Nella giornata di mercoledì 23 maggio si è tenuto un incontro con l’Azienda in cui abbiamo presentato le nostre richieste ultimative ottenendo le seguenti risposte:
- NO al rinvio dei nuovi orari delle filiali;
- INDISPONIBILITA’ a illustrare le modifiche al Piano d’Impresa;
- NESSUNA disponibilità al rinnovo degli accordi di armonizzazione;
- ANNUNCIO della chiusura di 1.000 filiali;
- MINACCIA di pesanti interventi su ferie, ex festività, straordinari, taglio di salario attraverso riduzione di giornate lavorative.
L’imposizione di sacrifici per i lavoratori è inaccettabile!
Contro l’intransigenza aziendale, abbiamo confermato la mobilitazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo, con l’avvio delle procedure di legge per lo sciopero.