Pubblicato il – 7 Marzo 2013


8 marzo: un augurio non rituale

rispettoFONDATA SUL RISPETTO. E’ lo slogan che la CGIL ha deciso di utilizzare quest’anno per la Giornata Internazionale della Donna. L’8 marzo sarà quindi un’ulteriore occasione per la CGIL di ribadire il suo impegno contro la violenza sulle donne, una violenza che viene perpetuata in tutti gli ambiti della società da quello familiare a quello lavorativo e che nel 2012 ha causato la morte di 120 donne. “Un dramma che deve essere, ogni giorno, all’evidenza di tutti”.

La violenza sulle donne, ricorda la CGIL “è una violazione dei diritti umani, che si declina in violenze fisiche, psicologiche, sessuali ed economiche, dentro e fuori dalle proprie abitazioni”. L’ambiente domestico è il luogo in cui la donna subisce più violenza, da mariti e compagni, ma non l’unico. La CGIL, infatti, sottolinea come i luoghi di lavoro siano “luoghi a rischio per le donne, costrette a subire: ricatti sessuali, mobbing, vessazioni e discriminazioni”. Spesso sottovalutata, la violenza sulle donne nei luoghi di lavoro è aggravata dall’attuale crisi economica, e da un mercato del lavoro che espone le donne ad un maggior rischio di esclusione, ghettizzazione e vulnerabilità.

Affinché le molestie sessuali sul luogo di lavoro e le altre forme di discriminazione e violenza nei confronti delle donne vengano considerate socialmente inaccettabili, la CGIL prosegue il suo percorso di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, la Giornata Internazionale della Donna sarà un’ulteriore occasione.