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Un anno di grandi tensioni per la nostra provincia;
la velocità dei cambiamenti è stata inversamente
proporzionale alla capacità organizzativa di sostenerli;
niente di nuovo verrebbe da scrivere, giusto è invece
rendersi conto che meno precisa è l’organizzazione
più problemi si accumulano sulle scrivanie;
la capacità dimostrata nell’affrontare la fase di aggregazione della
Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca da parte
delle persone coinvolte è stata grande; nei fatti questa
azienda l’ha dato per scontato, una formalità, un evento
che non ha minimamente inciso sulle richieste di vendita
e sul dimensionamento degli obiettivi nei territori coinvolti.
A partire da gennaio altre trasformazioni subiranno le
nostre filiali e l’atteggiamento dell’azienda non cambierà di certo
e cioè rimarranno le approssimazioni organizzative,
divenute ormai prassi consolidate; il nostro impianto contrattuale
e normativo ha molte regole di tutela che possono consentire un riequilibrio,
un paracadute, un utile strumento per gestire i vari periodi di
cambiamento a partire dalla semplice gestione del tempo; straordinari,
permessi di vario genere, sospensione volontaria, welfare,
mobilità e formazione sono capitoli precisamente normati;
se non si esercitano i diritti che abbiamo nella gestione di questi capitoli
indeboliamo complessivamente la contrattazione e in fondo
facciamo del male a noi e a coloro che con noi lavorano.

Con l’augurio di continuare ad essere lucidi e consapevoli

Buon 2019

FISAC CGIL IntesaSanpaolo

Brescia

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