.726 colleghi (pari al 23% dell’organico complessivo di riferimento), per un totale di 102.962 giornate.
Hanno fruito di formazione 64.218 colleghi per un totale di 1.406.370 giornate (di cui circa 56.000 in formazione flessibile). La formazione si è svolta per il 96,5% a distanza, per il 2,5% in aula, per lo 0,6% in affiancamento e per lo 0,4% al di fuori dell’azienda. Gli argomenti trattati sono stati: Normativa e istituzionale 42,1%; Bancassicurazione 16,9%; Finanza 11,6%; Servizi 6,5%; Linguistica 4,6%; Credito 3,5%; Informatica 3,8%; Comportamento manageriale 3,1%; Sviluppo commerciale 2,5%; Organizzazione 2,0%; Specialistica 3,3%.
Sono iscritte al Fondo Pensione di Gruppo ISP (e ad altre forme di Previdenza Integrativa presenti nel Gruppo) oltre 141.000 persone in Italia con un patrimonio destinato a prestazioni di oltre 11 miliardi di Euro.
Sono iscritte al Fondo Sanitario di Gruppo oltre 240.000 persone.
L’analisi di questi dati è come sempre molto interessante.
Viene confermata la natura di un’azienda con alcuni aspetti positivi (principalmente una percentuale di lavoro stabile e di occupazione femminile – attuale e tendenziale – più alta di quelle di settore, l’età media degli occupati che torna a scendere sotto il livello di settore e l’incremento della fruizione delle giornate di SVL), ma anche molte criticità in parte croniche e in parte che si affacciano per la prima volta. Vale la pena di evidenziare:
- la crescita del costo del lavoro,
- il numero di promozioni derivanti da accordi che continua ad essere minore di quelle discrezionali,
- la percentuale di Part Time superiori a quelli di settore (e comunque in diminuzione) sarebbe un dato di per sé positivo se non dipendesse dall’incremento dei Part Time involontari (Contratto Misto) anziché dal pireno accoglimento delle domande di Part Time volontario,
- il turn over insufficiente,
- l’età media più alta nel gruppo rispetto a quella del settore,
- la percentuale di nuove assunzioni fortemente sbilanciata a sfavore del genere feminile
- la percentuale di donne con inquadramento almeno da Quadro Direttivo che, pur mantenendosi più alta di quella di settore, non riesce ad avvicinarsi alle percentuali di composizione dell’intera compagine lavorativa,
- la stabilità del ricorso allo Smart Working e lo sviluppo del ricorso al 4×9,
- la percentuale del solo 4% di formazione in modalità flessibile rispetto al totale della formazione erogata
I dati continuano a consegnarci una situazione in forte evoluzione in cui vincoli e opportunità, aspetti positivi da valorizzare e rafforzare e problematiche da correggere e superare dovranno essere al centro delle prossime negoziazioni che, come sempre, vedranno la FISAC in prima linea per la difesa e il miglioramento delle condizioni dei colleghi.
Quadri e dirigenti:
17% donne e 73% uomini…
Perché?
Perché, nonostante tutta l’autopromozione sulla sua sensibilità ai temi di genere, nella realtà è un’azienda fondamentalmente arretrata sul tema.