Inizia ora a Roma la prima riunione congiunta tra:
- Segreteria Nazionale FISAC
- Segreteria di Gruppo Intesa Sanpaolo FISAC
- Segreterie di Coordinamento FISAC ex Gruppo Veneto Banca e ex Gruppo Popolare di Vicenza
per definire le strategie con cui approcciarsi al confronto con l’Azienda che inizierà il 6 luglio.
Come sempre vi terremo informati passo passo sugli sviluppi dell’intera vicenda.
Buongiorno, cercate di fare un accordo per far uscire in maniera dignitosa e senza perdita economica i colleghi con più di 40 anni di servizio, che sono ormai cotti, a cominciare dal sottoscritto
sono pienamente in linea con te
Mi chiedo e vi chiedo se i 7 anni di scivolo verranno considerati solo per i circa 1.000 colleghi delle banche venete e per Intesa 5 o meno, oppure se ci sono speranze che venga aperto lo scivolo di 7 anni per tutti. Qual è la posizione di FISAC?
Alessandra
Al momento non vi sono dati certi al di là dei neumeri di colleghi che dovranno uscire dal Gruppo (circa 3.900), della loro distribuzione in base ai perimetri di provenienza (circa 1.000 dalle ex banche Venete e circa 3.000 dal Gruppo Intesa Sanpaolo) e del fatto che le uscite dovranno essere volontarie.
Fino a che non inizia la trattativa – e di conseguenza non si avranno dati certi sulla composizione anagrafica delle platee potenzialmente coinvolgibili – non sarà possibile ipotizzare la durata del fondo, che ragionevolmente verrà definita in modo da rendere la platea coinvolta non troppo diversa dal numero di adesioni che bisogna ottenere.
magari anche un piccolo esodo … 2- 3 anni ?
CONCORDO CON STEFANO………………
Concordo con Stefano e Manu ed anche alla luce del fatto che l’accordo firmato lo scorso 1° febbraio, per la parte relativa alla richiesta di part time con contributi pieni, non è ancora stato applicato e siamo qui ad attendere dopo più di 40 anni di lavoro…
37 anni di lavoro e 61 di età vi sembrano pochi?
SE RIUSCITE A CONCORDARE GLI ESODI SAREBBE GRADITO UN BUON INCENTIVO PER COMPENSARE LO STIPENDIO PIU’ BASSO, VISTO CHE SI PARLA DI 7 ANNI E QUALCUNO, COME ME, PURTROPPO DEVE CONTINUARE A PAGARE IL MUTUO E IL PRESTITO (E NON HO VIA NESSUN EURO D’AVANZO) E DICONO CHE GLI ESODATI NON POSSONO PIU’ DETRARRE DAL REDDITO GLI INTERESSI, LE SPESE MEDICHE E TUTTE LE ALTRE DETRAZIONI 730 E QUINDI NON FATECI FATICARE PER TIRARE AVANTI SE NO UNO CONTINUA A LAVORARE, PIUTTOSTO.
si spero in un BUON INCENTIVO…non se ne può più. a gennaio avrò un coefficiente di 104
Concordo con tutti 41 anni di contributi e ancora a lavorare
a ne basterebbe il prepensionamento, non mi interessa l’incentivo, altri 5 anni non ce la faccio, accontentiamoci, pensate a quelli che devono lavorare per 42 anni o magari fino a 67 anni e oltre!
UNA DOMANDA: MA COLORO CHE HANNO ADERITO AL PROTOCOLLO PER PENSIONAMENTO INCENTIVATO ENTRO IL 2018, POTRANNO ESSERE COMPRESI TRA GLI EVENTUALI ESUBERI, MAGARI RINUNCIANDO ALLL’INCENTIVO ???? OPPURE CHI E’ PIU’ “VECCHIO” DEVE RIMANERE DI PIU’ …?
E’ una delle cose da definire nell’ambito della trattativa.
Domando se c’è qualcuno, nel mio sindacato, che vorrà ficcare il naso nella squallida vicenda del Banco di Napoli. Altra cosa, a mio avviso, rispetto agli “aiutini” di Stato concessi di recente ad aziende “private” in stato di default e/o “salvate” da altre aziende private ….; il Banco era controllato dal Tesoro. Lo Stato era controllore e controllato di se stesso allorquando, da un giorno all’altro, venne decretato da Bankitalia il fallimento della banca più antica d’Italia. Gli avvoltoi designati all’epoca furono INA e BNL che per 30 denari (circa 30mln di euro) si avventarono sulla polpa. Gli “scarti” vennero affidati alla SGA (ora famosa per aver trasformato la sabbia in oro). Dopo circa un anno gli “avvoltoi” ingrassarono con plusvalenze di qualche miliardo di euro (con la cessione al Sanpaolo), il Tesoro ricavò un’altra manciata di miliardi di euro con la cessione della quota di maggioranza (lasciando agli azionisti, e alla fondazione, un Dossier titoli con la scritta “Dir. BDN TES. RIC. SOMMA”) e la Bad Bank SGA oggi, senza alcun dubbio, potrebbe avvalersi del titolo di migliore banca d’Europa.