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Si è tenuto oggi il primo incontro sulla cessione del ramo d’azienda a BPER conseguente all’acquisizione di UBI da parte di ISP.
La riunione odierna è stata dedicata unicamente alla rappresentazione dell’operazione da parte delle tre aziende.
L’informativa aziendale indica come oggetto di cessione:

  • per UBI: 587 punti operativi della rete, di cui 455 filiali con autonomia contabile e 132 prive di autonomia (per complessive 4.413 risorse); sono inclusi coloro che pur non appartenendo alle filiali curano la relazione con le diverse tipologie di clientela che vi è radicata, per un totale di 247 risorse che gestiscono clientela Private, Corporate e Large Corporate. Saranno inoltre cedute funzioni ritenute necessarie a garantire l’operatività delle filiali oggetto di cessione, gestite nelle MAT e in alcune strutture di sede centrale sia di UBI che di UBIS (rispettivamente 314 e 85 risorse);
  • per ISP: 31 filiali retail e 2 sportelli senza autonomia contabile nonché 6 filiali e 16 distaccamenti exclusive.

Sono complessivamente coinvolti 5.107 lavoratrici e lavoratori.
L’elenco delle unità produttive cedute è stato fornito alle rappresentanze sindacali.
Purtroppo mancano al momento alcuni elementi di dettaglio relativi in particolare a strutture che saranno solo parzialmente oggetto di cessione a BPER, aspetto che la modalità di svolgimento dell’incontro non ha dato per ora modo di approfondire.
Il confronto relativo alle ricadute inizierà con il prossimo incontro previsto per il giorno 24 novembre. In quella sede come FISAC CGIL avanzeremo in via preliminare una serie di richieste di chiarimento sul perimetro del ramo d’azienda e sulle motivazioni che hanno guidato la sua costituzione.
Si tratta di una operazione che, unitamente all’integrazione di UBI in ISP, modifica profondamente il panorama del settore finanziario nel nostro Paese.
Non possiamo inoltre dimenticare che l’iniziativa viene attuata nel mezzo di una situazione di grave emergenza sanitaria per il Paese, aggiungendo alle incertezze che tutti stiamo vivendo
anche quelle che derivano dai cambiamenti lavorativi e di azienda.
Siamo consapevoli che gli esiti della trattativa che ha preso avvio oggi saranno osservati con estrema attenzione in tutto il settore.
La FISAC CGIL garantirà quindi il massimo impegno per tutelare l’occupazione, i diritti contrattuali, la professionalità e le condizioni di lavoro di tutte le lavoratrici e i lavoratori
coinvolti.
Vogliamo infine affermare che la rilevanza del confronto non potrà mai far passare in secondo piano la tutela della salute di tutte le colleghe e di tutti i colleghe dei tre gruppi coinvolti: su questo, come su altri temi fondamentali, la FISAC CGIL non farà nessuno sconto.

qui il documento in pdf

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