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25 Novembre 2018 

Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne

 

La violenza nei confronti delle Donne, è bene ricordarlo, è una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione che comprende tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che nella vita privata (Convenzione di Istanbul). Nel nostro Paese la violenza contro le Donne non accenna a diminuire, in tutte le sue forme: molestie sessuali, verbali e fisiche, insulti sul web, stalking, violenza psicologica ed economica, fino ad arrivare a quelle più estreme, stupro e femminicidio, quest’ultimo perlopiù agito all’interno delle mura domestiche. Anche nei luoghi di lavoro la violenza è presente e sono tante le Donne, l’ 8% delle lavoratrici, che hanno subito molestie o ricatti sul posto di lavoro nonostante l’obbligo da parte dei datori di lavoro di tutelare l’integrità fisica e morale delle/dei dipendenti. Ma solo lo 0,7% delle donne ha denunciato, per paura di perdere il lavoro e la vergogna di essere giudicate dalla società e dai famigliari.

La violenza, la prevaricazione e l’oppressione, in tutto il mondo, passano prima sul Corpo della Donna, sui suoi diritti, sulla sua identità, e si radicano con prepotenza nella società, per corromperne i riferimenti democratici. Per questo sono le Donne e la loro condizione a fare da cartina di tornasole dello stato della democrazia in un Paese: a Noi Donne spetta il compito di non abbassare mai la guardia.

Ero una foglia libera nel vento
e tu ragazzo che mi hai visto cadere
mi hai presa per un pantano.

Alda Merini

                                     

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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